Immagine
  mymarketing.it: il marketing fresco di giornata... di Admin
 
"
Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
"
 
\\ : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Max Da Via' (del 01/03/2006 @ 06:27:59, in Internet, linkato 5827 volte)
Quando tre anni fa Steve Jobs ebbe l’idea di un sito dedicato al download legale di brani musicali ci furono manifestazioni di scetticismo da più parti, prevalentemente a causa della convinzione che pochi avrebbero deciso di pagare per accedere ad un servizio che i vari netwoork peer to peer offrivano (illegalmente) già da tempo.

Ma il numero uno della Apple, come è emerso in altre occasioni, raramente si sbaglia e proprio in questi giorni il suo iTunes può festeggiare l’invidiabile traguardo di un miliardo di downloads musicali.

Nei suoi tre anni di vita l’offerta di iTunes si è allargata notevolmente, fino a comprendere oltre due milioni di canzoni delle principali case discografiche, 3.500 video musicali, numerosi episodi di serie di successo quali Desperate Housewives e Lost, 35.000 podcast e 16.000 audiolibri, con un’offerta da fare impallidire il più fornito punto vendita tradizionale.

Proprio questa ampia offerta lo scorso anno ha consentito al sito di entrare nella Top Ten dei rivenditori musicali in USA, posizionandosi di davanti a operatori del calibro di Tower Records, Sam Goody e Borders.

Ma quali sono i fattori che hanno decretato il successo di iTunes?

Un primo fattore va attribuito alla scelta di un pricing particolarmente competitivo, contestato più di una volta da musicisti e major discografiche in quanto ritenuto inadeguato a garantire un sufficiente guadagno a tutte le parti in causa.

Il secondo è una conseguenza della perfetta integrazione con il diffusissimo iPod, lettore MP3 incontrastato leader di mercato nella fascia di prodotto medio-alta. Proprio la facilità con la quale è possibile effettuare l’acquisto e caricare i brani scelti nel proprio player ha determinato la popolarità sia del lettore che del sito, contribuendo ad avvicinare alla musica digitale anche una fascia di consumatori con minore dimestichezza con la tecnologia.

Terzo motivo direttamente legato al prestigio del brand: Apple ha saputo nel tempo crearsi un seguito di fedeli e affezionati utenti che vedono nell’utilizzo dell’iPod uno status symbol da esibire come un accessorio.

Tutti questi aspetti, uniti a comodità di fruizione e vastità di scelta, non potranno che continuare a giovare al successo di iTunes, protagonista di quello che sarà chiaramente uno dei principali canali distributivi del prossimo futuro per la musica.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Max Da Via' (del 02/03/2006 @ 07:11:35, in Brand, linkato 5971 volte)
Una recente ricerca pubblicata da ACNielsen su oltre 21.000 consumatori di 42 Paesi ha eletto Giorgio Armani e Gucci i marchi della moda più desiderati al mondo, a testimonianza del fascino e dell’attrazione esercitata dal made in Italy.

Questo sondaggio, condotto on-line coinvolgendo utenti di Europa, Asia Pacifico, Sud Africa, Medio Oriente, Stati Uniti e America Latina, mostra una sostanziale convergenza in termini di consensi a dispetto dell’eterogeneità delle zone considerate. Solo il 12% degli intervistati acquista effettivamente capi dei brand vincitori, ma ben il 30% dichiara che comprerebbe volentieri se potesse permettersi la spesa.

Il richiamo all’evocatività dell’immagine e alle sensazioni che questa è in grado di provocare nell’acquirente costituisce un'arma competitiva fondamentale per emergere nel volubile mondo della moda, dove tendenze e stili mutano con estrema rapidità. I valori rappresentati dai due marchi rappresentano invece un punto fermo, superando differenze di età e cultura avvicinando i consumatori di tutto il mondo.

I motivi del successo di Armani e Gucci, secondo Frank Martell, Presidente e CEO di ACNielsen Europa, sono legati alla capacità dei due marchi di proporre un’immagine forte e apprezzata, andando quindi oltre l’essere una semplice griffe di moda. Indipendentemente dalla localizzazione geografica molti consumatori quando comprano un prodotto Armani o Gucci sono condizionati (o meglio ispirati) dall’immagine e dal forte appeal globale che questi brand posseggono.

Armani in particolare sembra proporre un vero e proprio stile di vita, differenziando la propria linea di offerta fino a comprendere la ristorazione, l’arredamento e gli alimentari. Oltre a costituire un’utile strategia in termini di business in questo modo lo stilista esercita un forte fascino sul proprio pubblico, proponendo uno stile di vita raffinato e contemporaneo in grado di fidelizzare un consumatore sempre più esigente e difficile da conquistare.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Jacopo Gonzales (del 02/03/2006 @ 12:44:28, in Segnalazioni, linkato 2072 volte)

Blogging4Business

Stamattina ho pubblicato un post in merito a Blogging4Business, evento che si terrà il prossimo 4 aprile a Londra e che sarà totalmente concentrato sul mondo dei corporate e business blog. Per cui se vi troverete da quelle parti, fateci un salto. L'evento si terrà presso l'hotel Marriott.

Come piccola anticipazione posso dirvi che verranno toccati temi come podcast, video podcast, rapporto tra blog e media, e molti altri ancora.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Eli (del 02/03/2006 @ 19:03:42, in Blog, linkato 9409 volte)
Tra le numerose aziende che decidono di cimentarsi in un blog possiamo contare anche Dior, che ha recentemente lanciato Plastique De Reve , uno spazio monotematico dedicato principalmente ai profumi ma più in generale a tutti i prodotti griffati Dior.

La gestione è dedicata ad un’agenzia esterna (Je suis unique), mentre 12 bloggers hanno il compito di recensire, in francese, i prodotti di volta in volta presentati. Inaugurato poche settimane fa ha collezionato oltre 220 commenti in una sola settimana, anche se, come qualche addetto ai lavori ha avuto occasione di rilevare, provengono in buona parte dagli stessi indirizzi IP.



Via adverblog
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Max Da Via' (del 03/03/2006 @ 06:53:37, in Marketing, linkato 16756 volte)
Heineken, multinazionale olandese leader nel settore della birra, continua a macinare utili, con un incremento nello scorso anno del 19% a 761 milioni di Euro. Anche le vendite hanno segnato un deciso miglioramento, aumentando del 7,3% per un totale di 10,8 miliardi di Euro.

L’introduzione nel mercato di nuovi prodotti, in particolare delle birre Premium Light nel mercato americano, insieme ad una grande attenzione agli aspetti legati al marketing, hanno consentito ad Heineken di archiviare un eccellente 2005. Terzo produttore europeo, il noto marchio è riuscito anche a ridurre sensibilmente i costi operativi e questo spiega il sensibile incremento di utili.

Heineken vanta inoltre il primato di birra più esportata al mondo: è presente in oltre 170 Paesi e con i suoi 105 milioni di ettolitri è uno dei primi produttori mondiali anche in termini di volumi.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Eli (del 04/03/2006 @ 16:39:30, in Marketing, linkato 6412 volte)
In previsione degli imminenti Mondiali in Germania Adidas ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria multicanale (televisione e web). Alcuni giocatori che militano nelle principali nazionali di calcio hanno poche ore a disposizione per trovare dieci giocatori per un loro team, con il quale dovranno sfidare la squadra messa in piedi da un campione rivale.

Nei divertenti video presentati all’interno del sito sono messi a disposizione i divertenti retroscena del reclutamento.



Via Advertising/Design Goodness

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Jacopo Gonzales (del 05/03/2006 @ 15:13:13, in Internet, linkato 2482 volte)

Non capita tutti i giorni di vedere Seth Godin al Googleplex per una conferenza.

Il video non è certo breve, ma vale tutto sommato l'ascolto.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Matteo B. (del 06/03/2006 @ 06:24:32, in Internet, linkato 2877 volte)
Degli ormai famosi RSS abbiamo già parlato in qualche occasione. L’acronimo, che significa Really Simple Syndacation, si riferisce ad una modalità per distribuire informazioni su internet. Il formato alternativo, denominato Atom, ha funzionalità simili e consente anch’esso di gestire questi particolari contenuti informativi attraverso appositi strumenti, denominati aggregator o feeder.

RSS e Atom (chiamati anche feed), più complicati da spiegare che da utilizzare, stanno rivoluzionando la gestione delle informazioni sul web, consentendo ad esempio ai navigatori di importare numerosi contenuti nella propria homepage così come in altri siti e community, favorendo una sorta di effetto virale.

Numerosi portali, tra i quali Netvibes e My Yahoo, offrono la possibilità di crearsi delle pagine personalizzate utilizzando i feed dei siti di proprio interesse. In questo modo il navigatore non ha più la necessità di aprire numerose pagine per seguire gli aggiornamenti dei propri siti preferiti, ma grazie ad un’home page personalizzata può comodamente controllare il tutto utilizzando un unico punto di accesso, ricevendo le informazioni di proprio interesse con pochi click.

Il crescente affermarsi di questi strumenti evidenzia secondo molti una variazione importante nelle modalità di fare marketing on-line, con il passaggio da strategie opt-in e messaggi email più o meno schedulati all’effettiva gestione di contenuti a valore aggiunto: i consumatori desiderano accedere a determinati contenuti nei tempi e modi da loro preferiti.

La prima conseguenza è evidentemente la volontà di controllare quando ricevere i contenuti e le aziende più attente alle evoluzioni del web si sono già attivate in questo senso, offrendo numerose alternative tra le quali scegliere.

Feed relativi a news, shopping e blog, così come i più recenti audiopodcasts (strumenti simili ma in formato audio) sono solo alcuni degli strumenti messi a disposizione, mentre anche i principali motori di ricerca, Google e Yahoo in testa, consentono la ricerca dei feed e la loro gestione in maniera immediata.

In alternativa i già citati aggregator consentono di gestire numerosi feed attraverso un’unica interfaccia sia attraverso appositi software che integrandosi nei browser, al punto che la stessa Microsoft sta valutando la possibilità di introdurre uno specifico aggregatore nella prossima release del popolare Explorer.

Un aspetto da considerare è legato comunque all’ancora limitato numero di navigatori in grado di utilizzare questi feed. Il motivo principale deriva dal fatto che, nonostante la relativa facilità di gestione, da molti sono visti come un ulteriore elemento di complicazione e quindi non sfruttati. Solo il 5% dei navigatori infatti, secondo le stime recenti si avvale quotidianamente di questi strumenti.

Ma perché allora se ne parla tanto? Forse perché indicano quella che potrebbe essere una tendenza del prossimo futuro. Molti utenti sono letteralmente sommersi dall’elevato numero di email ricevute, al punto da avere difficoltà anche solo a leggere i messaggi di lavoro, figuriamoci quindi quanto tempo potrebbero dedicare alla valutazione dell’offerta del giorno di qualche negozio on-line.

Rendere le informazioni disponibili nelle modalità richieste dagli utenti, invece di pretendere che siano questi ultimi ad adattarsi alle scelte dell’azienda, rappresenta una svolta nelle modalità di comunicazione, che può portare evidenti benefici in termini di attenzione al messaggio inviato ma anche di fidelizzazione.

Un altro aspetto interessante legato all’uso dei feed è legato al fatto che anch’essi, come le email, consentono un tracking delle iniziative, sia per quanto riguarda il numero di navigatori che sottoscrivono il feed sia grazie alla possibilità di inserire dei codici di tracking all’interno dei feed stessi. Le analisi effettuate in molti casi sono ancora nelle fasi iniziali, ma c’è da scommettere che con la crescente diffusione del loro utilizzo e i miglioramenti nella tecnologia in breve tempo sarà possibile effettuare analisi e statistiche approfondite.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Max Da Via' (del 07/03/2006 @ 06:48:04, in Marketing, linkato 3934 volte)

La liberalizzazione del mercato delle directory telefoniche (con la sospensione del servizio 12 di Telecom) ha suscitato immediati entusiasmi nei mesi scorsi, attirando cospicui investimenti da parte dei vari operatori che lottavano spalla a spalla per affermarsi in un mercato in apparenza molto promettente.

Le valutazioni sul potenziale del settore sono però al ribasso: se nel 2004 il valore complessivo era stimato aggirarsi attorno ai 300 milioni di Euro valutazioni più recenti parlano di un mercato che non supera i 180-200 milioni di Euro, con un calo del 30-40% rispetto al dato inziale.

La situazione si complica ulteriormente se si considerano i forti investimenti pubblicitari che sono stati messi in campo dalle compagnie interessate, che sono arrivate a spendere nei primi mesi del 2005 una cifra totale di 48 milioni di Euro, pari al 10% della spesa complessiva del settore delle telecomunicazioni.

Tra le aziende che hanno sofferto maggiormente di questa situazione spicca il Numero Italia che, con i due platinati gemelli 892892 ha investito pesantemente nella comunicazione, riuscendo alla fine a spuntare una quota di mercato che alcuni analisti valutano attorno all’8-10% del mercato.

Tra le cause che hanno determinato lo sgonfiamento di questa bolla un ruolo di primo piano spetta alle campagne di informazione portate avanti dalle varie associazioni dei consumatori nel corso degli ultimi mesi, che hanno messo in guardia gli utenti sui costi di questi servizi. Anche l’introduzione di tariffe flat più trasparenti (inaugurate dal contestato 892892) non ha portato per ora sostanziali benefici agli operatori interessati.

Eppure secondo Seat Pagine Gialle, leader di mercato del settore con il servizio 892424, i costi non sono sostanzialmente diversi da quanto avveniva in passato, se è vero che un’informazione richiesta al 12 prima dello scorso ottobre aveva un prezzo fisso di 2,08 che è più di quanto si paga oggi.

Un altro ostacolo per gli operatori è rappresentato dai salati costi di interconnessione pagati alle compagnie telefoniche utilizzate dall’utente per accedere al servizio, che possono arrivare a raggiungere il 50% del prezzo finale di vendita al pubblico, senza contare che alcune di queste compagnie offrono a loro volta servizi di directory concorrenti. La situazione è ulteriormente complicata nel caso della telefonia mobile. Nel caso della telefonia fissa c’è infatti una regolamentazione di base per garantire una maggiore trasparenza sul listino di interconnessione, nel settore della telefonia mobile la normativa italiana non ha ancora previsto obblighi particolari, con il risultato che gli operatori praticano le tariffe che vogliono.

La concomitanza di queste barriere ha reso il mercato improvvisamente meno attraente, bruciando almeno in parte gli ingenti investimenti effettuati dalle varie compagnie, che ora si trovano a fronteggiare una situazione decisamente più impegnativa in termini di crescita. Del resto basta pensare all’onnipresenza mediatica che ha caratterizzato molte di queste aziende nei mesi scorsi per rendersi conto di come il mercato delle directory abbia creato numerose illusioni che hanno portato ad una proliferazione dell’offerta sia in termini di presenza che di spesa pubblicitaria.

Riusciranno queste compagnie ad affrontare con successo la contrazione del mercato? Sicuramente sarà necessario razionalizzare i futuri investimenti in comunicazione, ma potrebbe essere utile anche una maggiore differenziazione del business, allargando eventualmente il campo di azione anche ad altri settori, come l’industriale o il VoIP sull’esempio di quanto fatto in Inghilterra dal leader di mercato INFONXX.

Via Economy

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Jacopo Gonzales (del 07/03/2006 @ 10:11:36, in Marketing non convenzionale, linkato 3750 volte)

Per il lancio del nuovo sito axefantasy.com si è scelto di adottare questa guerrilla campaign all'interno degli internet point. Brillante idea di Lowe Dubai. [di Andrea Signori]

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4
Ci sono 568 persone collegate

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Advertising (109)
Aziende (142)
Blog (11)
Brand (39)
Comarketing (2)
Comunicazione (9)
dBlog (1)
Digitale (36)
eCommerce (45)
Grande Distribuzione (7)
Internet (550)
Marketing (305)
Marketing Ambientale (3)
Marketing non convenzionale (62)
Media (102)
Mercati (84)
Mobile (210)
Permission Marketing (1)
Prodotti (95)
Pubblicità (32)
Pubblicità (88)
Retail (12)
Segnalazioni (45)
Social Networks (379)
Startup (1)
Strategie (59)
Tecnologie (77)
Trade Marketing (1)
Viral Marketing (40)
Web 3.0 (5)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
Automobili (2)
Bianco e nero (1)
Comarketing (1)
Home (4)
Internet (4)
Prodotti (5)
Pubblicità (5)

Le fotografie più cliccate


Titolo

< /p>


Subscribe to my feed


Google
Reader or Homepage

Add to netvibes



Creative Commons License




29/03/2024 @ 13:05:32
script eseguito in 994 ms