Immagine
  mymarketing.it: perchè interagire è meglio!... di Admin
 
"
Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
"
 
\\ : Storico (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Max Da Via' (del 06/12/2005 @ 07:14:33, in Viral Marketing, linkato 2072 volte)
Anche in Italia prosegue la lenta affermazione del marketing non convenzionale. Grazie alla collaborazione con Ogilvy e Ogilvy One Indesit, il terzo produttore europeo di elettrodomestici, si appresta ad effettuare una campagna di marketing virale per il lancio della nuova linea Indesit On Time, una linea di prodotti specificatamente rivolta ad una clientela giovane e informale.

Proprio in funzione di questo segmento bene identificato l’azienda ha deciso, in vista della campagna di marketing che avverrà all’inizio del 2006, di affiancare ai canali tradizionali iniziative virali on-line.

Jack the Cuckoo, il cucù protagonista, ha come scopo quello di promuovere la libertà da schemi e orari predefiniti (da qui presumibilmente la scelta del testimonial) per riappropriarsi del proprio tempo, ed è al centro di vari episodi on-line all’interno del sito Indesit.

La campagna partirà con l’invio di un’email contenente la presentazione del personaggio ad un target di 1.500.000 persone in tutta Europa i cui nominativi sono stati acquistati da alcune community on-line e profilati in modo da identificare un target giovane e dinamico in linea con questo nuovo stile di comunicazione.



via Pubblicità Italia
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Alessandro Figus (del 05/12/2005 @ 21:57:57, in Marketing Ambientale, linkato 2969 volte)

Mazda ha intrapreso un singolare piano ambientale rivolto ai propri dipendenti; incentivi e premi pecuniari per chi si reca a lavoro utilizzando solo le proprio gambe. Oltre a consigliare questa cura per un maggior benessere personale, chi aderirà all'iniziativa vedrà incrementato il proprio stipendio di una picola cifra molto simbolica; l'incentivo è vermente minimo, infatti non si vuole ne' costringere i lavoratori a muoversi a piedi, ne' comprarli con denaro facile, ma solo sensibilizzarli e convincerli che fare quattro passi è un piccolo favore che si fa all'ambiente e a sè stessi. La curiosità maggiore sta nel fatto che l'idea è partita dalla Mazda, un'azienda che se tutti seguissero il suo consiglio chiuderebbe in poco tempo i battenti; forse però la necessità di respirare aria che non uccida si colloca prima di qualsiasi altro obiettivo aziendale e sicuramente, il fatto che moltissime persone stiano prendendo coscienza di questo tema, sta convincendo molte imprese a dedicarsi sempre più al rispetto dell'ambiente. Un prodotto ecologico, un'immagine vicina alle problematiche ambientali, un'attenzione alla salute della società saranno sempre più un importante fattore competitivo.

Un'altra simpatica iniziativa che avvicina un brand ad una filosofia ecologica è quella intrpresa da Tiscali che ha recentemente sponsorizzato un suo dipendente e più esattamente Paolo Budroni, giovane Business Intelligence Manager, supportandolo nella preparazione e poi nella partecipazione alla maratona di New York. Un'iniziativa con la quale Tiscali ha voluto evidenziare alcuni valori aziendali sicuramente apprezzati dai tanti spettatori. A proposito, alla manifestazione erano presenti circa 2 milioni di persone, non male come visibilità. I testimonial sono importanti per l'immagine della società che li sceglie. Il brand in qualche modo riesce ad incrnarne le caratteristiche principali e farle proprie; in questo caso Budroni è un semplice lavoratore, un maratoneta amatoriale e la società ha voluto puntare su di lui anche fuori dall'ambito lavorativo aiutandolo inoltre a classificarsi in un ottima posizione. Una comunicazione genuina, non convenzionale, economica e sociale.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Matteo B. (del 05/12/2005 @ 20:01:46, in Marketing non convenzionale, linkato 1916 volte)
Lancio in grande stile sul mercato italiano per il nuovo Motorola SLVR L7.

Per garantire la massima visibilità all’evento Motorola ha ideato una multiproiezione architetturale sul grattacielo Pirelli a Milano.

Si tratta della più estesa multiproiezione mai effettuata su un grattacielo con superfici vetrate così estese e dimensioni simili.

Questa proiezione che è durata dal 29 novembre al 03 dicembre, ha destato un forte interesse sia in Italia che all’estero.

Oltre a questa iniziativa è prevista a inizio 2006 una campagna televisiva che si estenderà progressivamente anche a internet e carta stampata.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Altri Autori (del 05/12/2005 @ 07:16:30, in Media, linkato 6363 volte)
Pubblico questo articolo apparso sul blog di Roberto Venturini. Mi sembra sia un tema di grande attualità, che stimola numerosi confronti tra appassionati di marketing e media.

Nuove tecnologie in arrivo e c’è qualcuno che ci crede davvero. Ma i consumatori adotteranno la TV sul cellulare? E chi ci metterà i soldi per farla?

Ad essere sarcastico, c'è da domandarsi se domani qualcuno userà ancora il cellulare per parlare. Ovvero se il traffico voce sarà ancora la colonna portante del business degli operatori di telefonia mobile.

E' peraltro chiaro che il mondo della telefonia cellulare sembra essere alla vigilia di un periodo di nuova, forte innovazione.
La lezione degli SMS è ben presente nella mente delle compagnie telefoniche; nati come puro strumento di servizio per gli operatori, sono esplosi nelle mani degli utenti, arrivando a rappresentare una percentuale molto importante delle revenue. Ed il boom di fatturati creato da servizi come loghi e suonerie ha reso manifesto quanto l'utente telefonico sia disposto ad investire sul proprio cellulare.

Di cosa si vivrà, domani?
La voce rischia dunque un giorno di trasformarsi in una commodity, soggetta a forti dinamiche di concorrenza sui prezzi - ed è tutto da capire cosa potrà comportare la diffusione della telefonia VoIP anche su questa piattaforma.

Logico quindi che si stia guardando con attenzione a tutti quei servizi che possano essere fatturati al cliente e che, essendo meno "basici", presentino opportunità tariffarie migliori. Di qui MMS, contenuti premium, videotelefonia, e, prossimamente sui nostri (piccoli) schermi, la televisione.

Se oggi già sono disponibili serial televisivi (“Mobisodes”) appositamente riprodotti per il cellulare (di cui ho già scritto in passato), l’obiettivo di fondo è convertire il cellulare in un vero e proprio ricevitore televisivo. Di passare dai contenuti da scaricare o da vedere in streaming all’utilizzo “in diretta”. In parole povere, rielaborare sia il telefono che l'infrastruttura di telecomunicazione per rendere il cellulare capace di fare, ad occhio e croce, quello che un qualsiasi televisorino portatile (disponibile sul mercato da anni) sa già fare benissimo e a costo di connessione pari a zero.

Si metterà la mano al portafoglio?
Se dunque mi viene proposto di pagare per un servizio che potrei avere gratis, il business non andrà molto lontano - motivo per il quale occorre trovare una differenziazione che permetta di far pagare per questo contenuto. Questa necessità potrà dunque costringere a ripensare non solo terminali e network telefonici, ma anche il sistema radiotelevisivo. Potenzialmente affiancando, alle numerose piattaforme televisive esistenti, nuovi "canali" fruibili (solo?) attraverso il telefono.
Balza immediatamente alla mente l'immagine di 50 milioni di Italiani che si guardano le partire di calcio mondiali sul cellulare, in ufficio, facendo finta di essere impegnati in una cruciale videotelefonata di lavoro. E sorge spontanea la domanda: ma lo useranno negli altri 3 anni, 11 mesi e rotti, quando il mondiale non c’è? E se l’Italia, il cielo non voglia, non si qualificasse ai Mondiali, che speranza di vita avrebbe questo modello di business tele-telefonico?

Un modello meno complesso è invece quello adottato, e con successo, in Corea, dove milioni di utenti già hanno l'accesso alla TV satellitare via telefono. In questo caso il modello sarebbe più semplice: pagare per pagare, si può anche spendere per vedere i programmi sul telefono, quando il megaschermo LCD del salotto non è a portata di telecomando. Sempre che la popolazione si sia già massicciamente adattata a sborsare per la TV “normale”…

Non è insomma assolutamente chiaro se il consumer sarà disposto a dare soldi in cambio di questi servizi. E ancora meno quale possa essere (a breve e a lungo termine) il modello di pricing corretto.

Dagli Stati Uniti arrivano ricerche che dimostrerebbero una sostanziale resistenza o disinteresse dei potenziali utenti verso questo tipo di servizio a pagamento. Servizio che, va detto, potrebbe incontrare però un interesse del tutto diverso in un paese tanto più cellulardipendente come il nostro. E’ lecito poi riflettere sul fatto che questo tipo di servizi rischiano di non essere facili da testare significativamente attraverso ricerche sui consumatori e che l’effetto imitativo (ce l’hanno tutti, lo fanno tutti, ergo devo farlo anch’io) potrebbe introdurre un fattore moda impossibile da prevedere a priori – fattore che spesso ha giocato un ruolo importante nel mondo della telefonia mobile.

C’è spazio per la pubblicità?
Ancora meno chiaro è il ruolo che la pubblicità potrebbe avere su questa nuova forma di diffusione televisiva. Sono quasi certo che sarebbe impossibile l'introduzione dei nostri tradizionali spot, sia per le limitazioni del terminale, sia perchè, in un contesto pay per view, l'intrusione della pubblicità potrebbe causare reazioni molto negative da parte del pubblico e potrebbe arrivare addirittura a mettere in pericolo il successo stesso di questa forma di comunicazione. E poi, diciamocelo, che fine farebbe la magia della prima presentazione dello spot al cliente, da parte dell’agenzia, se invece di uno schermo da 50 pollici la facessimo su uno schermo da 5’?

Con ciò non voglio ipotizzare che advertising e television-telefono non possano convivere; ad esempio con modelli legati a promozioni fidelizzanti in cui l'accesso gratuito a specifici programmi sia offerto ai clienti che abbiano completato un certo numero di acquisti, o mettendo in palio periodi di connessione attraverso concorsi a premio (per intenderci, in maniera analoga a quanto ha fatto, sul fronte della musica digitale, Pepsi Cola in partnership con iTunes di Apple).

Un problema di banda
E' comunque chiaro che la tecnologia odierna non sarebbe assolutamente adatta ad un’introduzione seria della televisione sul cellulare. I terminali attuali, per dirne una, esaurirebbero la batteria in meno di un’ora di microgodimento televisivo.

Quel che è peggio è che la banda usata per guardare la TV sarebbe concorrente con quella usata per la voce. Gli analisti sostengono che, in caso di successo del consumo di televisione sul cellulare, potremmo finire per non riuscire più ad usarlo per parlare. Costringendo gli operatori ad upgrade costosi o addirittura impossibili.

Si richiedono quindi tecnologie e soprattutto concetti nuovi. Sta, infatti, proprio ora emergendo un concetto radicalmente innovatore: niente video on-demand, niente streaming, ti guardi quello che emette la stazione quando lo emette – esattamente quello che faccio a casa con il mio sano, tradizionalissimo tubo catodico. O con il mio televisorino a pile. Che però fa molto meno trendy di un telefono che fa ti fa vedere la CNN.
Più che un passo in avanti, due in indietro (o forse in ogni caso in avanti, se il telefono lo guardiamo passeggiando).

La solita guerra degli standard?
Già si sono formate cordate che propongono potenziali standard concorrenti, focalizzati sull'offrirci a breve l’accesso a 10 o 15 canali televisivi su misura.
Forse è presto per dirlo, ma è probabile che la sigla DVB-H possa presto diventarci familiare, come sinonimo di uno standard su cui stanno lavorando Nokia, Texas Instruments, altri produttori di microelettronica, operatori del mondo delle teletrasmissioni ed altri partner di peso. Anche se non si può escludere che a spuntarla possa essere lo standard concorrente Flo o lo standard proprietario che si stanno sviluppando in casa i giapponesi.
Tutta gente in ogni modo dalle casseforti molto ben guarnite, se si pensa che per mettere in piedi negli USA un network operativo in grado di trasmettere la TV sui cellulari si dovrebbero investire tra i 4 e i 10 miliardi di dollari.

I primi trial televisivi veri dovrebbero iniziare nel 2006 / 2007, quindi da aspettare non ci sarà molto - anche se poi la strada dal trial al successo potrebbe essere lunga e lenta. O il consumatore potrebbe ancora una volta sorprenderci ed adottare massicciamente, immediatamente la novità.
Un bel pasticcio per quelli che devono pianificare il business ma, come dicono quelli della TV, è il bello della diretta…


Roberto Venturini


Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Danilo Arlenghi (del 04/12/2005 @ 08:26:43, in Marketing non convenzionale, linkato 23140 volte)
Su quattro ruote o su quattro zampe. Su mongolfiere o aerei. Persino sulla fronte o sulla nuca della gente affittate a 40.000 dollari l'anno. L'advertising è sempre più mobile: cattura l'attenzione di chi guarda e raggiunge ogni angolo del Pianeta. E a conti fatti, sembra essere più economica di quella statica e con redemption maggiore. Infatti il numero dei contatti garantito dal "mezzo"in movimento è superiore. Il vantaggio è notevole: il contatto con i consumatori è continuo e la comunicazione è inevitabile.

Ma non è tutto qui: mongolfiere ed aerei o dirigibili volano alti trainando striscioni o recando loghi e scritte pubblicitarie. Tali mezzi possono anche emetter fumi colorati o lanciare volantini su vasta scala ed hanno il vantaggio di un costo contatto bassissimo .
Sono generalmente visibili in un raggio di 15 chilometri da centinaia di migliaia di persone.Funzionano a meraviglia anche i megaschermi illuminati montati da entrambi i lati su autocarri o rimorchi e consentono la rotazione di più messaggi .
Anche applicare vele o cartelli rettangolari in vetroresina su furgoni, piccole auto o Ape Piaggio spesso e volentieri si rivela una scelta strategica azzeccata. Ma le due vere novità sono:

1) sponsorizzare i cerchioni dei taxi ( o della flotta aziendale). Le ruote anche se girano sembrano ferme e la pubblicità si vede benissimo: il sistema è brevettato dall'azienda californiana AdFleet.
2) sponsorizzare le gobbe di cammello che porta a spasso l'immagine : accade con frequenza in India. La variante nostrana potrebbe essere una pettorina promozionale sulla la schiena dei cani.


Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Alessandro Figus (del 03/12/2005 @ 20:30:40, in Segnalazioni, linkato 2410 volte)
Ad essere precisi il più noto concorso di marketing rivolto agli universitari ha cambiato nome. Da questa edizione in poi si chiamerà International Challenge, un nome che chiarisce subito il nuovo orientamento scelto. Negli anni passati sono stati proposti concreti casi aziendali che avevano ad oggetto per esempio un aumento della quota di mercato, di migliorare il posizionamento, di aumentare di un certo tot gli iscritti al sito della società; ogni anno una diversa società del calibro di Tim e Maserati( solo per citare le ultime edizioni), chiedeva ai giovani universitari di risolvere un problema che la società realmente sta incontrando. Ora invece il problema verte sull'internazionalizzazione ovvero sullo sviluppo di una strategia che faccia espandere una società ben precisa (quest'anno sarà Indesit) in nuovi mercati. Durante l'ultima edizione hanno partecipato più di 350 squadre provenienti da tutte le università italiane le quali hanno avuto la possibilità di provare a fare i manager, di gestire una società provandone a risolvere un problema reale. Per chi fosse interessato a leggere più dettagliatamente il caso Tim o il nuovo caso Indesit può recarsi sul sito del Premio.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Max Da Via' (del 03/12/2005 @ 07:34:57, in Marketing, linkato 2598 volte)
Il parere dei più piccoli influenza in maniera sostanziale le scelte dei genitori nel momento in cui la famiglia decide di cambiare macchina.

Questo aspetto deve essere ben chiaro a qualche esperto di marketing tailandese, che ha convinto la BMW a consentire il download di 16 modellini di macchina (ovviamente BMW) direttamente dal sito. Al piccolo futuro consumatore non rimane quindi che ritagliare la sagoma e preferita e iniziare la collezione.

Bella azione di promozione del brand, chissà se funziona anche a livello subliminale, per cui al compimento del diciottesimo anno di età questi baby visitatori si troveranno come trasportati in qualche concessionario per una prova su strada.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Eli (del 02/12/2005 @ 20:48:44, in Advertising, linkato 2089 volte)
Quando si fa sport viene sete, e se non c'è l'acqua ci pensa Carlsberg.


Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Gianluigi Zarantonello (del 02/12/2005 @ 20:18:40, in Segnalazioni, linkato 2135 volte)

Vi segnalo un evento interessante in Abruzzo, a Francavilla a Mare (CH). Buon weekend

Gianluigi

RSI: Incontro tra Etica & Business

Sporting Hotel Villa Maria

Francavilla a Mare (CH)

7 dicembre 2005 (ore 18:00)

Programma

ore 18,00 Accredito Partecipanti

Saluto di Luigi Fusco, Presidente di Connecting - Managers®

Saluto del moderatore della serata Simona Petaccia, Guida superEva di Giornalismo

Marisa Andreani Adecco Italia S.p.A (Responsabile Selezione Area Abruzzo)

Stefano Aurighi Comune di Modena - Progetto StradaNove (Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione)

Gina Di Cecco F.lli De Cecco S.p.a. (Responsabile Progetto Etico)

Domenico Moretti F.lli De Cecco S.p.a. (Responsabile Risorse Umane)

Edi Florian Impresa Responsabile (Responsabile Relazione Esterne)

Modalità di partecipazione

La partecipazione all'evento per te e il tuo eventuale ospite è totalmente gratuita ma è soggetta alla prenotazione individuale attraverso il sito http://www.connecting-managers.com/index.jsp?doc=1071

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Alessandro Figus (del 02/12/2005 @ 10:56:45, in Media, linkato 8641 volte)

  

In una recente ricerca effettuata dalla rivista Psychology of Women Quarterly, il professore universitario Peter Glick ha studiato come viene considerata una donna manager molto attenta ad apparire “provocante” sul posto di lavoro. Risultato dello studio? Almeno negli States, la tipologia di donna appena descritta dovrà impegnarsi a migliorare una reputazione che sembra compromessa fin dall’inizio, infondendo ai colleghi poche sensazioni positive riguardo competenza, serietà ed intelligenza. Culturalmente sembrano pregiudizi più vicini al nostro modo di pensare ma evidentemente è proprio la mente umana che tende a giudicare negativamente chi si perde in eccessive attenzioni sull’estetica, creando un sorta di relazione inversamente proporzionale tra questa ricerca di apparire sexy e serietà, tra ciò che è apparenza e ciò che invece è essenza. Filosofia a parte, questo esperimento sembra aver studiato alcuni casi reali ed un’altra sorprendente conclusione è stata che mentre una donna manager particolarmente sexy potrebbe incontrare i suddetti problemi, lo stesso discorso non vale per un altro tipo di lavoratrici, le segretarie.Per loro la psiche umana( o solo quella maschile?) è più tollerante e concede loro piena libertà nella scelta del look senza che da esso ne scaturiscano differenti considerazioni personali.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Ci sono 4049 persone collegate

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Advertising (109)
Aziende (142)
Blog (11)
Brand (39)
Comarketing (2)
Comunicazione (9)
dBlog (1)
Digitale (36)
eCommerce (45)
Grande Distribuzione (7)
Internet (550)
Marketing (305)
Marketing Ambientale (3)
Marketing non convenzionale (62)
Media (102)
Mercati (84)
Mobile (210)
Permission Marketing (1)
Prodotti (95)
Pubblicità (32)
Pubblicità (88)
Retail (12)
Segnalazioni (45)
Social Networks (379)
Startup (1)
Strategie (59)
Tecnologie (77)
Trade Marketing (1)
Viral Marketing (40)
Web 3.0 (5)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
Automobili (2)
Bianco e nero (1)
Comarketing (1)
Home (4)
Internet (4)
Prodotti (5)
Pubblicità (5)

Le fotografie più cliccate


Titolo

< /p>


Subscribe to my feed


Google
Reader or Homepage

Add to netvibes



Creative Commons License




19/03/2024 @ 10:46:58
script eseguito in 482 ms