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Competenze digitali: numeri e previsioni del grande gap
Di Max Da Via' (del 06/11/2017 @ 07:27:38, in Digitale, linkato 1772 volte)

Non è una novità, abbiamo già parlato di tutti i professionisti digitali che mancano alle aziende europee e ancor più italiane (e che allo stato attuale mancheranno sempre di più). A svelarci dati recenti e aggiornati in proposito è il report The Digital Talent Gap—Are Companies Doing Enough?, realizzato da Capgemini in collaborazione con LinkedIn.

La ricerca ha analizzato la domanda e l’offerta di lavoro relativa ad esperti con specifiche competenze in ambito digital e la disponibilità di posizioni digital all’interno di diversi settori e Paesi. A seguire i punti fondamentali emersi (globali e in dettaglio per l'Italia) di un grande gap.

Principali evidenze:

  • Tra le società intervistate a livello globale, più di una su due (55%) riconosce che il gap sulle competenze digitali si sta espandendo, in Italia questo dato si ferma al 43%.
  • Più della metà (54%) delle aziende mondiali è d’accordo sul fatto che questo divario stia ostacolando i loro programmi per la digital transformation e di aver perso il loro vantaggio competitivoproprio a causa della carenza di talenti digitali.
  • Sebbene il divario in termini di competenze digitali si fa più ampio, i budget per la formazione digitale sono rimasti invariati o hanno addirittura subito un calo in oltre la metà (52%) delle aziende.
  • Il report evidenzia il fatto che quasi il 50% dei lavoratori (percentuale che raggiunge il 60% per quei dipendenti con competenze digitali) sta investendo sia denaro che tempo libero propri per acquisire competenze digitali.
  • Molti degli attuali dipendenti sono preoccupati dal fatto che le proprie competenze siano ormai superate o che lo stiano per diventare. Complessivamente, il 29% dei lavoratori ritiene che siano già superate o che lo diventeranno entro due anni, mentre per oltre un terzo di loro questo succederà tra 4-5 anni.
  • Da un punto di vista di settore, dal report si evince che il 48% dei lavoratori del comparto automobilistico pensano che le loro competenze diventeranno superflue nei prossimi 4-5 anni, seguiti da quelli dei settori bancario (44%), delle utility (42%), delle telecomunicazioni e assicurativo (entrambi al 39%).
  • Più della metà dei dipendenti con competenze digitali (55%) afferma di essere disposto a trasferirsi in un'altra azienda nel caso in cui dovesse avvertire che le proprie capacità digitali siano in una fase di stallo presso l’attuale datore di lavoro. Allo stesso tempo, è probabile che quasi la metà dei dipendenti (47%) si indirizzi verso quelle aziende che offrono migliori possibilità di sviluppo di queste competenze.

I dati per l’Italia:

  • In Italia, il 43% delle società intervistate riconosce che il gap sulle competenze digitali si sta espandendo.
  • Il 43% delle aziende italiane afferma che questo divario stia ostacolando i programmi per la digital transformation
  • Il 34%, inoltre, afferma di aver perso il proprio vantaggio competitivo a causa della carenza di talenti digitali
  • Il 55% dei lavoratori (il 66% per quei dipendenti con competenze digitali) sta investendo sia denaro che tempo libero propri per acquisire competenze digitali.
  • Il 25% dei dipendenti italiani ritiene che le proprie competenze siano già superate o che lo diventeranno entro due anni, mentre per il 48% di loro questo succederà tra 4-5 anni.

La top 10 dei ruoli digital che nei prossimi 2-3 anni diventeranno i più significativi:

  • Information Security/Privacy Consultant
  • Chief Digital Officer/Chief Digital Information Officer
  • Data Architect
  • Digital Project Manager
  • Data Engineer
  • Chief Customer Officer
  • Personal Web Manager
  • Chief Internet of Things Officer
  • Data Scientist
  • Chief Analytics Officer/Chief Data Officer

Per rispondere a questa problematica si stanno progressivamente sviluppando alcune soluzioni. Tra queste la start-up GeekandJob, creata per aiutare le aziende a trovare programmatori e data scientist di talento.

Via Mark Up