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  mymarketing.it: il marketing fresco di giornata... di Admin
 
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Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
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\\ : Storico : Mobile (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Altri Autori (del 19/04/2011 @ 07:07:19, in Mobile, linkato 2626 volte)

Allunga il passo Android, il sistema operativo per smartphone e tablet progettato da Google: i suoi utenti hanno scaricato tre miliardi di applicazioni software che includono social network, mappe, strumenti per l'ufficio, giochi.

Il balzo in avanti dei download è stato del 50% rispetto agli ultimi quattro mesi dell'anno scorso come ha annunciato di recente Jeff Huber, senior vicepresident commerce and local di Google, durante la presentazione dei risultati economici dell'azienda di Mountain View. Di recente "Big G" ha aperto anche una vetrina ufficiale dove navigare e scegliere le apps, Android Market. Ma il vantaggio del negozio di Apple, App Store, resta solido: la società di Cupertino ha annunciato alla fine dello scorso gennaio che i download hanno superato la soglia di dieci miliardi.

Ogni giorno i dispositivi attivati con Android sono in media 350mila, ha ricordato Huber.. Ma per accelerare la crescita Google punta sulla collaborazione con gli sviluppatori software nella progettazione di applicazioni: in meno di un'ora, per esempio, sono andati a ruba i biglietti per la conferenza Google I/O di San Francisco di maggio dove i programmatori informatici sperimenteranno idee e intuizioni con Android per esempio all'interno del laboratorio "Developer Sandbox"..
Il meeting sarà trasmesso anche in diretta sul web dal Moscone center, il palcoscenico dove Steve Jobs, amministratore delegato di Apple, ha lanciato iPhone e iPad. Finora l'applicazione più scaricata per Android è Google Maps: ha superato 50 milioni di download, come emerge dai dati dell'Android Market. La società fondata da due ex studenti universitari, Sergey Brin e Larry Page, punta al modello delle apps distribuite su più piattaforme: guarda anche al browser con Chrome web store e alla televisione.

Inseguono Rim, Nokia e Microsoft con i loro negozi online. Microsoft può contare su un gruppo di 36mila sviluppatori entrati nella Windows Phone developer community, segnala il blog della comunità di programmatori software di Windows Phone. Per il suo tablet Play Book appena lanciato, invece, Blackberry ha annunciato di aver ricevuto già 3mila proposte di apps dai programmatori interessati a entrare nella piattaforma. E con Nokia i talenti del software possono distribuire le loro applicazioni su 225 milioni di dispositivi dotati di sistema operativo Symbian. La coreana Samsung, invece, ha dichiarato a marzo di aver superato cento milioni di download nella sua vetrina per cellulari e televisioni: gli utenti più interessati a scaricare le apps arrivano da Germania, Francia e Spagna.

di Gianni Rusconi su IlSole24Ore.

 
Di Altri Autori (del 02/05/2011 @ 07:59:41, in Mobile, linkato 1657 volte)

Per la casa di Cupertino e per Steve Jobs è uno dei punti di forza dell'ecosistema che al momento rende l'accoppiata iPhone-iPad un binomio vincente, oltre che due prodotti "best seller". L'Apple Store, il negozio virtuale dove poter scaricare, gratuitamente o a pagamento, le applicazioni per i prodotti a piattaforma iOs è un fiore all'occhiello per la società della Mela. Di più, un vanto da esibire in faccia alla concorrenza, dall'alto delle circa 380mila apps complessivamente disponibili al download a tutto marzo. Di queste quelle per iPad erano circa 80mila – 16mila dedicate ai libri e 13mila ai giochi - con un'incidenza di quelle "free" pari al 30 per cento. Presto, però, questo primato potrebbe venire meno e a scardinare il dominio di Apple c'è ovviamente la sua attuale grande rivale nel mondo mobile, Google.

Stando infatti a uno studio recente della società di ricerca specializzata Distimo fra i tanti negozi che propongono software e servizi per smarthone e tablet – e quindi l'Android Market, il BlackBerry App World, l'Ovi Store di Nokia, l'App Catalog di Palm e il Windows Marketplace di Microsoft – quelli che hanno conosciuto di recente una crescita più veloce sono il primo e l'ultimo della lista. Notizia non certo trascendentale, ma ciò che ha messo in evidenza il rapporto è di ben altro peso: se le dinamiche di sviluppo di tutti gli application store (compreso quello di Apple) dovessero rimanere tali per i prossimi cinque mesi e considerando nel conteggio le sole apps per iPhone, il negozio di Google diventerebbe quello più grande in assoluto per numero di apps disponibili.

A fine giugno, infatti, si materializzerebbe questo scenario: App Store davanti a tutti con oltre 370mila apps per l'iPhone (cui si aggiungono le circa 100mila per l'iPad), Android Market a quota 330mila e poi il solco fino alle 40mila apps per i BlackBerry. Con il mese successivo, e quindi a luglio, le prime due posizioni potrebbero invertirsi e quale terza forza di questo segmento ecco spuntare il Marketplace dedicato ai Windows Phone 7. Android segnerebbe dunque un altro punto a proprio favore dopo quello relativo al numero di apps gratuite oggi offerte, che secondo Distimo sono già in numero superiore (134mila contro 121mila) rispetto a quelle che Apple mette a disposizione per gli utenti di iPhone e iPod Touch.

Applicazioni a parte, c'è anche un'altra tendenza che forse "preoccupa" i vertici di Apple. Ed è quella che riguarda le vendite di nuovi smartphone negli Stati Uniti. Stando infatti agli ultimi dati elaborati da Nielsen, Android era a bordo del 50% dei telefonini acquistati nel periodo settembre 2010/febbraio 2011 e tale percentuale è risultata essere doppia di quella attribuita all'iPhone. Per i BlackBerry di Research In Motion, solo tre anni fa gli smartphone per eccellenza negli Usa, una fetta del 15% mentre le richieste per i terminali Windows si sono fermate al 7% del totale e quelle per apparecchi Symbian all'1%.

Il dato non fa che confermare ancora una volta come Android sia diventato, di fatto, il sistema operativo di riferimento nei telefonini – e questo grazie all'azione sul mercato di produttori come Samsung, Htc, Lg e Motorola Mobility – ed è quello entrato ormai nelle preferenze di acquisto dei consumatori. Secondo le rilevazioni di Nielsen, in tal senso, il 31% dei consumatori (erano il 26% nel 2010) pensa alla piattaforma di Google per ciò che concerne l'acquisto di un nuovo smartphone androide. Per contro, chi rimane affascinato dall'iPhone è il 30% dell'utenza (in discesa di tre punti).

Un ultimo dato, altrettanto interessante, gioca invece a sfavore della casa di Mountain View e riguarda l'interesse degli sviluppatori. Vuoi per i noti problemi di eccessiva frammentazione della piattaforma, vuoi per gli ancora scarsi risultati di vendita in campo tablet, l'appeal del software per chi scrive applicazioni è in lieve flessione in quanto la quota di coloro dichiaratisi, in un sondaggio di Idc, "molto interessati" ad Android è scesa nell'ultimo mese all'85% rispetto all'87% registrato a gennaio. In calo (e sempre di due punti percentuali) anche le attenzioni verso l'Os di Apple, che però rimane un riferimento irrinunciabile per il 91% degli sviluppatori.

di Gianni Rusconi su IlSole24ORE.com

 
Di Altri Autori (del 04/05/2011 @ 07:27:45, in Mobile, linkato 1714 volte)

Il futuro, ma anche il presente, del marketing è mobile. Con la diffusione sempre più capillare degli smartphone, delle reti wifi e in generale dei dispositivi in grado di connettersi a internet quasi ovunque, gli investimenti nel settore della pubblicità e della promozione mobile sono destinati a sestuplicarsi nel periodo tra il 2010 e il 2015.

Le previsioni di Mobitrove per il mercato statunitense parlano di introiti per 56,5 miliardi di dollari entro la metà degli anni Dieci. Lo scorso anno, il settore valeva 9,3 miliardi di dollari. Spot, banner e affini domineranno la scena, raggiungendo i 41 miliardi di dollari nel 2015. Ma cresceranno anche i ricavi derivati dalle così dette offerte speciali, che toccheranno quota 15,4 miliardi di dollari.

L’adv mobile sarà fortemente indirizzato ai diversi mercati nazionali, con gli Stati Uniti a fare da riferimento e avanguardia mondiale, con il 29% dei consumatori che nel 2010 hanno fatto almeno un acquisto via smartphone (dati raccolti da Oracle).

Via Quo Media

 

Oltre alle app, gli utenti di smartphone e tablet dotati del sistema operativo di Google potranno presto scaricarsi anche le nuove pellicole sfornate dalle major del cinema. La possibilità di noleggiare film dall'Android Marketplace, il negozio virtuale di applicazioni per device mobili della casa di Mountain View, è infatti una delle novità che arrivano da San Francisco dove si è svolta la conferenza I/O per gli sviluppatori. Il servizio permetterà di scaricare in modalità streaming il file digitale su pc, computer a tavoletta e cellulari.

La musica "cloud based"
Il colosso Usa del web, ha anche annunciato anche di avere lanciato un servizio di musica online, disponibile per un primo tempo solo su invito. Secondo le prime indicazioni, il nuovo servizio permetterà di «scaricare una collezione di musica per ascoltarla dappertutto». Di Google Music, servizio "cloud based", se ne parla da mesi ed è considerato dalla comunità tecnologica un ulteriore fronte di sfida fra Google ed Apple. Quello della musica da fruire (a pagamento) da Internet è come noto un business assai ambito e per questo la società californiana sembra pronta a lanciarsi decisamente in questo mercato con una soluzione che permetterà agli utenti di riprodurre la propria musica preferita direttamente dai tablet o dagli smartphone su cui gira il sistema operativo Android (dalla versione 2.2 in avanti).

Magic moment per l'ecosistema androide
L'evento dedicato agli sviluppatori era l'occasione per ribadire il momento di grazia di Android e del suo ecosistema e Google ne ha ovviamente approfittato per snocciolare numeri su numeri. Dai 100 milioni di dispositivi oggi in circolazione basati per l'appunto sulla sua piattaforma mobile ai 310 diversi modelli di terminali androidi in vendita in oltre 110 Paesi al mondo, dai 36 produttori di cellulari ai 215 carrier telefoninci che hanno adottato Android per finire in bellezza con il numero di sviluppatori, salito a 450mila, che scrivono applicazioni sfruttando il codice open source del software di Mountain View. Un esercito che in Google contano di sfruttare al massimo per vincere la guerra delle apps con Apple (in primis), Microsoft e Research in Motion ed aumentare il numero di nuovi dispositivi attivati ogni giorno, salito a 400mila.

Arriva Android 3.1
L'atteso aggiornamento della piattaforma, intanto, è arrivato e Android 3.1 si può a tutti gli effetti definire la prima evoluzione dell'attuale sistema operativo per tablet di Google, e cioè Honeycomb, installato su tutte le tavolette (Samsung, Motorola, Htc, Lg) di nuova generazione. Le novità riguardano alcuni affinamenti dell'interfaccia utente, il già citato nuovo servizio per il noleggio dei film e la capacità di collegarsi via Usb a periferiche quali tastiere e controller di gioco. Sui telefonini, invece, l'aggiornamento in arrivo nel quarto trimestre si chiama come già noto Ice Cream Sandwich e porterà di fatto sugli smarphone Android le funzionalità, anche a livello di user interace, della versione 3.0 (Honeycomb).

Domotica stile Mountain View
A completare il quadro della prima giornata della I/O conference è quindi arrivato Android@Home, e cioè un sistema aperto agli apparati di terze parti che ruota intorno al software di Google e che aspira a diventare il cervello digitale della casa. In poche parole tutti i dispositivi Android presenti fra le mura domestiche parlano fra di loro e non si limitano ai soliti smartphone, tablet, computer e Tv: in futuro il software di Google comanderà le luci e i sistemi di irrigazione per le piante, le applicazioni che lo supportano interagiranno con cyclette di nuova generazione per monitorare il battito cardiaco. Tutto in attesa dei botti di domani, fra cui in lista c'è quello del primo netbook con sistema operativo Chrome OS, nome in codice Alex, prodotto su cui dovrebbe apporre la propria firma Samsung.

Google music brucia sul tempo iCloud di Apple
Tornando a Google Music, il servizio - hanno confermato alcuni executive della società - si presenterà con i connotati di servizio in streaming e per il momento opererà ancora in modalità di test. Music Beta by Google è non a caso la sua definizione precisa e sarà ristretto inizialmente a una selezionata lista di utenti e non al grande pubblico. L'annuncio, in ogni caso, arriva prima di quello di Apple, che dovrebbe togliere i veli al proprio iCloud.com (in poche parole la versione nella nuvola di iTunes) a giugno, in occasione della sua Worldwide Developer Conference.

E segue quello di Amazon, prima ad aver tracciato il solco di questa nuova frontiera della musica digitale, che offre a milioni di persone la possibilità di gestire le proprie canzoni direttamente via browser, senza preoccuparsi quindi di archiviare file nel pc o in hard disk esterni, sfruttando i server dei provider. Music, in estrema sintesi, funzionerà così: gli utenti in possesso di un account Google ascoltare potranno caricare nella piattaforma cloud di Mountain View le proprie canzoni e lì potranno ascoltarle, in qualsiasi momento, attraverso i propri device - che supportano Adobe Flash, e quindi iPhone, iPod e iPad sono tagliati fuori - collegati in Rete.

di Gianni Rusconi su IlSole24ORE.com

 
Di Roberto Venturini (del 17/06/2011 @ 07:22:03, in Mobile, linkato 1897 volte)

Ovviamente una killer app.
E io sono anni che ne parlo ; - ) (e lo posso provare).

L'app in questione si chiama "Singles Finder" ed è stata (abbastanza ovviamente) sviluppata per un sito di incontri, Zonacitas.com.

L'aspetto più interessante è il passare dal virtuale al reale: non c'è come vederlo in faccia, il single (altro che profili e foto taroccate); quindi se un app mi dice quanti single sono al momento presenti in un certo bar.. diciamo che riesco ad organizzarmi meglio e più produttivamente la serata?

Il video qui sotto è carino e spiega bene.
Molto carino anche il grido di battaglia: "Love is out there. If we get organised, there’s plenty for all" : - ) 

 
Di Altri Autori (del 22/06/2011 @ 07:02:39, in Mobile, linkato 1716 volte)

E’ sempre più elevato il traffico di dati scambiati sul web dagli utenti in possesso di smartphone, in particolare quando si tratta di dispositivi Android o iPhone. Secondo una ricerca Nielsen, negli ultimi dodici mesi il consumo di dati da parte dell’utenza statunitense è cresciuto dell’89%, da 230 a 435 megabyte pro capite.

A trainare la crescita del traffico dati sono le applicazioni, attraverso cui gli internauti mobili accedono ai servizi di social networking e alle news, oltre a una serie di altri servizi. Certo anche il taglio delle tariffe ha agevolato la navigazione: un megabyte di traffico dati a inizio 2010 costava 14 centesimi di dollaro, mentre nella primavera di quest’anno si è scesi a 8 centesimi.

E il settore si allargherà ulteriormente con la diffusione sempre più capillare dei cellulari intelligenti, che al momento costituiscono il 37% dell’intero mercato mobile americano.

Via Quo Media

 

Cambia la geografia mondiale delle applicazioni per iPhone. Secondo un report diffuso dalla società di analisi Distimo, il numero di download dall'App Store per iPhone nelle regioni dell'Asia è cresciuto in modo significativo negli ultimi sei mesi, mentre diminuiva nelle regioni occidentali. Risultato: la China è diventato il secondo mercato dopo quello degli Stati Uniti.

La ricerca si è concentrata sulle dinamiche registrate in China, Hong Kong, India, Indonesia, Japan, Malaysia, Pakistan, Philippines, Singapore, South Korea, Sri Lanka, Taiwan, Thailand and Vietnam. Mostrando che la maggior parte delle applicazioni più popolari per iPhone in Asia sono popolari solo in quella parte del mondo - come per esempio KungFu Food-Panda e Birzzle. Nello stesso tempo, però, in alcune regioni la classifica è guidata dalle applicazioni più popolari a livello globale.

Via IlSole24ORE.com

 
Di Altri Autori (del 13/07/2011 @ 07:31:55, in Mobile, linkato 2129 volte)

Novità in vista per Foursquare. Il servizio di geolocalizzazione integrerà presto una nuova funzione nelle sue applicazioni mobili, permettendo agli utenti di visualizzare le offerte giornaliere di siti partner quali Groupon, Living Social e Gilt Groupe.

In pratica, Forsquare veicolerà i depliant giornalieri dei siti di e-commerce, tenendo per sé una parte dei ricavi: “Stiamo provando a vedere se il nostro modo di individuare i clienti funzione e come l’utenza reagirà a questo servizio”, ha detto il Ceo della compagnia, Dennis Crowley.

Via Quo Media

 
Di Altri Autori (del 15/07/2011 @ 07:43:45, in Mobile, linkato 2095 volte)

Metro dopo metro, applicazione dopo applicazione, Android Market continua a erodere terreno all’App Store. L’ennesimo “scatto” giunge all’indomani di un aggiornamento che di fatto permetterà agli utenti di acquistare e-book e film direttamente dal bazàr delle apps di Google.

L’update, che verrà rilasciato ufficialmente in tutti i paesi nelle prossime settimane, potrà essere scaricato da tutti coloro che dispongono di un terminale (telefono o tablet) con sistema operativo Android dal 2.2 in poi.

Se per i libri il principio è quello “classico” dell’acquisto di un qualsiasi bene digitale, per quanto riguarda i film il meccanismo è quello del download progressivo, un po’ come accade sul servizio Watch di Htc (i prezzi dovrebbero partire da 1,99 dollari per il mercato statunitense).

In pratica, i titoli acquistati potranno essere visualizzati istantaneamente (senza cioè attendere lunghi download) e potranno essere riprodotti su qualsiasi dispositivo, PC compreso, o eventualmente sacricarli completamente in modo da poterli vedere anche quando la connessione Internet è inattiva.

Un’opzione piuttosto interessante, soprattutto nell’ottica di un’estensione del servizio alla Google Tv.

di Roberto Catania su Mytech.it

 
Di Altri Autori (del 21/07/2011 @ 07:34:27, in Mobile, linkato 2319 volte)

Gli italiani sono primi in Europa per possesso di dispositivi come smartphone e tablet e spendono 2 miliardi di euro l’anno per l’acquisto di accessori hi-tech che cambiano non solo in base alla funzionalità, ma anche all’estetica: sono questi i dati che emergono da due distinte ricerche e che rivelano come i nostri connazionali siano sempre più tecnologici. La prima indagine, condotta da Cbs Outdoor-Europe on the Move e realizzata da Harris Interactive, svela che il 99% degli italiani in movimento possiede almeno un telefonino contro il 96% della media europea e ben il 58% ha un cellulare con accesso a internet che gli permette di essere sempre connesso, contro il 52% del resto d’Europa. Inoltre, il 43% degli intervistati dichiara di “non poterne fare a meno” e il 38% di tenerlo “costantemente aggiornato con nuove applicazioni o personalizzazioni”. Per quanto riguarda le abitudini degli italiani in movimento, per oltre il 50% la prima azione durante lo spostamento è proprio telefonare e, in linea con la media europea, l’8% si collega a Internet per ricerche, gestione della propria agenda o casella e-mail e collegamenti ai principali social network. Il 56%, ad esempio, si collega a Facebook, ma solo il 5% Twitter.

Una ricerca Doxa per eBay.it rivela infatti che oltre 2 miliardi di euro l’anno vengono spesi per comprare accessori per apparecchi hi-tech, con un incremento della spesa del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli accessori più gettonati sono quelli per cellulari (+45% acquisti sul 2010), in particolare quelli per l’iPhone con oltre 240 mila oggetti venduti e una crescita annuale del 119%. A seguire, accessori per pc portatili (+29%), per palmari (+27%) e per fotocamere digitali (+14%). E non solo la funzionalità, ma anche l’estetica gioca un ruolo importante nell’acquisto. Infatti, se la durata (83%), le funzioni tecniche (81%) e il prezzo (74%) si confermano criteri importanti, quasi la metà dei connazionali (47%) dichiari che il design e l’estetica sono fattori di cui tengono conto quando comprano apparecchiature elettroniche. E, guardando i motivi che spingono gli italiani a sostituire i loro dispositivi tecnologici, ci sono ben 1 milione e mezzo di italiani che optano per mettere da parte la tv o il cellulare, per quanto ancora funzionanti, solo perché non li soddisfano più esteticamente.

Via Quo Media

 
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