Mobile sempre più leader nei processi d’acquisto
Siamo nel pieno dell’era del mobile e a dimostrarlo si aggiunge un dato importante: il metodo più utilizzato per fare ricerca su determinati prodotti prima di effettuare un acquisto è la navigazione da mobile, con il 52,8% dei consumatori che si collega a un browser dal proprio device mobile; di questi quasi il 20% ricerca direttamente entrando in un’app. In confronto, a collegarsi da desktop o laptop è il 48,3% degli utenti, mentre solo un 27,5% si reca direttamente in negozio per ricercare il prodotto che vuole acquistare. A riferirlo è l’ultimo report di SessionM, che aggiunge inoltre come un 63% di chi si informa su smartphone nell’ultimo mese ha fatto almeno un acquisto in questa modalità. Tra questi, il 33% ha fatto da un minimo di un acquisto a un massimo di tre, mentre un buon 30% ne ha fatti anche più di quattro. “La grande novità di questi tempi è la supremazia del mobile”, come precisa Patrick Reynolds, vice presidente marketing di SessionM. “La crescita del rapporto diretto tra brand e cliente tramite dispositivo mobile è mozzafiato, tanto che il 10% dei nostri intervistati (5300 persone) ha affermato di avere più di 10 branded app”, conclude Reynolds. La forza delle push notification La ricerca ha inoltre messo in evidenza come ci sia una fetta crescente di utenti interessata alle push notification da parte dei brand, con una buona metà che invece ha affermato la volontà di ricevere messaggi dai propri brand preferiti. Varia però la frequenza attraverso la quale gli utenti possono tollerare le push notification: il 34,1% è disposto a ricevere un messaggio al mese o meno, mentre solo il 13,8% vorrebbe riceverne di più, circa uno a settimana. Questo metodo si sta dimostrando efficace nei processi di vendita: il 30% di coloro che hanno effettuato acquisti da mobile nell’ultimo trimestre sono stati “invogliati” da una notifica inviatagli dai brand. Messaggi personalizzati I consumatori vanno sempre più alla ricerca di messaggi personalizzati, tanto che SessionM ha scoperto che oltre il 17% degli utenti è disposto ad aprire un messaggio pubblicitario nel caso in cui ritenga il contenuto rilevante ai fini di una ricerca per l’acquisto di un prodotto; un 12,2%, invece, è disposto a farlo quando la comunicazione arriva da una company in cui il consumer si riconosce. Via DailyOnline
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