Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
L'accordo, annunciato una settimana fa, fra Nokia e Universal Music Group per rendere disponibile in modo gratuito il download di brani musicali (per 12 mesi) ai consumatori che acquisteranno selezionati modelli di cellulare del produttore finlandese "rischia" di cambiare drasticamente le dinamiche del mercato della musica digitale. Il perché è intuibile: un'offerta di musica illimitata contrapposta al classico modello del "pay-per-track" (e cioè del pagare per ogni traccia musicale scaricata) e con impegnati due colossi come Nokia e Universal, può avere un impatto sostanziale sull'evoluzione della domanda. E far cambiare in corsa le strategie di molti operatori dell'entertainment digitale.
Wells (Universal): la musica si paga con il dispositivo La sostanziale novità che porta in dote "Nokia Comes With Music", questo il nome dell'iniziativa, è quella di concedere agli utenti la possibilità di conservare per sempre i brani scaricati nel periodo di "promozione"; il che significa per certi versi tornare all'antico, ai tempi di Napster prima maniera, quando per molti "smanettoni" scattò la corsa al download non stop. Rob Wells, Senior Vice President per le attività digitali di Universal, ha invece precisato il senso dell'alleanza con Nokia anticipando ciò che succederà nell'immediato futuro. "Comes With Music – ha detto il manager in un'intervista all'agenzia Reuters - è un passo in avanti nella direzione in cui noi crediamo andrà il business nei prossimi due o tre anni. Ci stiamo muovendo verso un mondo di accessi "always on" e i consumatori avranno accesso a tutta la musica possibile pagando il prezzo del dispositivo, o quello del servizio o quella della connettività a banda larga". Basta quindi con il pagare à la carte la singola canzone o il singolo album: sui telefonini la musica si compra come "add on" di un pacchetto omnicomprensivo e d'ora in poi il binomio terminale-servizio (musicale) verrà inteso dai consumatori come un tutt'uno. Esattamente come i clienti di Apple vedono l'iPod e lo store on line iTunes. Oggi Nokia vende milioni e milioni di telefonini con avanzate capacità musicali ma solo una porzione limitata di utenti li utilizza per ascoltare canzoni scaricate legalmente sull'apparecchio tramite apposito servizio ed è questa, di fatto, la sostanziale inversione di tendenza che vuole imporre al mercato il colosso scandinavo, anche per ridimensionare sul nascere la popolarità dell'iPhone in Europa. In Universal, inoltre, si mostrano confidenti del fatto che i consumatori non "abuseranno del servizio. "Non credo – ha detto al proposito ancora Wells – che ogni utente di un nuovo cellulare Nokia scaricherà tutte le canzoni che potrà scaricare e utilizzerà il terminale per ascoltare qualsiasi tipo di musica". Regalare la musica digitale spingerà gli utenti a renderla un fenomeno realmente di massa? Molti analisti ne sembrano convinti sulla base di questa riflessione: per molti consumatori l'alternativa al comprare musica dai negozi musicali è quella di scaricarla fra tra reti libere illegali, dove le etichette discografiche non ottengono nulla. Ecco perché per le Universal della situazione è meglio scendere a certi compromessi (comunque remunerativi e nel caso dell'accordo con Nokia espresso sotto forma di forfait fisso più una percentuale sulle vendite dei cellulari che dispongono del servizio) piuttosto che rinunciare gioco forza a possibili guadagni. Ed ecco spiegato anche perché la stessa Universal ha annunciato proprio ieri un accordo con il sito di social networking Imeem per offrire a quest'ultimo la possibilità di accedere al catalogo della casa discografica per arricchire di brani musicali e video in formato digitale l'offerta di contenuti streaming rivolta ai membri della community.
Nokia chiama, Vodafone risponde Come reagiranno gli utenti mobili a tale sollecitazione nel breve termine è difficile da ipotizzare ma certo è che l'azione decisa da Nokia a braccetto con Universal - che da parte propria sta cercando (come tutte le altre grandi case discografiche del resto) una strada maestra per sopperire alle vendite in ribasso dei classci Cd – non solo mette nel mirino la supremazia di Apple nella musica digitale ma sferra anche un deciso assalto al movimento del peer-to-peer. Ed è altrettanto certo che la società finlandese è scesa in campo aprendo il primo negozio di brani musicali a fine agosto ed è convinta di aprirne altri nei mesi a venire per portare dalla sua parte i milioni di consumatori che oggi si servono dei suoi terminali. Sottraendoli ad Apple e facendo della musica sui cellulari il centro strategico dei propri interessi nell'ambito dei servizi Internet. Se Universal farà da pioniere della nuova frontiera musicale re per ciò che riguarda le major discografiche anche gli operatori di rete mobile vogliono lecitamente dire la propria. Vodafone, per esempio, ha scommesso in Inghilterra su un servizio illimitato di "mobile music" - MusicStation, che costa 52 euro al mese e permette di condividere i brani scaricati con altri utenti - sfruttando gli accordi con il provider britannico Omnifone. Forte degli accordi stipulati con le maggiori case discografiche mondiali e con alcune etichette indipendenti il sodalizio punta a rendere i suoi servizi accessibili a 100 milioni di consumatori nel mondo entro giugno 2008. La musica sui cellulari, del resto, è un boccone quanto mai appetibile e stando alla società di ricerche Understanding & Solutions rappresenta al momento circa il 13% del valore mondiale della vendita di musica registrata. Un mercato, in soldoni, che continuerà a crescere per arrivare nel 2011 a valere circa 11 miliardi di dollari a livello globale. Logico che faccia gola a tutti.
Gianni Rusconi su Il SOle 24Ore.com
Tiscali ha lanciato ieri in Italia la propria iptv, la televisione che viaggia su rete ip e arriva direttamente sul televisore di casa. Tiscali Tv sarà inizialmente disponibile nelle città di Roma, Milano e Cagliari.
"Il servizio - ha spiegato l’ad di Tiscali Italia Mario Mariani - sarà progressivamente esteso su tutte le altre città italiane dove è presente la nostra rete unbundling. Credo che entro il prossimo marzo riusciremo ad aggiungere altre cinque città, Torino, Firenze, Napoli, Catania e Bologna”.
Tiscali stima di poter raggiungere nel 2009 una penetrazione dell'11% sul totale della base clienti adsl. Ad oggi conta in Italia circa mezzo milione di utenti broadband, anche se l’iptv può però essere fruita solo da 300.000 persone. Tiscali pensa di poter raddoppiare nel 2008 questo bacino di utenza arivando così a quota 600.000.
L’azienda sarda, inoltre, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la distribuzione su Tiscali Tv, a partire dal primo semestre 2008, dei pacchetti Sky, che si aggiungono a un palinsesto già esistente di canali lineari e on demand. Tiscali ha in corso anche colloqui con Mediaset. Quanto a Sky, ha già altri tre accordi per la distribuzione dei propri canali su piattaforma iptv: con Fastweb, con Alice Home Tv di Telecom Italia e con la nuovissima Infostrada Tv di Wind, partita a inizio dicembre.
Via Pubblicità Italia
Vi segnalo un testo interessante sulla complessità con le relative declinazioni per il management e le organizzazioni, dal titolo Viaggio nella Complessità (Marsilio, Venezia, 2007)
Con questo volume Alberto Felice De Toni e Luca Comello, dopo il successo del libro Prede o Ragni, tornano sullo studio e l’interpretazione della complessità, indagata nella scienza, nel management e nella vita di tutti giorni, con un testo agile ma sempre ricco di spunti.
Per chi fosse interessato al tema qui è possibile trovare una recensione completa
Come qualcuno si ricorderà, a Gennaio avevo parlato di Pay per Post, un circuito nel quale i blogger potevano venir remunerati pubblicando post (favorevoli) a prodotti o aziende (lo potete rileggere qui).
Beh, Google ha deciso che non gli piace questa forma di comunicazione - e di raccolta pubblicitaria. Negli ultimi giorni, infatti, i partecipanti a questo programma si sono visti annichiliti i propri Page Rank.
Il che significa essere penalizzati nel ranking, essere molto in basso dei risultati che compaiono facendo una ricerca su Google... insomma introvabili - e non come gli introvabili di Euronova.
Da un lato, i danneggiati affermano che si tratta di una mossa di Google per stroncare forme pubblicitarie che gli porterebbero via raccolta di investimenti in Adsense da parte degli inserzionisti.
Altri fanno invece notare che nel Pay per Post spesso (o quasi sempre?) si omette di indicare che il post favorevole e' sponsorizzato - configurandosi come pubblicità occulta o manipolazione della blogosfera.
"Tra solo 10 anni, ogni mezzo di comunicazione sarà digitale e interattivo" (Marc Bresseel, Microsoft). Secondo il responsabile digital advertising solutions di Microsoft, questa trasformazione riguarderà proprio tutti i mezzi: dal telefono alla televisione, dal nostro telefilm preferito alla stampa quotidiana, dai cartoni animati ai videogiochi. Tutto passerà attraverso internet e la sua tecnologia IP. E tutto, aggiungo io, sarà sempre più "tracciato" cosicché quello che vediamo, leggiamo e preferiamo, sarà facilmente intercettato e conosciuto. Quello che non era possibile con la televisione analogica, lo sarà fra poco con quella digitale, passaggio peraltro già in atto e irreversibile. Se tutti i media saranno digitali, il grosso problema, neanche a dirlo, sarà quello della privacy e della tutela dei dati personali. Chi garantirà il corretto uso (o l'anonimato) di questa enorme massa di informazioni? Ma forse questo scenario è più auspicato che reale; d'altra parte proprio Microsoft non è nuova a lanciarsi in previsioni molto drastiche. Ricordiamo tutti quando Bill Gates alcuni anni fa profetizzò il paperless office, ossia l'ufficio senza carta grazie ad internet e alla posta elettronica, per poi scoprire che con l'introduzione di questi strumenti il consumo di carta invece aumentò perché molti preferivano stampare le email o le ricerche sul web.
L'altro trend molto importante, le cui dimensioni aggiornate sono state appena fornite dall'European Interactive Advertising Association (EIAA) con la pubblicazione dello studio annuale, riguarda il comportamento degli europei sull'uso e consumo dei media esistenti.
Il primo dato sorprendente è la reale diffusione di internet: il 57% degli europei (169 milioni di persone) utilizza regolarmente la rete. Per quanto riguarda i giovani dai 16 ai 24 anni, dove l'uso regolare sale all'82%, il sorpasso di internet sulla televisione è già avvenuto: i giovani trascorrono il 10% del tempo in più su internet che guardando la televisione. Ma il gradimento della rete sale anche tra la popolazione anziana, che ha incrementato l'utilizzo regolare di internet del 12%.
Se poi andiamo a vedere quali sono le attività online preferite dagli europei, troviamo che dopo le ricerche e la posta elettronica, che superano abbondantemente l'80%, al terzo posto si colloca il social networking con un robusto 42% (in Italia il 40%). Dunque, l'attività di comunicazione attraverso le reti sociali, vera novità degli ultimi anni, conferma in pieno tutta la sua vitalità e crescente rilevanza di nuovo media pubblicitario
Mattia Camellini
Un cittadino dell'Unione Europea su cinque ha rinunciato alla linea telefonica fissa per utilizzare solamente un telefono cellulare. Il dato, in sé non sorprendente, proviene da uno studio prodotto in seno alla Ue e reso pubblico in questi giorni.
Alla fine 2006, questo il messaggio principale sortito dall'indagine condotta in tutti i 27 Paesi comunitari (Bulgaria e Romania escluse), il 18% degli utenti domestici aveva il solo cellulare come apparecchio di comunicazione voce, rinunciando del tutto al telefono fisso.
Il fenomeno "senza fili" in Europa è certificato da un secondo dato, quello che vede la percentuale degli abitanti che hanno attivato una linea mobile essere salita dall'8% del 1996 al 95% del 2005. Per contro la penetrazione delle linee fisse ogni 100 abitanti è cresciuta nello stesso periodo di soli quattro punti, da 44 a 48. Lo studio, inoltre, ha anche confermato una seconda tendenza: a privilegiare il telefonino nei confronti dell'apparecchio fisso sono soprattutto gli utenti privati dei Paesi dell'Europa centrale e dell'Est e l'esempio migliore arriva dalla Repubblica Ceca, con il 42% di abitanti già migrati alla sola linea mobile (contro l'11% dei tedeschi).
La Finlandia, per vari motivi, rimane in ogni caso la patria del cellulare e lo dimostra il fatto che il 47% degli abitanti del Paese scandinavo telefonano infatti da casa solo attraverso il cellulare. Lussemburgo, Lituania e Italia, invece, sono le tre nazioni ad avere il più alto indice di linee mobili attive per ogni 100 abitanti - rispettivamente 158, 127 e 122 – mentre i ciprioti sono i cittadini Ue che spendono più tempo al cellulare ogni giorno, con una media di sei minuti per utente. I meno ciarlieri, per contro, sono polacchi e tedeschi, con 1,3 e 1,6 minuti.
Gianni Rusconi su Il Sole24ORE.com
Lo Zune - che, come molti avranno comprensibilmente dimenticato, è il lettore di MP3 di Microsoft che avrebbe dovuto fare concorrenza all'iPod - riprova a catturare l'attenzione del pubblico (e il suo portafoglio).
Nella speranza di riuscire a conseguire almeno una piccola frazione di quota di un mercato dominato da Apple, MS ha deciso di abbandonare la campagna sviluppata dall'agenzia 72andSunny, centrata sul tema "Welcome to the social".
Al posto, evidentemente con l'obettivo di essere più exciting e combattere la ventata di novità che periodicamente Apple introduce sul mercato, tenendo la marca iPod fresca e appealing... beh, MS ha deciso di incaricare McCann e di lanciare una nuova comunicazione sul tema "You make it you".
Ovvero... che puoi personalizzare il tuo Zune? In modo che ti somigli? Oh.
Guardo il mio iPod touch comprato da pochi giorni. Penso alla nuova campagna di MS. Sbadiglio.
Btw, è il quarto ipod che compro, dal suo lancio (2 dei suoi predecessori funzionano acora bene, uno me l'hanno rubato).
Evidentemente un po' sono scemo io, un po' Apple è brava a farmi ricomprare il prodotto, tenendomi "eccitato" grazie a delle novità per me significative, come il browser che si collega via WiFi... ma purtroppo ancora non è il PDA che vorrei che fosse.
Nel frattempo, anche trainato proprio dall'iPod, il mercato di Apple nei computer continua lento ma inesorabile a salire.
Btw, ho installato un po' di giorni fa la nuova release del OSX mac - ovvero Leopard. Vale i suoi soldi, non ne varrebbe di più, ma già solo avere il sistema di backup automatico più semplice, intuitivo e umano che abbia mai visto... da solo giustifica la spesa.
Le altre novità.. sì, più o meno.
Servono in fondo a tenere Mac OS quei tre o quattro anni davanti a Vista (differenza principale: Vista serve a far vendere nuovi computer, perchè richiede prestazioni non da poco dal PC; quindi se volete Vista molto probabile dobbiate buttare via la fedele macchina che ancora va bene. Leopard invece si accontenta e si puo' installare con macchine non proprio nuovissime).
Insomma, tornando allo Zune, MS ha qualche problema (serio) ad essere exciting.
Devo però dire che pur essendo come si è capito un fedele della mela e non risparmiando critiche a MS... beh, Microsoft è stato il cliente con cui ho lavorato meglio (in McCann gestivo quel cliente per l'advertising), quello più corretto e tutto sommato piacevole con cui ho lavorato. Un cliente che ancora adesso rispetto. Di cui non condivido molte cose ma che rispetto.
Anni prima, in BBDO, avevo gestito (per 7 anni) il cliente Apple. E ho capito perchè, all'epoca, si definiva Apple "il prodotto che ami dell'azienda che odi".
Senza dubbio fu quella l'azienda con cui ho lavorato peggio, la più sgradevole etc etc.
Immagino però, per onestà intellettuale, che nel frattempo sia cambiata in meglio...
Per approfondimenti sulla campagna di Zune... LINK
Dopo il restyling del sito istituzionale, Arena presenta il rinnovato sito web dedicato ad ‘Arena H3O’, il lettore mp3 waterproof sviluppato in collaborazione con Oregon Scientific. Il web concept è basato sul claim ‘water resistant people’. I visitatori hanno la possibilità di interagire inviando foto o filmati che li ritraggano impegnati in spericolate o divertenti water action. Per premiare questa passione per l’acqua, Arena lancia anche un concorso, online fino al 29 febbraio 2008, i cui premi sono costituiti da un viaggio alle Maldive per due persone e due videocamere digitali waterproof by Oregon Scientific. Informazioni e regolamento completo del concorso sul sito http://www.arenah3o.it/.
Via Pubblicità Italia
Sono sempre più diffuse le attività di socializzazione tramite cellulare: oltre un milione di italiani, infatti, utilizzano le applicazioni di chat, Instant Messaging e push to talk del proprio dispositivo. Se gli uomini preferiscono strumenti diretti e veloci come la chat via sms (75%) e l’Instant Messaging (74%), le donne prediligono strumenti più orientati alla conversazione come il push to talk (54%), opzione che permette di parlare a tariffe vantaggiose con altri utenti dello stesso operatore, e alla creazione di contenuti auto-prodotti (54%), come i blog e i video.
In generale, tale fenomeno si concentra nella fascia di età 20 ed i 44 anni, con alcune distinzioni: la funzionalità push to talk è maggiormente apprezzata dai più giovani (20-24 anni), la chat via sms così come l’Instant Messaging dai giovani adulti (35-44 anni) . Il Sud Italia e le Isole rappresentano senza dubbio la parte della penisola che ha accolto più favorevolmente tali applicazioni (45%).
Questi alcuni risultati che emergono dalla rilevazione del mese di settembre di Mobile Next, l’indagine continuativa relativa al comportamento nell’uso del telefono cellulare e del suo profilo d’uso dei VAS e TV mobile realizzata da Nextplora, istituto di ricerca e analisi di mercato. L’indagine è stata condotta su 2300 individui rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, livello sociale e distribuzione geografica.
Relativamente alle applicazioni e funzionalità del cellulare, il fenomeno delle attività di socializzazione, ancorché nuovo e limitato ai dispositivi di ultima generazione, ha una penetrazione del 3%. Più in generale, l’applicazione più diffusa è sempre quella relativa all’invio di sms (71%), seguita dalla possibilità di scattare fotografie (36%) e quindi di inviarle (21%). Se l’invio e ricezione di mms ha una penetrazione del 20%, resta ancora limitata la possibilità di effettuare videochiamate (7%). Rimane stabile l’utilizzo del cellulare per la navigazione Wap (6%), l’impiego del telefonino come modem (4%) e per il controllo della posta elettronica (4%), sia di lavoro sia personale.
Per quanto riguardano i contenuti e servizi per il cellulare, i più apprezzati dagli italiani sono il download e lo scambio di loghi e suonerie (14%) e l’utilizzo di giochi per cellulare (14%), sia quelli residenti sul dispositivo sia scaricati. Seguono gli sms, mms e video cosiddetti premuim (13%) e l’ascolto di musica e radio (11%). Interessante la penetrazione delle attività legate alle donazioni via cellulare (10%) e la partecipazione a concorsi a premi (6%). Ancora limitate, ma in crescita, le attività dispositive e di prenotazione (5%), come il mobile banking e mobile commerce.
Via LaStampa.it
Secondo i dati di Nielsen Online (ex Nielsen//Netratings) relativi al mese di Ottobre, sono sostanzialmente stabili gli utenti che nel mese si sono connessi al web almeno una volta da casa e da ufficio: oltre 22,5 milioni, 23,8 milioni includendo anche gli utilizzatori di applicazioni come instant messenger, software per lo streaming video-audio, o applicativi quali iTunes e Google Earth. Nel dettaglio, gli utenti che accedono al web da casa sono 17,2 milioni (+1% rispetto a Settembre), mentre da ufficio i navigatori attivi sono 8,6 milioni (+2%). Rispetto a settembre aumentano tutte le metriche dei consumi: le sessioni per persona sono 33 nel mese (+6%), ovvero in media ogni utente si collega più di una volta al giorno, le pagine viste crescono del 5%, il tempo speso online per persona aumenta di circa mezz’ora, arrivando a superare le 22 ore mensili. Per quanto riguarda i comparti più performanti in termini di utenti unici, da segnalare, come ogni anno in questo periodo con l’avvicinarsi delle festività natalizie, l’aumento di traffico sui siti dei rivenditori, che crescono in media dell’11% (Amazon +27%, Mediaworld +20%, Eprice.it +18%). Crescono anche i siti per la ricerca dei prodotti e la comparazione dei prezzi: Ciao! +16%, TrovaPrezzi +24%. Ottimi risultati anche per tutto il comparto del Web 2.0, dalle enciclopedie online come Wikipedia (+10%) ai motori di ricerca ‘umani’ come Yahoo! Answers, che cresce del 15% su settembre.
Via Pubblicità Italia
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