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Di Max Da Via' (del 31/03/2020 @ 07:07:20, in Internet, linkato 1285 volte)
pubblicita online

In queste settimane di isolamento forzato a causa dell’epidemia di coronavirus, gli italiani trascorrono molto più tempo in rete. Per informarsi, comprensibimente, ma anche per svolgere altre attività, incluso lo shopping online, concentrato su servizi e prodotti utili a rendere più piacevole il tempo trascorso in casa. Lo conferma una ricerca di Mapp, fornitore internazionale di una piattaforma cloud di servizi di marketing, che analizza i cambiamenti delle visite ai siti web di diversi settori economici a causa della pandemia di Covid-19.

Le visite sui portali di informazione sono in costante aumento

L’editoria a livello globale ha registrato un aumento degli accessi legato alla necessità della popolazione di acquisire informazioni. Si possono fare confronti interessanti comparando l’utilizzo dei media online tra Germania e Italia: in entrambi i Paesi, le notizie sui primi decessi hanno portato a un forte incremento di ricerche di notizie online.

Al crescere del numero di casi in Germania, verso la metà di marzo, l’accesso ai canali online dei vari notiziari tedeschi è aumentato in modo maggiore rispetto ai dati dei media italiani. Nel complesso, rileva Mapp, il traffico online è aumentato del 93% in Italia e del 103% in Germania dall’inizio del 2020. Il fatto che i media tedeschi abbiano superato quelli italiani indica una sorta di “saturazione” delle notizie nel territorio italiano.

Mapp: è in corso un significativo aumento degli acquisti online

Anche il segmento degli acquisti online registra una crescita significativa. Entro la fine del mese di marzo 2020, i volumi di ordini registreranno una crescita dell’88% in confronto al dato di inizio anno. Altri settori che registrano un aumento degli accessi da parte dei consumatori sono le telecomunicazioni (+23%) e il comparto della finanza (+17%).

Nel caso delle telecomunicazioni, la gestione degli abbonamenti o dell’accesso a Internet ha sicuramente influito su questi dati. Mentre il settore del commercio B2B sta ora rallentando dopo un temporaneo aumento, l’industria del turismo è certamente quella più penalizzata da questa crisi, con un calo molto marcato che si è assestato negli ultimi giorni al 34% rispetto al traffico di inizio anno.

E-commerce: cresce la domanda di accessori di hobbistica, giocattoli e cosmesi

Più nel dettaglio, l’analisi di Mapp rivela che sono in crescita i prodotti di uso casalingo, con i distributori di articoli di hobbistica in forte crescita di domanda. Gli ordini di questi prodotti sono cresciuti del 212% in confronto all’inizio dell’anno, dato mai registrato in passato. L’incremento di ordini di materiali da costruzione, attrezzi da giardinaggio e da costruzione indica chiaramente come, a seguito dell’isolamento, le persone si stiano dedicando ad attività di fai-da-te.

Anche gli ordini di giocattoli e cosmetici sono in crescita, rispettivamente del 90% e del 64%. Nel primo caso, le ragioni di questo aumento sono da registrare nella chiusura delle scuole e degli asili e nella tendenza dei genitori a voler tenere i figli felici ed occupati.

Di contro, il segmento dell’abbigliamento non ha ancora subito un impatto correlato alla crisi in atto: il volume degli acquisti online è rimasto infatti invariato. In questo ambito, solo l’abbigliamento sportivo ha registrato un calo (-45%), dovuto al fatto che il tempo speso all’esterno delle proprie abitazioni è considerevolmente diminuito. Un dato sorprendente lo riserva il settore dei sex-toys, che è in calo del 19% nonostante il forte distanziamento sociale imposto dalla crisi.

Un nuovo trend: shopping al mattino, lettura delle notizie nel pomeriggio

Nel corso della pandemia da coronavirus sono stati misurati anche i picchi di accesso a internet. I portali di e-commerce sono usati più intensamente tra le 6:00 e le 8:00 del mattino, mentre i media hanno il picco di flussi di accesso tra le 16:00 e le 19:00. Questi dati, registrati in un momento di forte isolamento sociale, mostrano come gli utenti siano inclini a dedicarsi allo shopping al mattino, mentre la tendenza all’informazione si sia spostata dal mattino, solitamente nel tragitto casa-lavoro, al pomeriggio/sera.

Via Mark Up




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Di Max Da Via' (del 23/03/2020 @ 07:21:04, in Mercati, linkato 1151 volte)

Come evolvono sentiment, percezione e comportamenti degli italiani nel contesto di attuale emergenza coronavirus? Sono tanti i dati che arrivano sul tema, dal monitoraggio costante di Ipsos e Nielsen alla ricerca realizzata sul tema da Metrica Ricerche.
Vediamo di tracciare un quadro complessivo della situazione per tematiche.

Meno spesa, più tv e internet
Continua ad aumentare a doppia cifra di settimana in settimana la fruizione di contenuti video sia in televisione che su piattaforme online, tanto che Netflix ha accolto la richiesta di Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno e i servizi, di diminuire la propria qualità di video streaming così da non intasare eccessivamente la rete. Nel frattempo, nella seconda settimana di marzo sale la percentuale di coloro che dichiarano di aver ridotto la frequenza di visita nei supermercati (40%, +26pp), negozi di alimentari (38%, +25pp) e mercati rionali (63%, +36pp), ma allo stesso tempo aumenta la propensione a fare scorte di (28%, +12pp - dati Nielsen). Un dato in linea con il generale aumento della preoccupazione, che, nonostante i dati relativi alle zone più colpite, resta alta al Sud (64% degli italiani) e in particolare la Campania (66%) più che al Nord-Ovest (57%) dove però aumenta significativamente: +37%).

Si torna a fare gli chef e si cerca il comfort nel cibo
L'andamento delle categorie di prodotto al supermercato ci suggerisce non solo che gli italiani pensano a fare scorta, come indica l'aumento di cibi a lunga conservazione e surgelati, ma anche che tornano di più ai fornelli, per fare ad esempio la pizza in casa: calano i cibi pronti, aumentano vertiginosamente farine e lievito. Non solo. Si cercano gratificazione e relax sia nel comparto bevande, con aumenti a doppia cifra per birra, vino e in generale alcolici, ma anche di tisane e camomilla per "i più virtuosi", che nel cibo: con boom di tavolette e barrette di cioccolato, ma anche affettati e patatine per un aperitivo fatto in casa.

Più consapevolezza su economia, imprese e valore della sanità
Forse per la prima volta la preoccupazione sul piano economico riguardo al sistema generale del Paese (77%) supera la preoccupazione per le finanze personali (51%). Questo nonostante, come prevedibile, aumenti anche il timore per il proprio posto di lavoro. Ci si preoccupa in generale di più, dopo il Dcpm, dell’impatto per i comparti più toccati dalla serrata: bar, ristoranti, cinema, teatri e musei, ma anche la vendita al dettaglio.

A seguito dell'emergenza, quasi il 60% del campione ha fortemente aumentato la propria consapevolezza circa il valore del Servizio Sanitario Nazionale, esprimendo l’attesa di maggiori investimenti in strutture, risorse e organizzazione. Un sistema al quale il 41% dichiara che si rivolgerà in futuro con crescente fiducia.

Un futuro più responsabile e digitalizzato
Oltre a tanti brutti ricordi, questa esperienza, lascerà in eredità un aumento del senso di responsabilità sociale degli italiani (il 52% si dichiara fortemente d’accordo). Allo stesso modo crescerà il sentimento di solidarietà. Meno consistente, ma comunque rilevante (per il 33% in forte aumento), la crescita del sentimento di orgoglio nazionale generata da come a livello pubblico, istituzionale, collettivo e individuale si sta affrontando la crisi.

Questa situazione sta forzando il Paese a percorrere più velocemente la strada della modernizzazione sotto diversi aspetti a partire dal sistema scolastico e universitario secondo il 62%. Il 57% del campione si dichiara fortemente disponibile a utilizzare maggiormente i servizi digitali sia come cittadino (nei rapporti con la p.a. e le istituzioni) sia per le attività di lavoro (il 46% è favorevole allo smart working) e d’impresa.

Infine, un’altra consapevolezza di fondo, per i cittadini, è che la rinascita socio-economica del Paese potrà avvenire solo «insieme e dal basso» avendo come protagonisti non solo i principali attori di livello nazionale come governo, grandi imprese, grandi banche (60%), ma anche e (52%) i soggetti del tessuto economico-sociale a livello locale (medie imprese, associazioni territoriali di categoria). Da ciò risulta evidente la necessità di sviluppare capacità di indirizzo e di coordinamento di tutte le forze.

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Di Max Da Via' (del 18/03/2020 @ 07:16:06, in Tecnologie, linkato 1070 volte)

Giornate lente, scandite da ritmi quasi impercettibili. Uno dei nostri desideri più grandi, imbottigliati in una vita frenetica e senza pause, è stato quello di avere tempo. Nel momento in cui ci è piombata addosso l'incertezza e la paura, anche il tempo libero è sembrato una condanna. In periodi come questi, tuttavia, cambiare le nostre abitudini è importante e doveroso. Molti di noi hanno la possibilità di affidarsi allo smart working, ma non tutti possono farlo.

Gli studenti non si fermano grazie all'eLearning, e tutti ci stiamo abituando a utilizzare ogni mezzo possibile per continuare la nostra vita, restando a casa. Abbiamo la fortuna di avere i modi per farlo, tramite internet e tutti i device, dagli smartphone ai laptop. Un mondo iperconnesso accorcia le distanze, ci siamo sentiti spesso schiavi dell'essere perennemente online, ma situazioni di vita diverse ci fanno vedere le cose da punti di vista nuovi.

Un mondo iperconnesso

Tutti siamo connessi, appena ci abituiamo a qualche aggiornamento, ecco che spunta una novità. Siamo pochi inclini al cambiamento, un po' per paura, un po' per diffidenza, ma ci si mette anche la pigrizia. Quando sappiamo fare qualcosa, mal volentieri adottiamo metodi differenti per farla. Il mondo digitale cambia in fretta e specialmente i modi di usare internet e device.

È da un po' di tempo che sentiamo parlare di 5G, la rete di nuova generazione che andrà a superare l’attuale 4G. Non è solo una questione di velocità di connessione, ma è una rivoluzione dei servizi. A giovarne saranno soprattutto i media e l'intrattenimento.

Potremo giocare online senza problemi, anche in cloud gaming, senza la necessità di possedere una consolle. Lo stesso vale per il cloud computing. Potenziati anche i servizi di streaming, in particolare i video. Contenuti ad altissima risoluzione, fluidi e subito disponibili. I nostri device saranno sempre connessi e disponibili ovunque, ciò significa che non dovremmo più passare dal Wi-Fi alla rete mobile. Parliamo di servizi sempre attivi in città per esempio, come videosorveglianza, auto a guida autonoma per una maggiore sicurezza sulle strade.

L'industria globale dei media guadagnerà, entro il 2028, 765 miliardi di dollari dai nuovi servizi e applicazioni resi possibili dal 5G. Ma come succederà tutto questo?


La nuova era del 5G

Secondo uno studio condotto da Ovum, società di consulenza specializzata nella copertura globale di telecomunicazioni, media e tecnologia, il 5G scuoterà il panorama dei contenuti multimediali e dell’intrattenimento, rappresentando un'importante vantaggio competitivo per le aziende.

La rivoluzione del 5G aumenterà i risultati in termini di velocità, copertura globale, media interattivi basati sui gesti, fonti crescenti di entrate ed esperienze gamificate, fornendoci un futuro migliore.

L'impatto trasformativo della tecnologia 5G non solo migliorerà l'esperienza degli utenti di telefonia mobile, ma muterà il modo di concepire e utilizzare i media e l'intrattenimento su molti livelli, con nuovi modelli di business e nuove esperienze interattive.

Video, giochi, musica, pubblicità, AR e VR saranno i veri protagonisti di questi cambiamenti, con contenuti sempre più immersivi e un rapporto col pubblico sempre più stretto.


Come cambiano i contenuti col 5G per media e intrattenimento

Ovum suggerisce che le aziende sperimenteranno vari vantaggi tecnici del 5G, la velocità dei dati sarà 100 volte maggiore, con latenza dieci volte inferiore e connessioni significativamente più affidabili.

Per esempio, un film in HD impiegava diversi minuti per scaricare a velocità 4G, ma con l'avvento delle reti 5G, gli utenti potranno potenzialmente scaricare lo stesso film in pochi secondi. Questo comporterà una fruizione maggiore dei contenuti, essendo ancora più accessibili, e una domanda maggiore dei prodotti sul mercato. I creatori e fruitori dei contenuti tradizionali, dovranno preparasi a una vera e propria corsa contro il tempo, creando più materiali per soddisfare la crescente domanda.

Si prevede, infatti, che i prodotti video rappresenteranno il ​​90% del traffico dati 5G. Passeremo da un consumo mensile di circa 10 GB agli oltre 80 GB nel 2028.

Ma non solo, la rete wireless di prossima generazione consentirà svariate innovazioni digitali, dall'informatizzazione degli oggetti fisici all'intelligenza artificiale, inaugurando un nuovo mondo per facilitare l'ingresso di nuovi media e di concepire l'intrattenimento.

Come cambierà il mondo dell'intrattenimento

La realtà aumentata creerà un nuovo modo di connettersi ai contenuti multimediali, attraverso oggetti e personaggi virtuali, e la creazione di elementi tridimensionali. A beneficiare del 5G saranno soprattutto le applicazioni di realtà aumentata e virtuale.

Per quanto riguarda il settore televisivo, il mercato offre diverse modalità di consumo. Oltre ai soliti video on demand, streaming, download, pay per view che fanno già parte, da anni, della tv tradizionale, si aggiungeranno altre tipologie di offerta a pagamento: la bassa latenza permetterà download rapidissimi e un’eccellente qualità di live streaming.

Sempre dallo studio condotto si evince che negli Stati Uniti quasi il 9% delle famiglie che utilizzano la banda larga passerà al 5G entro il 2028, generando ricavi per 9 miliardi di dollari.

Il 5G rafforzerà il mercato della pubblicità digitale

Il 5G avrà un ruolo fondamentale anche nel passaggio dalla pubblicità tradizionale alle esperienze immersive sui social e sui media. Video, banner, posizionamento in-game su 5G e altri formati di pubblicità visiva appariranno in ambienti VR e AR. Per non parlare della possibilità di nuove applicazioni che oggi non esistono ancora, ma che potranno svilupparsi con il consolidarsi della nuova rete.

Esperienze ultra sensoriali

Le interfacce aptiche collegate al 5G saranno in grado di fornire una nuova dimensione sensoriale alle esperienze dei media. Ad esempio, il calore e la pressione potrebbero essere raggruppate in un potenziamento delle armi in un gioco d'azione, e i film potrebbero essere ripubblicati con un nuovo livello di sensazioni.

I giochi AR, VR e cloud combinati cresceranno del 2.400% nei prossimi anni per raggiungere un fatturato annuo di 47,7 miliardi di dollari nel 2028.

Si prevede che l'uso del 5G avrà un'impennata tra il 2023/2025, quando le capacità hardware e di rete aiuteranno a realizzare esperienze VR vicine alla realtà: campo visivo orizzontale a 210° su scala umana, risoluzione di visualizzazione/proiezione ad alta densità di pixel, dimensioni minime della batteria e interazione altamente reattiva.


La rivoluzione del gaming

Un altro settore in grande espansione è quello dei videogiochi, a cui il 5G darà ulteriore slancio. Il numero di videogiocatori nel mondo, secondo le stime più recenti, ammonta a 2,3 miliardi di persone. Oggi la tendenza di mercato è orientata verso lo sviluppo di piattaforme digitali con nuove modalità per la fruizione dei contenuti videoludici, tra cui streaming e cloud gaming.

Ciò permette ai giocatori di avere accesso ai videogiochi in qualsiasi momento e ovunque, garantendo la possibilità di effettuare aggiornamenti senza dover per forza acquistare o possedere hardware costosi.

Il game streaming può essere offerto tramite un servizio in abbonamento oppure tramite l’acquisto di giochi on demand. In Italia sono circa 16,3 milioni i videogiocatori, mentre gli appassionati di eSport che seguono eventi più volte a settimana sono più di 1,2 milioni. Basti pensare che il traffico dati per il gaming nell’ultimo anno è aumentato del 125%.

Via Ninja Marketing

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