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The Game Changer: scende la fiducia dei consumatori verso i media tradizionali, mentre sale il buzz marketing
Di Altri Autori (del 28/07/2009 @ 07:48:33, in Media, linkato 2532 volte)

Initiative ha effettuato una ricerca, denominata ‘The Game Changer’, su come la recessione economica condiziona i consumatori di 7 Paesi (Italia, Francia, UK, Germania, Spagna, US e Cina). La ricerca è stata effettuata attraverso Connections panel (online panel proprietario). 3.200 (di cui 400 in Italia) le persone che hanno risposto alle 37 domande dell’indagine.

La recessione sta cambiando i comportamenti dei consumatori in modo permanente e avrà effetto anche sulle attività di marketing e in particolare di comunicazione delle aziende. E’ questo il risultato principale della ricerca di Initiative.

In questo periodo di crisi durante il quale la fiducia dei consumatori verso la classe dirigente è in continuo declino, assume sempre più importanza il parere degli amici e dei familiari (per il 76% degli intervistati) ma anche tutte le informazioni e pareri raccolti online (43%). Solo il 20% degli intervistati dichiara invece di fidarsi dei contenuti veicolati dai media tradizionali. Ciò rappresenta una grande opportunità per le aziende che possono utilizzare il buzz marketing come parte integrante delle loro strategie di comunicazione.

La fiducia nelle aziende non è più legata alla notorietà e al vissuto di marca. Affidabilità, trasparenza e onestà sono le qualità che i consumatori di oggi apprezzano nelle brand che scelgono di acquistare. Questo ha una importante implicazione per le aziende che devono focalizzare la comunicazione maggiormente sull’integrità e trasparenza e meno sul vissuto di marca. Ancora una volta, il WOM (word of mouth) gestito come importante leva di marketing non potrà che portare grandi benefici alle brand.

In questo periodo di recessione è cresciuto l’utilizzo di tutte le aree di Internet: i consumatori si sono rivolti più spesso ai siti di news on line, ai forum e ai motori di ricerca per informarsi sulla situazione economica. La rete è ancora seconda alla tv come mezzo di informazione (il 41% degli intervistati dichiara che la televisione è la principale fonte di informazione), ma è prima in quanto ad affidabilità delle notizie divulgate (è considerata del 35% più affidabile). I consumatori fanno ancora affidamento ai quotidiani, ma si rivolgono sempre più spesso alle loro versioni web.

Il web, che per il 75% degli intervistati è la tecnologia più essenziale, non è utilizzato soltanto in modo razionale, poichè i consumatori hanno un legame emozionale sempre più forte con l’on line. Le aziende pronte a cogliere questi cambiamenti potranno a loro volta adeguare le strategie di comunicazione: non più messaggi price based ma emotionally based brand communications.

I cambiamenti economici hanno avuto un impatto significativo anche sulle modalità di spesa dei consumatori. In particolare, la fedeltà alla marca ha raggiunto il livello più basso poichè i consumatori sono più disposti a risparmiare acquistando beni in promozione o marche più economiche. Al contrario, dall’indagine è emerso che gli individui sono ancora disposti a spendere per il proprio piacere (viaggi, ristorante etc.)

I cambiamenti nel comportamento dei consumatori evidenziati dalla ricerca saranno duraturi, come emerge dal fatto che il 26% degli intervistati ha detto che continuerà sotanzialmente a comportarsi come ha fatto negli ultimi mesi.

In sintesi, i cambiamenti sono davvero impattanti e duraturi ed esistono grandi opportunità per le aziende che sapranno gestire il post crisi con tecniche diverse e innovative rispetto a quelle utilizzate in passato. I risultati dell’indagine di Initiative possono aiutare le aziende a comprendere le modalità e i touch points più idonei per gli obiettivi di comunicazione in questo periodo storico.

Via Marketing Journal