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Le grandi superfici di vendita attraggono meno rispetto al passato?
Di Altri Autori (del 03/10/2011 @ 07:28:42, in Grande Distribuzione, linkato 1847 volte)

A partire dal 2003 lo sviluppo degli ipermercati in Italia si è arrestato. Se, infatti fino alla seconda metà degli anni Novanta gli ipermercati guadagnavano circa un punto di quota ogni anno, la crescita negli ultimi otto anni è stata molto lenta e la quota è rimasta pressochè invariata dal 2008 ad oggi.

Si è assistito inoltre ad una importante trasformazione dell’offerta degli ipermercati. In particolare, negli utlimi anni, le principali Catene hanno preferito aprire negozi di superficie mediamente più piccole rispetto alle grandi strutture aperte nei primi anni duemila ed il forte sviluppo degli ipermercati con metrature superiori agli 8.000 mq si è arrestato.

Negli ultimi anni i più importanti attori del canale ipermercati, per fronteggiare la crisi, stanno trasformando i negozi esistenti, razionalizzando e rivedendo l’offerta in particolare dei reparti non food.

Il richiamo delle promozioni
Nel periodo di suo massimo sviluppo, l’ipermercato aveva tra i suoi principali elementi di attrattività l’offerta di prodotti in promozione. Viceversa, i supermercati presentavano una minore incidenza delle vendite promozionali. Oggi, a distanza di circa sette anni, la differenza di offerta promozionale tra un supermercato e un ipermercato si è ridotta drasticamente.

Assortimenti e prezzi
La semplicità della spesa ha assunto una sempre maggiore importanza per i clienti; l’ipermercato per far fronte a questa esigenza ha razionalizzato i propri assortimenti. In particolare, nell’ultimo anno, si è osservato una riduzione del numero di articoli a scaffale per le grandi superfici, in controtendenza rispetto ai trend registrati negli altri canali.

Assortimenti e prezzi
La semplicità della spesa ha assunto una sempre maggiore importanza per i clienti; l’ipermercato per far fronte a questa esigenza ha razionalizzato i propri assortimenti. In particolare, nell’ultimo anno, si è osservato una riduzione del numero di articoli a scaffale per le grandi superfici, in controtendenza rispetto ai trend registrati negli altri canali.

Concorrenza: category killer e mercati di prossimità
Le flessioni di fatturato più significative degli ipermercati si sono registrate sull’area del non food, in particolare sulle categorie merceologiche del bazar pesante (es.: grandi elettrodomestici) per le quali i consumatori si sono sempre più spesso rivolti alle grandi superfici specializzate. Un’altra criticità per gli ipermercati è stata rappresentata, negli ultimi cinque anni, dall’affermarsi dei “mercati” di prossimità. Una forte espansione dei discount e una riqualificazione dei punti di vendita con superfici medio-piccole, localizzate in bacini densamente popolati, hanno costituito un disincentivo alla visita delle grandi superfici, mediamente localizzate più lontane dai centri urbani.


Alla luce delle evidenze sopra citate, le grandi superfici di vendita non sembrano più avere una grossa forza attrattiva sul consumatore; le esigenze dei consumatori dovranno quindi rappresentare il punto di partenza per dare una nuova spinta al canale.

Via Nielsen