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Facebook mail: scacco matto a Gmail?
Di Altri Autori (del 17/11/2010 @ 07:04:38, in Aziende, linkato 2030 volte)

Ormai è evidente. Facebook è diventato qualcosa di molto più grande di quel cerca-amici nato quasi per gioco fra un gruppo di adolescenti del college. Qualcosa che ha la pretesa di cambiare la nostra vita digitale, radunando in un unico piatto tutti gli ingredienti che oggi (separatamente) compongono il mondo delle applicazioni Web. Così, l’annuncio di un nuovo servizio di e-mail non è solo l’ultimo dei tasselli aggiunti da Mark Zuckerberg al suo mosaico. E’ soprattutto il segnale che Facebook è pronto a lanciare la sfida ai colossi del Web – Google in testa – anche sui servizi che fino a qualche tempo fa sembravano estranei al proprio core-business.


Per riuscirci Facebook esce dal suo giardino recintato: dai rudimentali messaggi privati fra amici si passa a un vero e proprio servizio di e-mail con tutti i filtri e le funzionalità accessorie del caso, compresa l’integrazione con i vari client di posta. Significa che da oggi potremo godere di un dominio @facebook.com aperto al Web e integrabile nei principali servizi esterni di posta come Outlook, Thunderbird e Windows Mail.

Ma soprattutto che potremo contare sull’intelligenza di Facebook e sulla sua capacità di tenere traccia dei nostri movimenti, ad esempio separando in modo razionale ciò che è importante da ciò che non lo è. Qualcosa di molto simile a ciò che ha sviluppato Gmail con il servizio di Priority InBox ma potenzialmente ancora più raffinato: Facebook sa chi sono i nostri amici e come ci relazioniamo con loro e può dunque capire quali fra le email che riceviamo vogliamo leggere per prime.

Non dimentichiamoci poi che Facebook dispone già del più grande archivio fotografico del mondo, del calendario più utilizzato e che presto avrà un prodotto per la vendite locali. E che, come suggerisce TechCrunch, potrebbe dunque modificare la struttura del suo sistema di posta elettronica per visualizzare ciascun contenuto nel modo più consono.

Il resto sarà affidato all’alleanza con Microsoft e all’integrazione con le Web Apps di Redmond: l’anello che mancava per gestire gli allegati di Word, Excel, PowerPoint, OneNote e (forse) SharePoint in modo più pratico e conquistarsi finalmente le simpatie di coloro che utilizzano Internet per lavoro. Gli stessi che fino a poco tempo fa consideravano Facebook poco più che un giochino per adolescenti.

di Roberto Catania su Panorama.it