Apparizione a sorpresa, con standing ovation, del numero uno di Apple Steve Jobs all'evento di San Francisco, dedicato al lancio dell'iPad 2. Nonostante la malattia, che a gennaio lo ha costretto a lasciare la guida dell'azienda nelle mani del direttore operativo Tim Cook, Jobs non ha voluto mancare alla presentazione della seconda versione del tablet in una fase in cui la concorrenza comincia a farsi agguerrita.
Una tradizione rispettata, dato che il numero uno ha sempre presenziato ai lanci dei nuovi prodotti Apple. Il primo argomento toccato da Steve Jobs, che ha ringraziato il pubblico per l'accoglienza, è stato il servizio iBooks. Poi la magica tavoletta: «L'iPad 2 ha un design completamente nuovo: più leggero, il doppio più veloce, un terzo più sottile della prima versione», ha detto Jobs, con i consueti jeans e maglione girocollo nero, apparso molto magro, ma non più di quanto lo era nelle foto degli ultimi mesi.
Due videocamere, una frontale e una dietro l'apparecchio, uno spessore di 8,8 millimetri, il 33% in meno, e anche più leggero: sono le caratteristiche principali del nuovo iPad. Elemento chiave del nuovo design le due versioni, bianca e nera, che saranno disponibili dal primo giorno del lancio, previsto per l'11 marzo prossimo negli Stati Uniti, il 25 dello stesso mese in 26 paesi del mondo, Italia compresa.
«Il 2011 sarà l'anno dell'iPad2», ha detto Jobs dal palco dello Yerba Buena di San Francisco. Il boss di Apple ha quindi illustrato le particolarità del nuovo prodotto. «Se ci fossimo seduti sugli allori avremmo probabilmente concesso quote di mercato. Invece siamo qui con un design completamente rivisto». Il nuovo iPad è dunque più leggero, più sottile, più potente grazie al chip A5. «Quando lo consegneremo?», ha chiesto ancora enfaticamente Jobs. «In aprile, a maggio, in giugno? No. L'11 marzo negli Stati Uniti, in altri sei paesi a partire dal 25 marzo».
Il nuovo iPad, che è anche dotato di una sofisticata copertura magnetica a protezione dello schermo, costerà come le versione precedente: quella da 16GB, 499 dollari nella versione solo WiFi e 629 in quella con anche la connessione 3G; quella da 32GB, 599 dollari e 729 per arrivare a quella da 64GB che partirà da 699 dollari per arrivare a 829 dollari massimo.
L'iPad di nuova generazione entra in scena in un momento in cui a tenere banco in materia di tablet ci sono anche i costi di questi dispositivi. Un analista di Forrester Research si è sbilanciato, come altri esponenti della comunità tecnologica Usa, nell'affermare che Apple è pronta a ridurre i prezzi di vendita dell'attuale tavoletta per marcare ulteriormente le distanze con la concorrenza e spianare la strada al nuovo arrivato. A Barcellona, nel corso dell'ultimo Mobile World Congress, era già emerso chiaramente come i prodotti in rampa di lancio nelle prossime settimane a firma di Samsung, Motorola, Research in Motion e altri non saranno a buon mercato. Anzi, costeranno mediamente di più dell'iPad.
Il vantaggio competitivo della casa della Mela
La conferma ufficiale di questa tendenza è in questa sequenza di cifre. Il tablet della Mela è posizionato sui listini americani a partire da 499 dollari per la versione base e arriva a 829 dollari per quella più pregiata con 64 Gbyte di memoria e connettività Wi-Fi e 3G. Lo Xoom Android di Motorola, che molti hanno etichettato come il vero rivale della tavoletta di Steve Jobs, si potrà comprare senza alcun vincolo di contratto con 799 dollari oppure con 599, legandosi in questo ultimo caso per due anni a uno dei piani tariffari proposti da Verizon Wireless. L'iPad più simile per capacità tecniche a questo prodotto, e cioè il modello 3G con memoria flash da 32 GByte, è in commercio a 729 dollari, 70 in meno di quanti ne servano per lo Xoom.
Gli analisti che hanno fatto le pulci ai due prodotti sono dell'idea di giustificare la differenza di prezzo all'utente finale per un semplice motivo: il tablet di Motorola, quanto a materie prime, costa di più dell'iPad e, stando alle informazioni in possesso di UBM TechInsights e IHS iSuppli, la differenza si aggira in circa 40 dollari (278/359 contro 235/320 a seconda dei diversi parametri considerati). Certo il tablet di Motorola può vantare funzionalità superiori rispetto a quello di Apple, dal processore "dual core" alla doppia fotocamera senza dimenticare lo schermo da 10,1 pollici, ma se - come sembra - la società di Cupertino lancerà l'iPad 2 mantenendo invariata l'esistente scaletta di prezzi ecco evidenziarsi un evidente nuovo vantaggio competitivo per la casa della Mela.
La sfida dei concorrenti, far capire al mercato che non c'è solo l'iPad
La prima sfida da vincere per i concorrenti, molti dei quali saliti sul carro di Google, è di fatto la seguente: far capire al mercato, e quindi all'utenza, che non c'è solo l'iPad e che non necessariamente le tavolette alternative all'iPad debbano costare di meno. Ci sono, per contro degli esempi in tale direzione e due esempi, relativi al mercato europeo, lo dimostrano. Il tablet professionale di Fujitsu, lo Stylistic Q550 con display da 10,1 pollici e sistema operativo Windows 7 Professional, sarà venduto infatti a 699 euro; l'Olipad di Olivetti, di identico form factor del precedente ma basato su Android, verrà commercializzato, sia sul mercato consumer che su quello aziendale, a 399 euro. Ma stiamo parlando di player di seconda fascia, non di vendor che si contenderanno le fette più importanti di una torta, potenzialmente molto grande, cui ambisce per esempio un big dei pc come Acer. Che sul piatto dell'offerta ha messo tavolette "low cost" (la famiglia Iconia) ma non sembra oggi nella condizione di fare il botto di vendite come invece successo due anni fa con i netbook.
Un mercato da 15 milioni di pezzi
Samsung, Motorola, Research in Motion e le tante aziende del mondo pc che hanno deciso di entrare in questo settore devono sicuramente confrontarsi con una rivale che può esibire, se non un prodotto migliore (ma molti rimangono di questo avviso), numeri impressionanti. L'iPad, in meno di un anno di vita e con 14,8 milioni di unità vendute nel mondo, è diventato uno dei prodotti "top seller" di Apple, superando un'icona come l'iPod. Č inoltre uno dei "fastest business" più importanti e a tutto dicembre ha portato poco meno di 10 miliardi di dollari nelle casse della compagnia, con una stima (elaborata da Sanford C. Bernstein & Co) di entrate superiori ai 16 miliardi per l'intero esercizio fiscale 2011. L'iPad 2 ancora non si è visto ma promette di fare anche meglio del suo predecessore, di cui sono stati venduti oltre 300mila esemplari nel corso del suo primo giorno di vita sul mercato e un milione entro i primi 28. Se le previsioni di qualcuno, probabilmente esagerate, che vedono la domanda di tablet poter toccare quota 200 milioni di unità nel 2014, dovessero invece rivelarsi corrette, nell'arena dei tablet ci sarebbe posto per tutti o quasi. Ma sarà veramente questa la dimensione possibile di un mercato che nel 2010 è stato di circa 15 milioni di pezzi, e cioè meno del 5% delle vendite complessive di personal computer?
di Gianni Rusconi su IlSole24ORE.com