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L’evoluzione, la promozione e l’animazione dei punti d’acquisto
Di Danilo Arlenghi (del 21/02/2006 @ 06:44:16, in Marketing, linkato 3407 volte)
Tutto cambia! E’ nello stato naturale delle cose. E così mutano gli stili di vita, le abitudini d’acquisto, i comportamenti di consumo, i desideri, i bisogni, le motivazioni e le aspettative degli individui e dei consumatori/acquirenti. Cambiano i consumatori: le donne hanno più potere, maggiori possibilità di spesa, maggiori responsabilità e perciò più preoccupazioni; gli uomini dedicano un maggiore spazio alla famiglia e a se stessi; le diverse fasce di età si differenziano sempre di più come gusti e preferenze. Il consumatore chiede che i suoi desideri vengano riconosciuti e che abbiano una adeguata risposta. Vuole essere informato, conosce i propri diritti e decide a chi assegnare le proprie preferenze in base a fattori come: informazioni complete sul prodotto, genuinità, affidabilità ed efficenza.

E’ fondamentale dunque e consequenziale che alla luce di ciò anche i punti vendita o come preferiamo chiamarli noi , i punti di acquisto, si trasformino e si adeguino ai nuovi mercati ed ai nuovi scenari che si profilano all’orizzonte. Gli attuali punti d’acquisto sono diventati sempre più centrali nelle strategie aziendali perché rappresentano una concreta occasione in cui la marca incontra realmente il consumatore. E lo incontra in un momento in cui ha già deciso alcuni atti d’acquisto che possono però modificarsi. Il punto di acquisto rappresenta il palcoscenico dove si realizza l’atto finale del processo di marketing aziendale. Conoscere i consumatori e il punto vendita: ecco le chiavi del successo dei manager aziendali. Si è passati dalla visione prodottocentrica a quella clientecentrica, dove il cliente è re e tutto ruota attorno a lui. Anche il baricentro del marketing si sta spostando verso una nuova concezione "esperienziale", basata cioè sul contatto diretto fra marca e consumatore. Il design, il packaging dei prodotti e gli stessi luoghi di acquisto si sono trasformati in armi di seduzione e conquista degli shopper che hanno bisogno- oggi più che mai – di trasformare la shopping experience in personal experience, in grado trasformare l'acquisto in un momento di divertimento e scoperta continua.

Lo shopping, sia che avvenga per mero piacere o per necessità (es. spesa settimanale), è una esperienza che appartiene alla sfera del coinvolgimento emotivo e come tale è soggetto alle leggi della corretta comunicazione. Così sono mutati i concept, i lay out, le vetrine, le scenografie, gli assortimenti, i prezzi, il visual merchandising dei punti d’acquisto e con essi anche la loro comunicazione, le iniziative promozionali e necessariamente le animazioni al loro interno affinchè tengano conto della crescente complessità che il consumatore manifesta nelle sue decisioni d’acquisto. Sapere come queste decisioni vengono prese e come possono essere modificate nel punto di vendita è la sfida del “nuovo marketing”.