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Nessuna differenza tra online e offline: il marketing digitale diventa mainstream
Di Altri Autori (del 20/11/2015 @ 07:48:18, in Marketing, linkato 1832 volte)

Il marketing digitale è ormai diventato mainstream, e il commercio digitale è una priorità assoluta per il marketing: la trasformazione ormai avvenuta la sancisce Gartner che ha condotto un sondaggio tra i dirigenti marketing in 339 grandi ed extra-grandi aziende del Nord America e del Regno Unito raccogliendo i risultati di quanto emerso nel Chief Marketing Officer (CMO) Spend Survey 2015-2016. L’indagine si è svolta tra maggio e luglio 2015 e ha interessato esponenti di organizzazioni con più di 500 milioni di dollari di fatturato annuo in sette settori: servizi finanziari, ad alta tecnologia, produzione, beni di consumo (CPG), media, retail e trasporti / ospitalità.

“Non c’è dubbio che il marketing digitale sia mainstream“, ha spiegato Yvonne Genovese di Gartner. “Il marketing non fa più una netta distinzione tra offline e discipline di marketing on-line. Mano a mano che i clienti optano per il digitale, marketing online smette di essere un fattore discrezionale e diventa, invece, il contesto dove deve operare tutto il marketing. Il marketing digitale è ora il marketing in un mondo digitale”.

Digitale e analogico: due volti della stessa esperienza d’acquisto

Il 10% degli intervistati spiega di essere “andato oltre” le tecniche del marketing digitale e dichiara di star espandendo il ruolo del marketing per andare a creare nuovi modelli di business guidati dal digitale. La fusione dei mondi fisici e digitali rappresenta una forte opportunità per il marketing per usare informazioni sui clienti e per creare e testare nuove esperienze e modelli di business guidate dal digitale. L’e-commerce è in aumento e lo dicono anche i dati di budget: l’online commerce raggiunge l’11% del budget riservato al marketing digitale (era solo l’8% nel 2014). ”L’aumento del commercio digitale è un’opportunità per i marketer“, spiega Jake Sorofman di Gartner. “C’è stato un tempo in cui il marketing e la vendita erano due discipline distinte. In molti casi, il digitale ha fatto si che queste due dimensioni si fondessero in una unica, continua attività dalla fase di sensibilizzazione iniziale, passando per quella di engagement, la transazione e l’acquisto.”

Due fattori principali stanno guidando l’interesse del marketing nel commercio digitale: la necessità di puntare a risultati tangibili a valle degli investimenti, e il riconoscimento del fatto che le aziende hanno bisogno di più di una piattaforma di commercio per la vendita. Anche in queso caso fino a pochi anni fa le operazioni di commercio digitale erano totalmente scollegate dal “motore” del marketing mentre “oggi, stiamo assistendo alla progressiva l’integrazione tra marketing e commercio digitale intesi come due parti di una singola disciplina.”

E se le aziende B2C sono state a lungo considerate quelle più attive sul commercio digitale, oggi si sta assistendo a una crescita dell’interesse anche del B2B, sempre più interessato a raggiungere i clienti in modo diretto con iniziative di commercio digitale.

E i Chief marketing officer cosa possono fare? I budget complessivi sono in aumento: il 61% degli intervistati ha dichiarato che la spesa per il marketing sarà, in media, l’11% dei ricavi della società, contro il 10% delle entrate società lo scorso anno. Questo cambiamento di un punto percentuale rappresenta un aumento considerevole – del 10%, anno su anno – nella spese in marketing.

Ovviamente “budget più ampi portano le imprese ad avere anche aspettative di considerevoli dimensioni” conclude Sorofman.

via Tech Economy