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Anno 2018, una persona su due paga con smartphone e wearable
Di Altri Autori (del 17/12/2015 @ 07:36:11, in Tecnologie, linkato 1761 volte)

Secondo Gartner nei mercati maturi entro il 2018 una persona su due pagherà con i dispositivi mobile e i wearable. I portafogli elettronici legati a specifici brand tuttavia non avranno fortuna, a vantaggio dei servizi cloud based universali

Secondo Gartner, il 50 percento dei consumatori nei mercati maturi userà smartphone e dispositivi wearable per i pagamenti in mobilità. Questa la previsione per il 2018 che riguarda Giappone, Nord America e altri Paesi dell’Europa Occidentale. Amanda Sabi, analista presso Gartner va oltre: “L’innovazione portata dalle app e i servizi di telefonia mobile stanno rivoluzionando i modelli di business e il modo in cui le persone usano la tecnologia per produttività e piacere”. Torna il tema della centralità del cliente che deve essere ‘conosciuto’ non solo come “record” di un database, altrimenti si rischia di fallire.

Gartner tenta una classificazione dei pagamenti mobile: pagamenti con smartphone e indossabili, portafogli mobile offerti già oggi dai retailer (ma non in Italia), come Starbucks, e infine sistemi di pagamento mobile offerti da banche o dagli istituti di carte di credito tramite servizi specifici.

Gartner – I pagamenti con smartphone e wearable sono trend ineluttabile, ma vinceranno i modelli di servizio cloud-based non legati ai brand dei device
Secondo Gartner i sistemi di pagamento mobile tramite la tecnologia NFC non avranno un futuro brillante nel breve/medio termine per mancanza di partnership realmente globali tra i retailer e le organizzazioni finanziarie, e anche per sfiducia da parte dei clienti. Secondo Annette Jump, research director di Gartner, infatti: “Qualsiasi sistema di pagamento mobile legato a uno specifico device avrà un’adozione limitata, e possibilità di fare bene solo di fronte a una base di market share veramente dominante, invece una soluzione cloud-based avrà migliori chance perché intrinsecamente la base di utilizzatori è più estesa, se non universale, sia per quanto riguarda le possibilità di utilizzo da parte dei clienti, sia per chi vende”. Gartner rileva inoltre che in ogni caso i sistemi di pagamento mobile e l’adozione di portafogli mobile richiedono Paese per Paese un impegno ad investire in accordi e infrastrutture.

Quando si parla inoltre di tecnologie ‘personali’ ecco due trend che le cifre raccontano molto bene.

Nel 2018 il 75 percento del contenuto TV-Style sarà guardato attraverso servizi basati su applicazioni nei mercati maturi, con uno shifting dal modello di pay-tv alle sottoscrizioni di Video On Demand – cioè servizi come Netflix e Hulu Plus – in cui è l’utente a configurarsi completamente il palinsesto. In Italia vediamo bene in atto questa trasformazione anche da parte di Sky, che è già riuscita a predisporre questa modalità per alcuni canali (i film, per esempio). Gartner conferma che è questa la strada giusta, per gli operatori delle Pay-TV per fronteggiare l’invasione delle App.
Entro il 2019, il 20 percento degli utenti nei mercati maturi sottoscriverà esclusivamente piani dati e intenderà servirsene indipendentemente dal device utilizzato e da dove viene utilizzato, pretendendo o aspettandosi un’esperienza di connettività continua anche fuori dal proprio ufficio e dalle mura domestiche, quindi con la connettività offerta dal provider anche in strada. Vi sono però disparità significative nel consumo di banda larga nei mercati emergenti e in quelli maturi. nei mercati emergenti la connettività alle reti cellulari è decisamente tendenza più marcata, rispetto ai mercati maturi.

Via TechWEEKeurope