Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
In occasione del Marke-teen 2008 che si è svolto a Milano, la community per teenager Habbo ha presentato i risultati della sua indagine "Global Habbo Youth Survey 2008". Habbo è un ambiente virtuale di gioco on-line destinato ai più giovani; nato in Finlandia, da noi è arrivato più di tre anni fa ed è gestito da Sulake Italia.
Il sondaggio ha coinvolto 31 paesi del mondo con 58,486 ragazzi europei, americani, canadesi, russi, giapponesi e australiani. Dalla ricerca è emerso che i teenager di tutto il mondo preferiscono le stesse marche e hanno le stesse abitudini, grazie alla globalizzazione.
La bevanda preferita in assoluto è la Coca-Cola, mentre il fast food più frequentato è McDonald's. Tra i marchi di abbigliamento la fa da padrone la Nike, che conquista il primato anche tra le calzature. I ragazzi di oggi prediligono i cellulari Nokia e Sony Ericsson, amano utilizzare gli sms per comunicare, mentre su internet frequentano principalmente YouTube e MSN Messenger. I gusti si differenziano invece in aree geografiche per quanto riguarda la musica, i personaggi vip e i programmi televisivi: nel mondo, i teenager ascoltano in particolare le canzoni dei Linkin Park e dei Tokio Hotel, sono fans di Johnny Deep e Zac Efron e seguono in tv soprattutto i Simpsons.
La stessa indagine è stata svolta anche per l'Italia: i ragazzi del nostro paese bevono soprattutto Coca-Cola, seguita da Fanta e Pepsi Cola. Il fastfood che preferiscono è sempre McDonald's, seguito da Spizzico e Burger King. In prima posizione nell'abbigliamento c'è Nike, che precede Dolce & Gabbana e Armani. Sempre Nike è in prima posizione per le scarpe, seguita da Converse e Adidas. La marca preferita di cellulare è Nokia, che precede Motorola e Samsung. Per quanto riguarda internet, i teenager italiani frequentano soprattutto YouTube, Google e MSN. Le band musicali preferite sono Linkin Park, Tokio Hotel e Finley, mentre i personaggi più amati sono Zac Efron, Brad Pitt e Alessandro Del Piero.
Via Quo Media
Internet è sempre più presente nella vita degli italiani: nel 2008 si registrano oltre otto milioni di utenti attivi in rete, tra internauti, blogger e membri di social network.
A concentrarsi sull'uso dei social network ha pensato Feltrinelli.it, che ha confrontato i dati ufficiali di Nielsen, Forrester e Simmaco con quelli presenti nel proprio database. Ne è emerso che su 24,3 milioni di navigatori, pari al 41% della popolazione, 3,4 milioni hanno un blog in Splinder o Blogger e che 4,7 milioni sono membri di un social network.
Ciò significa che circa un terzo di coloro che si connettono a internet utilizza i social network; il 59% è costituito da uomini, mentre il 41% da donne. Anche se in agosto è avvenuto il clamoroso sorpasso di Facebook ai danni di MySpace, gli italiani continuano a preferire il sito di proprietà di News Corp, che concentra al suo interno il 59,5% di iscritti. Segue il Faccialibro con il 19,5% e Linkedln con il 7,7%. FlirckR, Anobii e Badoo insieme totalizzano il 13,3% dei membri.
Il boom dei social network ha colpito anche la pornografia, che ha perso il 10% degli interessati rispetto a dieci anni fa, come sostiene Bill Tancer nel suo libro "Click: What Millions of People are Doing Online and Why It Matters".
Il web 2.0, che consiste in tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra sito e utente, è un fenomeno che in Italia interessa per lo più la fascia di età compresa tra i 18 e i 44 anni.
Considerata la grande affluenza di pubblico su social network e blog, laFeltrinelli.it ha creato un nuovo strumento per lo scambio di informazioni. Si chiama Lo Scaffale ed è una libreria virtuale che raccoglie e presenta i libri, i cd e i dvd preferiti da ciascun blogger. Il direttore del canale online Feltrinelli.it ha dichiarato: "Da un punto di vista sociologico il web 2.0 rappresenta una possibilità di interazione sociale e di scambio attraverso strumenti e servizi diversi e facilità di costituzione di reti sociali".
Via Quo Media
Nel mondo è in corso una rivoluzione pacifica trainata dalle economie a più rapido sviluppo. Le barriere al commercio globale non sono mai state così basse e la comunicazione così semplice, un fenomeno che sta portando con sé riforme politiche, trasparenza culturale, progresso sociale, oltre a un'ondata di creazione di ricchezza. Cosa sta trainando questo progresso? L'internet, naturalmente. Ma se scaviamo sotto l'apparenza vediamo che è anche attribuibile a un massiccio spostamento verso la libertà tecnologica, soprattutto per quanto riguarda i mercati emergenti. La parola "free" ha diversi significati. Nell'ambito della tecnologia rappresenta una filosofia che respinge i vincoli proprietari, di solito esportati dai colossi dei Paesi sviluppati. Il "free" comprende la collaborazione, l'apertura e gli standard, questi ultimi senza royalty o rischi di dispute sui brevetti. Una volta dominate dai superfanatici e dagli idealisti, queste comunità tecnologiche libere e aperte hanno preso piede ovunque e oggi finiscono per avere un impatto diretto sulle tecnologie utilizzate per scrivere e archiviare leggi e regolamenti, per filmare e distribuire notizie e spettacoli e perfino per la gestione delle gare per i maggiori enti pubblici. Non si tratta più di attivisti studenti che promuovono la libertà tecnologica, ma sono i Governi in tutto il mondo che delineano il futuro dei loro sistemi politici, l'evoluzione dei mercati dei media e la loro stessa capacità nel costruire ricchezza per i loro cittadini all'interno della rete globale. Hanno compreso che il loro progresso si basa sulla loro volontà e capacità di prendere una posizione sugli standard tecnologici e sul software open source. Gli analisti di Gartner stimano che entro il 2012 il 90% delle aziende a livello globale utilizzeranno software open source. Se si guarda al mondo in via di sviluppo, mi sembra che l'uso di questo software sia già oggi onnipresente: aziende in India, Cina, Europa dell'Est, America centrale e del sud stanno usando in misura massiccia software open source per creare enormi ricchezze. Ma non è solo un trend a livello di aziende. Prendiamo per esempio Luiz Ignacio da Silva. Intenzionato a colmare il presunto gap tecnologico tra il Brasile e i Paesi più ricchi, il suo Governo si è messo alla testa di un movimento nazionale per la promozione degli standard aperti, insieme al software libero e open source. Il risultato è che la grandissima maggioranza delle aziende brasiliane, oltre il 70%, usa oggi software open source, l'industria nazionale del software si è consolidata e decine di milioni di brasiliani hanno iniziato a beneficiare della rete, aprendo nuovi mercati e conti bancari online, creando business su internet ed entrando nel processo politico ed elettorale, spesso per la prima volta. Ci sono più di un milione di sviluppatori di software solo in Cina e in India, molti dei quali non possono permettersi diritti di licenza punitivi, e che quindi si rivolgono a software open source, che vanno sotto il nome di MySQL, Ubuntu Linux, OpenSolaris, Java o OpenOffice.org. Con questi prodotti e con le loro capacità il mercato globale si apre al loro lavoro, e anche ai business che possono creare potenziando le stesse tecnologie di Sun Microsystems, Google e Amazon. Per dare un'idea delle grandezze coinvolte, OpenOffice.org è la suite per ufficio libera utilizzata da oltre cento milioni di persone in tutto il mondo, con maggior concentrazione tra i Paesi in via di sviluppo. Molti Governi in tutto il mondo, tra cui il Sudafrica, l'India e la Malaysia, oggi adottano i formati aperti alla base di OpenOffice (noti come Open Document Format od Odf) che contribuiscono a una riduzione dei costi e che garantiscono un accesso paritario a tutti i cittadini a materiali importanti per i prossimi anni. Ma chi mai potrà basare il proprio business o la propria economia sull'open source? Con internet che arriva ovunque l'open source sta diventando il fondamento dei business model più sofisticati (e redditizi) del mondo. Dalla ricerca libera (Baidu) al free social network (Xiaonei o Minglebox), dall'informazione (Ft.com e Sina.com) al free software (Sun Microsystems), il "free and open" è una strada a doppio senso. Ci sarà pure una ragione se apprezziamo le parole libero e aperto quando le accompagniamo con la parola "mercato". I maggiori mercati del mondo stanno emergendo davanti ai nostri occhi – potenziando le tecnologie libere e aperte – trainati da quelli con meno da spendere e più da guadagnare dall'espansione globale. E a questo scopo il prossimo fine settimana è l'International Software Freedom Day, che vuole rappresentare non solo gli ideali di libertà e apertura, ma anche gli obiettivi delle economie mondiali. Sia che siate manager, sviluppatori, professori, studenti, consumatori o leader politici, internet vi permette di partecipare direttamente alle crescenti opportunità economiche, rendendo più veloce il progresso sociale e migliorando l'efficienza del mercato. Le opportunità sono ovunque. Basta unirsi!
di Jonathan Schwartz su ILSOLE24ORE.COM
Mentre Microsoft taglia i prezzi della Xbox 360 in Giappone, Europa e Stati Uniti per aumentare le vendite, Sony non resta a guardare e lancia a livello mondiale Life with PlayStation per PlayStation3. Si tratta di un nuovo servizio che offre agli utenti una nuova visuale per accedere a notizie e informazioni da tutto il mondo.
Come contenuto iniziale Life with PlayStation disporrà di un canale live che offrirà gratuitamente, attraverso il network di PS3, immagini del cielo (fornito dalla University of Wisconsin-Madison Space Science and Engineering Center), informazioni sul meteo (fornite da The Weather Channel), notiziari flash (forniti da Google News), e immagini in diretta (parzialmente fornite da The Earth Television Network) da circa 60 città di tutto il mondo.
Inoltre, in aggiunta al Live Channel, sarà possibile avere canali su tematiche diverse in continuo sviluppo.
Via Quo Media
eBay, il sito di aste online più gettonato della rete, non conosce più confini anche nel nostro paese. Secondo una ricerca del sito stesso, sono più di 20.000 i negozi online nel nostro paese registrati su eBay. Il dato più interessante che emerge dall'analisi riguarda il genere di oggetti venduti: non esiste quel predominio della tecnologia che ha caratterizzato il primo periodo di eBay sulla rete di casa nostra.
Tra le categorie più richieste nei negozi e-Bay spiccano senza dubbio i prodotti eno-gastronomici, venduti soprattutto dall'Umbria, dalle Marche, dove vini dolci e da dessert vanno a ruba, e in Emilia, che da sola assorbe il 71% dei vini rossi venduti in tutta Italia. In Val d'Aosta, Puglia e Friuli gli affari si fanno invece con la musica. In Friuli molti negozi vendono stock di strumenti musicali, mentre i valdostani si concentrano sulla vendita di armoniche a bocca: i pugliesi spiccano invece per i dispositivi audio portatili, come i-pod e lettori mp3, vendendo online il 44% dei congegni elettronici d'Italia.
A conferma della passione degli italiani per il collezionismo, i negozi che vendono francobolli, monete e banconote da collezione sono molto attivi su eBay. Veneto, Calabria e Campania fungono da traino nel settore. Il 45% delle banconote straniere vendute in Italia arriva proprio dalla Campania. I venditori di libri antichi, invece, si concentrano soprattutto in Abruzzo. Chi è interessato ad acquistare su eBay prodotti per l'infanzia e premaman, trovera' maggiore offerta tra i negozi molisani, in cui si vendono soprattutto passeggini e seggiolini; ma anche in Sardegna, forte soprattutto per la vendita di abbigliamento per le mamme in attesa, e in Trentino, che è la regione in Italia che vende piu' di tutte scarpe da bambina.
I giocattoli online sono invece il punto 'forte' della Sicilia e della Liguria. Con una curiosità: tra quelli più venduti ci sono gli intramontabili aquiloni, biglie e yo-yo. Il Lazio è invece la regione degli uffici: qui infatti viene venduto il 45% degli articoli legati al settore.
I toscani preferiscono usare il web per vendere i negozi stessi: in questa regione infatti si cedono, attraverso eBay, il 33% delle attività commerciali che si vendono in tutta Italia. I piemontesi si sono rivelati forti venditori di prodotti di bellezza e per la cura del viso. Sono probabilmente esteti anche i lucani e i lombardi, che impazziscono per i gioielli: ma mentre in Basilicata il business si concentra sul commercio di quelli d'acciaio, la Lombardia, che detiene il podio di regione con più negozi attivi online (circa 3.000), vende il 57% delle fedi nuziali che si vendono in tutta Italia.
Leonardo Costa, Responsabile Area Venditori eBay.it, afferma che "questi dati confermano che in Italia il mercato della vendita online è ricco e variegato". Sono infatti sempre di piu' i venditori italiani che comprendono l'opportunita' di avere un proprio negozio online, per poter godere dell'immensa vetrina virtuale che soltanto il web puo' offrire. E' pensando a loro che l'associazione qualche mese fa ha lanciato un nuovo concetto di negozio, che permettera' agli italiani di dimostrare ancora meglio la loro capacita' di creare aziende di successo. Ma, come sottolinea Costa,"questa volta attraverso eBay."
Via Quo Media
Ah, la potenza di Internet, che permette di ribaltare modelli e paradigmi per sostituirli con di più belli e più nuovi.
Ad esempio, pensate ancora a comprare i test di gravidanza uno alla volta, in farmacia?
Si comprano on line, a pacchi da dieci - cosi' se siete di quelli che amano il rischio e l'avventura per un annetto siete riforniti...
(non so voi ma io qualche problemino a comprare dei pregnancy test "Made in China" venduti a circa un Euro la decina me lo farei venire... adesso poi che ci sono dei bellissimi prodotti digitali che finalmente si capisce quel che intendono significare...)
Ma secondo voi, qual'è il pensiero di marketing soggiacente all'idea di offrire un Volume Deal su questo prodotto?
(La mia teoria: dato che non è pensabile venderli uno alla volta a 2 centesimi di dollaro, si fa un bundle per raggiungere uno scontrino minimamente sensato - poi la gente ne compra 10 e ne butta sicuramente via 8...)
Ad agosto le vendite di videogiochi negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, secondo i dati diffusi dalla società di ricerche Npd.
Giochi, hardware e accessori hanno fatto incassare 1,08 miliardi di dollari, circa 862 milioni di euro, con una crescita singola del software del 13%, e un aumento dell'hardware del 3%.
Nonostante la crisi economia che immobilizza molti settori, l'industria dei videogame è stata capace di reagire alle difficoltà del mercato, grazie al lancio di una serie di titoli di successo. Il risultato è ottimo e incoraggiante; ma se lo si analizza in senso assoluto, questa è la prima crescita inferiore ai dieci punti da oltre due anni.
L'analista di Npd, Anita Frazier, prevede che l'aumento delle vendite di hardware continuerà, soprattutto dopo la decisione di Microsoft di tagliare di 50 dollari il prezzo della Xbox 360 Arcade; il provvedimento del colosso informatico ha toccato, oltre agli Stati Uniti, anche il Giappone.
Ad agosto la Xbox ha venduto più della PlayStation 3 di Sony, anche se è stata battuta della Wii di Nintendo, che ha totalizzato da sola più vendite che le due altre console insieme.
Per quanto riguarda giochi, il più venduto è stato Madden Nlf 09 di Electronic Arts, popolare titolo di football americano.
Via Quo Media
Poche settimane fa lo storico sorpasso ai danni di MySpace, a conquistare il titolo di social network più gettonato, e tra pochi giorni un restyling totale che cambierà totalmente volto a Facebook. Il social network più usato al mondo cambierà layout e dal 27 settembre passerà ufficialmente alla nuova versione. I ribelli di Facebook si sono già fatti sentire, ottenendo una proroga al debutto; eppure il cambiamento ci sarà.
A molti la nuova grafica, che si può vedere dal proprio profilo, non piace. I contrari si sono organizzati con il gruppo "Against the new Facebook", con conta più 183 mila membri e anche il nostro paese ha deciso di far sentire la propria voce con il gruppo Quelli che odiano la nuova versione di Facebook, che definisce la versione beta disordinata, confusa e complicata.
La protesta non si ferma qui: verrà inviata una lettera a Mark Zuckenberg, fondatore del popolarissimo social network di Palo Alto, in cui si chiederà di avere l'opportunità di tenere la vecchia versione. Secondo il blog della società americana, 30 milioni di utenti hanno già scelto la nuova versione; ma per Mashable.com altrettanti hanno deciso di restare alla vecchia. C'è poi da sottolineare che il 35% degli oltre 100 milioni di utenti Facebook, non ha mai cliccato sul nuovo design, ignorandone completamente le caratteristiche.
Facebook è nato da un gruppo di studenti di Harvard che volevano condividere esperienze, ma ora è diventato una vera community. Ormai è un must avere la propria pagina, tanto che a giugno Facebook ha superato MySpace, con 132 milioni di visitatori contro i 117,5 milioni della rete sociale creata da Tom Anderson e Chris DeWolfe. Su base annua i dati sono ancora più impressionanti: 153% per Facebook, contro il 3% di MySpace.
Le novità sono molte: una originale barra dei menù e la possibilità di scattare foto e girare video con la propria webcam e poi aggiungerli alla propria pagina o postarli sul muro degli amici. Inoltre, l'utente potrà gestire in modo più semplice e diretto il proprio rapporto con i contatti, grazie a un maggior numero di applicazione web interattive, basate su web Ajax. Ci sarà poi una nuova funzione detta live feed, che propone un flusso di informazioni sui propri contatti, aggiornato in tempo reale, come avviene peraltro già in altri social network quali FriendFeed o Twitter.
Via Quo Media
Apple martedì svelerà inediti player. L'obiettivo è il rilancio di un mercato ormai saturo. sulla Rete si ipotizza anche un iPhone economico
Ipod, attesa per il lancio dei nuovi modelli Almeno c'è una data: il 9 settembre prossimo. In questo giorno, Apple presenterà i nuovi iPod, ma solo questa informazione pare essere affidabile. Almeno finora, perché per scoprire quali saranno gli attributi dei nuovi attesi player audio bisogna attendere il meeting al Yerba Buoena Center for the Performing Arts a San Franciso. In questa sede, Steve Jobs annuncerà la nuova gamma di lettori multimediali: l'invito distribuito dall'azienda di Cupertino ha lo slogan "Let's Rock". Tuttavia, niente è ancora definitivo. Il gossip che tradizionalmente accompagna i lanci di Apple si è infervorato non appena è apparso il volantino di Apple. Dunque, non è certo che al 100 per cento saranno annunciati i nuovi iPod, ma è ragionevole supporre che saranno questi apparecchi i protagonisti del nuovo "show" di Jobs. Gli indizi ci sono tutti: non ultimo il fatto che, per tradizione, proprio a settembre l'azienda della Mela morsicata negli scorsi anni ha presentato i nuovi modelli dei player. Sempre stando alle voci che circolano in Rete, a essere ringiovaniti saranno gli iPod nano, accompagnati da un aggiustamento, quantomeno in termini di prezzo, della gamma Touch, che ha l'interfaccia e il design nientemeno che dell'iPhone. Addirittura qualcuno si spinge a ipotizzare uno smartphone in versione "light", oltre all'atteso firmware 2.1 destinato ai modelli attualmente in commercio. Sempre secondo i bene informati, dovrebbe essere pubblicata anche la versione 8 di iTunes. Voci, come si diceva, che però celano una reale necessità di dare una rinfrescata al reparto multimediale di Apple. Gli iPod non se la passano molto bene: il comparto dei player Mp3 non ha più vendite paragonabili a quelle degli anni scorsi. E' un mercato che si sta saturando, come dimostra il fatturato del terzo trimestre fiscale di quest'anno: 11 milioni di unità vendute, il 12% in più rispetto allo stesso periodo del 2007. Ma ben lungi dalle crescite anno su anno del 2006, che avevano incrementi superiori al 20%.
di Luca Figini su ILSOLE24ORE.COM
Fastweb lancia il servizio mobile e rivoluziona la gamma delle sue offerte per renderle ancora più complete. Da oggi alle tre vecchie offerte, ParlaCasa, NavigaCasa e FastwebTV, si aggiungono i piani Ovunque e Mobile per parlare e navigare anche fuori casa. Chi sottoscriverà una della nuove proposte, sia in versione ricaricabile sia in versione abbonamento, godrà di un significativo sconto promozionale. Con la gamma Ovunque, i clienti Fastweb potranno usufruire di un servizio che integra la telefonia mobile con quella fissa e con internet, a partire da 22,90 euro al mese. Le proposte Mobile si dividono in quelle dedicate alle chiamate e quelle concentrate sulla navigazione internet, con prezzi compresi tra i 20 e i 25 euro mensili.
Via Quo Media
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