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Lo ribadisco: il web 2.0 in sè non esiste, ci sono persone e dobbiamo essere concreti
Di Gianluigi Zarantonello (del 09/06/2010 @ 08:00:00, in internet, linkato 2024 volte)

Sul cosiddetto web 2.0, termine mediatico di scarso significato (chiamiamolo social web o nuvola), si scrive ogni giorno di tutto di più, tanto che c’è chi si chiede se non si tratti di una grande bolla.

una parte del social web

In realtà io credo che il cambiamento nella vita e nel business portato dalla diffusione dei nuovi paradigmi online sia significativo e stabile, al di là del momento di Hype portato dai media tradizionali.

Ci sono però una serie di considerazioni da fare:

1) Non esiste un web 2.0, ci sono delle tecnologie abilitanti per delle persone che sono pronte ad un nuovo approccio collaborativo e connesso.

2) In conseguenza di ciò le tecnologie non servono a nulla senza la corretta mentalità.

3) Ci sono tante persone che temono di perdere il loro potere in azienda e tanti esperti esterni che non sanno adattare le loro proposte alle reali esigenze delle aziende. Risultato: incomprensione reciproca.

4) Per questo i veri nuovi professionisti del web sono sempre più preziosi per l’azienda.

5) Senza una visione strategica dei social media non si può trovare un equilibrio corretto tra la creazione di propri servizi innovativi e l’uso degli strumenti offerti già fatti dai big della rete.

Dunque, senza dilungarmi molto, per far sì che il 2010 sia l’anno della svolta occorre tanta, tanta concretezza.

Purtroppo sento ancora tante chiacchiere e vedo poca strategia, e allora sì che capisco chi pensa che il social web sia una bolla.

Voi che ne dite?

Gianluigi Zarantonello via http://internetmanagerblog.com/