Come va il mobile commerce, anche in Italia, secondo Criteo
Di Altri Autori (del 16/09/2016 @ 07:15:01, in Mobile, linkato 1588 volte)
Che le aziende di tutto il mondo non potessero più ignorare il mobile commerce come canale di vendita era abbastanza ovvio, ma un’analisi di Criteo aggiornata ai primi sei mesi del 2016 indica che in Italia già oggi i top retailer generano quasi la metà delle loro vendite su mobile, con una crescita del 29 percento anno su anno. Estendendo l’analisi a tutti i retailer questa percentuale di crescita non è più così marcata, attestandosi comunque al 9 percento anno su anno.
Criteo pubblica il suo State of Mobile Commerce Report a cadenza semestrale per mettere in evidenza le principali tendenze relative al mobile commerce. Le cifre dell’ultima edizione indicano che in Italia gli smartphone sono i dispositivi di acquisto privilegiati: il 66 percento delle transazioni via mobile è avvenuta tramite smartphone. Le transazioni da device Android e iOS crescono in maniera quasi analoga (25 percento anno su anno) ma la base utenti di Android è di molto superiore, con l’80 percento del mercato.
Tra i settori di mercato, quello che registra il maggior tasso di acquisti in mobile commerce è il comparto Health & Beauty, seguito dal settore Fashion & Luxury e poi da quello sportivo, che ha visto la crescita maggiore anno su anno.
Italia a parte, le rilevazioni del report Criteo indicano che a livello mondiale la tecnologia sta favorendo lo sviluppo del mobile commerce sotto molti aspetti. Lato hardware grazie a funzioni come il riconoscimento delle impronte digitali per effettuare le transazioni, ma anche lato software perché le app specifiche dei retailer generano più acquisti rispetto ad altri canali di vendita digitali, convertendo tre volte di più rispetto al mobile web e con ordini superiori. E le app che si dimostrano più efficaci sono anche quelle più avanzate, con funzioni che rendono l’esperienza di mobile shopping più ricca e allo stesso tempo semplice.