Tornano a calare gli investimenti pubblicitari in Italia. Il mercato nazionale ha iniziato il 2011 con segno negativo, in ribasso del 3,2% nel primo trimestre dell’anno. I dati raccolti da Nielsen mostrano la flessione su tutti i mezzi di comunicazione escluso il web.
La televisione nel suo complesso (includendo quindi i canali satellitari) ha chiuso l’inverno al -2,9%, con una raccolta di poco superiore a 1,2 miliardi di euro. Continua a soffrire la carta stampata, ma a differenza dello scorso anno, nel periodo in esame, il calo ha penalizzato più i quotidiani (-4,6% tra gennaio e marzo) che i periodici (in ribasso del 2,1%). Flessione importante anche per la radio (-5,0%), mentre aumentano gli investimenti pubblicitari su internet (+14,9%) e direct mail (+1,0%). La rete resta motore propulsivo per il settore, anche a causa dei costi ridotti. Le previsioni per il prosieguo del 2011 dicono di un leggero miglioramento, grazie soprattutto alle buone performance delle emittenti televisive digitali.
L’inizio del 2011 ha portato un nuovo rallentamento del mercato pubblicitario. A subire maggiormente il colpo è la carta stampata. In gennaio, secondo i dati Nielsen, i quotidiani hanno perso su base annua il 4,2% degli investimenti pubblicitari, mentre i periodici hanno chiuso in negativo del 5,4%. Tonfo della free press (-59,1%), che paga soprattutto le difficoltà delle testate principali.
Il nuovo momento di stagnazione è riscontrabile anche nella crescita quasi nulla del mercato pubblicitario televisivo (+1,6%) e radiofonico (+0,3%), tra i più in salute nel 2010. Si salva internet, che incrementa gli introiti da spot e banner dell’13,9%, mantenendo il tasso di crescita registrato lo scorso anno. Bene anche la pubblicità via e-mail (+11,6%).
Vi allego il video del "best of" del Rich Media Award 2010, prestigioso premio dedicato al digitale etc etc. Una presentazione video dei progetti arrivati in nomination e di quelli premiati.
Il mercato pubblicitario italiano ha chiuso l’estate con investimenti praticamente stabili. I 700 milioni di euro raccolti a settembre hanno fermato la crescita allo 0,8% su base annua.
Dopo una primavera fortemente positiva, dunque, l’advertising nazionale ha rallentato nuovamente. Secondo gli analisti Nielsen, il 2010 dovrebbe comunque chiudersi in saldo positivo, con il settore al +3% rispetto all’anno precedente.
La televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (Sky e Fox), chiude i primi nove mesi dell’anno con una crescita del +6,9% e una raccolta pubblicitaria vicina ai 3,3 miliardi di euro. Continua invece il calo la stampa: i periodici restano il ramo maggiormente penalizzato e stazionano al -7,3%, mentre i quotidiani hanno saldo praticamente nullo (quelli nazionali guadagnano il 2,5% degli investimenti, i locali perdono il 2,6%). Positivi i numeri di internet (+17,6% degli introiti) e cinema (+7,1%). Buon riscontro anche per le direct mail (+6,7%).
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità un disegno di legge che regola il volume della pubblicità nei programmi televisivi. Gli spot dovranno avere un audio di pari volume rispetto alle trasmissioni in cui sono inseriti.
Niente più cambi di tono e potenza per attrarre l’attenzione degli spettatori, dunque. L’applicazione della legge causa problemi tecnici alle reti, che dovranno provvedere all’equalizzazione dei volumi per evitare sanzioni ed evitarne agli inserzionisti che comprano gli spazi.
Su YouTube arriva il primo spot interattivo. A produrlo è la compagnia francese Buzzman, per promuovere il bianchetto tedesco Tipp-Ex. Nel filmato un cacciatore si trova in un bosco, ma all’improvviso deve affrontare un orso.
L’utente può scegliere come far proseguire la storia (decidendo se sparare o meno all’orso) premendo uno dei due pulsanti che compaiono nel video. Il filmato è stato visto 4 milioni di volte in due settimane.
Il primo semestre del 2010 si chiude in positivo per il mercato pubblicitario italiano, con investimenti in crescita del 4,7% su base annua, fino a 4,5 miliardi di euro. Segnali di ripresa che fanno ben sperare per la seconda metà dell’anno e dicono forse della fine della lunga crisi del settore, che da quasi tre anni era stagnante.
Secondo i dati Nielsen, a trainare la pubblicità nostrana sono stati soprattutto i Mondiali di calcio in Sud Africa. Nel mese di giugno, quando si sono disputate la maggior parte delle partite del torneo, la spesa nel settore è aumentata del 9,7% rispetto a maggio. Il calcio, insomma, attrae pubblico e investimenti. Tra i settori che hanno registrato gli aumenti più rilevante nel semestre ci sono gli alimentari (+10%), bevande e alcolici (+9,2%) e le telecomunicazioni (+2,3%).
In crescita, per quanto lieve, anche le aziende inserzioniste (+0,6%), che però proliferano sul web, con mille nuovi investitori (+42% su base annua e +14,6% della spesa pubblicitaria totale). Buone cifre anche per la televisione, che ha visto il suo monte investimenti salire del 7,3%, mentre la radio registra un incremento a doppia cifra (+14,8%).
Maggio è stato - ancora una volta - un mese positivo per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari. Il 2010 segna così la ripresa del settore, in crescita globalmente del 3,8% nei primi cinque mesi dell’anno. Ancor più positivi i dati per l’Italia, che registra un +4,5%.
Alla luce del buon andamento tra gennaio e maggio, le ultime previsioni Nielsen descrivono una chiusura del 2010 leggermente superiore al 3% per quanto riguarda l’area nazionale. Nel periodo analizzato, in Italia la pubblicità ha raccolto 3,8 miliardi di euro.
La televisione, con i canali generalisti e quelli satellitari (Sky e Fox), chiude la prima parte del 2010 con una crescita del 6,0%. Continuano invece le difficoltà della carta stampata: i quotidiani, nonostante un aumento degli investimenti in commerciale nazionale (+2,4%), chiudono i primi 5 mesi dell’anno in calo (-0,2%). Contrazioni ancora più nette per free press (-6,7%) e periodici (-9,3%).
La radio prosegue il suo trend positivo, confermandosi uno dei media più brillanti e allettanti per gli investitori, con una crescita della raccolta pubblicitaria del 14,6%.
Cresce il mercato pubblicitario nel primo trimestre del 2010. A testimoniarlo i risultati Nielsen, che evidenziano un incremento del 4% grazie a un volume di investimenti superiore ai 2,2 miliardi di euro.
La televisione ha visto una crescita del 6%, tenendo conto anche delle tv satellitari. I quotidiani hanno recuperato rispetto al bagno di sangue di inizio 2009 facendo segnare un +11,3%. A distinguersi è la radio, con un rialzo de- gli introiti legati alle sponsorizzazioni pari al 12,6%.
Inizio d’anno positivo per la pubblicità in Italia: secondo l’analisi Nielsen, a gennaio si registra una variazione del +1,8% rispetto allo stesso mese del 2009. La crescita, con diversa intensità, riguarda la maggior parte dei mezzi. Dei ventiquattro settori in cui è classificato il mercato, quindici hanno segno positivo e nove negativo. Wind, Ferrero, Vodafone, Perfetti, Tim, P&G, Volkswagen, Danone, Citroen e Telecom guidano la classifica dei Top spender a gennaio 2010.
L’analisi dei mezzi mostra che la Televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (marchi Sky e Fox), ha un aumento sul mese del +3,7%. Tra i principali settori si evidenzia la crescita di Alimentari (+10,2%), Farmaceutici (+12,3%), Gestione Casa (+1,5%) e l’exploit dei Toiletries (+42,1%). L’Auto segna il -5,3% e le Tlc sono sui valori del gennaio 2009 (+0,7%).
La Stampa, nel suo complesso, ha un calo gennaio su gennaio del 4,9%. I Periodici sono ancora in sofferenza e diminuiscono del 17,7% con l’Abbigliamento a -14,5%, l’Abitazione a -1,8% e la Cura persona a -10,5%. Considerando la periodicità: i settimanali diminuiscono del 15,9% e i mensili del 23,7%. I Quotidiani a pagamento, invece, fanno segnare il +0,7% con l’Auto, il settore più importante, ancora negativo (-22,8%). A livello di tipologie: la Commerciale Nazionale cresce dell’8%, la Locale del 2,2% e la Rubricata/Di Servizio è in flessione del 12,1%. La raccolta dei Quotidiani Free/Pay Press è in linea con il gennaio 2009 (+0,1%).
Il primo mese dell’anno è positivo per la Radio che fa registrare il +6,9%, per l’Outdoor (+14,4%), per il Cinema (+38,8%) e per le Cards (+1,2%). Il Direct mail passa da 41,8 milioni nel gennaio 2009 a 42,1 milioni nel gennaio 2010 (+0,7%). Cresce anche Internet (+4,7%) con le tipologie: Display a +10,2%, Search a +1,5% e Affiliate a +7,8%. Segnaliamo l’entrata nella rilevazione Internet di sette nuove concessionarie dichiaranti con i dati retroattivi a partire dal Gennaio 2009.
Da gennaio 2010, Nielsen ha ampliato la copertura dell’Out of Home Tv. Agli investimenti pubblicitari sulle televisioni degli aeroporti e della metropolitana di Telesia, si sono aggiunti quelli sugli schermi presenti nelle catene di elettronica di consumo gestiti da Neo Advertising. Il totale nel mese è di 549mila euro.
Importante novità anche per il Transit. Da gennaio 2010 (con i dati storici a partire da gennaio 2009) alla pubblicità dinamica gestita da IGPDecaux su metropolitane, aeroporti, autobus e tram, si aggiungono i prodotti che si rivolgono ad un target in movimento gestiti da Clear Channel e CBS Outdoor. Gli investimenti complessivi ammontano a 5,9 milioni di euro nel mese.