Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Un influente gruppo di madri su internet ha creato un proprio bollino di riconoscimento per certificare prodotti “mother-friendly”. Una grande opportunità per il marketing, non senza qualche rischio
Twittermoms.com è un network di madri connesse su Twitter. E sono tante, oltre 27.000 – la maggior parte delle quali si può vantare di avere centinaia di follower...
Parlo di questo nel mio articolo settimanale su Apogeo, che potete leggere qui.
Non ci sarà nessun facebookfonino e nessun sistema operativo mobile griffato Mark Zuckerberg. E, a dirla tutta, iPad non è un terminabile mobile, non quanto lo sono gli smartphone. E' quanto emerso ieri sera, durante la conferenza stampa del social network che ha avuto luogo a Palo Alto.
Zuckerberg & Co. non hanno intenzione di allargare il loro campo d'azione, producendo dispositivi o Os mobili, e si concentreranno sulle applicazioni mobili legate ai loro servizi. Il primo della lista è il neonato Places, Luoghi in italiano, che permetterà ai negozianti di offrire sconti e tariffe speciali a chi sfrutta il sistema di geolocalizzazione di Facebook. La soluzione si chiama Deals e coinvolge al momento solo gli Stati Uniti.
Via Quo Media
Fine dell’attesa: internet passa dal social network al personal network, con Path. Una rete sociale ma non troppo, in cui ciascuno ha la propria pagina e un massimo di cinquanta contatti amici, così da limitare scocciature, curiosi indesiderati e scambi inutili di battute.
Un piccolo spazio online in cui essere davvero se stessi: così viene presentato il nuovo sito dai suoi fondatori, Dave Morin e Sawn Fanning. Il primo già dirigente di Facebook, il secondo co-fondatore di Napster. L’idea è quella di minare le fondamenta di colossi come Twitter e lo stesso Facebook, in cui regna spesso il caos dovuto alle centinaia di contatti potenziali da gestire, con scarsi risultati e qualche imbarazzo.
Path prova dunque a proporsi come rete esclusiva, in cui l’utente sceglie accuratamente i propri amici digitali sulla scorta delle relazioni nel mondo reale. Il network è pensato per le piattaforme smartphone ed è da subito disponibile su iPhone, mentre presto sbarcherà anche su Android e Blackberry.
Via Quo Media
Gli internauti non amano la pubblicità sui social network.
Tre quarti del campione della ricerca svolta da eCircle (European Social Media and Email Monitor) in collaborazione con Mediacom, non apprezzano spot e affini sui propri profili web, anche se il 60% degli intervistati ritiene che informazioni su aziende e brand veicolate via Twitter o Facebook possano rivelarsi utili.
La metà degli utenti considera interessanti le pagine ‘fan’ dei marchi, mentre il 40% le trova addirittura divertenti.
Via Quo Media
Un paio di belle cose.
Primo: se una assicurazione si chiama "Farmer's Insurance Group", non può non essere nel farming world (virtuale) per eccellenza. Ovvero, Farmville.
Come esserci? Inserendo un oggetto, un dirigibile che sorvola campi e giardini. Ma, lo sappiamo, la comunicazione strategicamente corretta non fa solo awareness, lega la comunicazione ai benefit / caratteristiche etc.
E così il dirigibile serve anche a proteggere i campi, impedendo che i preziosi raccolti appassiscano per incuria (chi gioca a Farmville sa cosa intendo).
Insomma, si lega cosa fa la marca nel reale (proteggere) con una applicazione sul virtuale e tutte queste altre belle pippe da digital planner (visto su http://brand-e.biz/).
C'è da sapere però anche una cosa: la Farmers, nel mondo reale, ha davvero un dirigibile che sorvola campi e città. Anzi, il più grande dirigibile del mondo (così affermano). Uno Zeppelin Eureka che è protagonista di operazioni promozionali anche, ad esempio, su Facebook - dove si può vincere un bel giretto sull'aeronave.
Secondo: McDonald's si è fatta la propria fattoria su Farmville. Interagendo con la quale si ottengono oggetti virtuali per la propria fattoria, rari ed esclusivi etc etc. compresa una mongolfiera molto decorativa. Maggiori dettagli qui.
Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, il più famoso e diffuso social network, sarà in visita in Cina a dicembre. La notizia è stata confermata dall’agenzia di stampa Nuova Cina. Una visita, la sua, che suscita curiosità circa i possibili esiti. Zuckerberg infatti è ben consapevole che Facebook non è accessibile in Cina (così come Youtube e Twitter) e che le autorità cinesi, almeno per il momento, non sembrano disposte ad aperture sull’argomento e dunque non sembra aspettarsi molto, anche se appare assai probabile che gli esperti alle pubbliche relazioni del suo team stiano negoziando già da tempo colloqui ad alto livello con i leader cinesi per garantirgli prima o poi l’accesso a un paese da oltre un miliardo di persone.
In Cina Zuckerberg, come viene comunemente chiamato, incontrerà anche la famiglia di origine di Priscilla Chan, la sua fidanzata cino-americana, conosciuta ad Harward.
In una recente intervista il fondatore di Facebook ha detto che “i paesi hanno differenti valori e il suo social network rispetta questo”. Zuckerberg ha aggiunto di sapere che la Cina è “estremamente complessa e che il suo viaggio ha lo scopo solo di ascoltare e imparare”. Ha poi detto di essere consapevole che la Cina non ha bisogno di Facebook, ma ha ammesso di avere lui bisogno della Cina. “Come puoi dire di essere connesso con il mondo - ha detto in una recente intervista - se ti manca oltre un miliardo di persone?”.
Via Quo Media
Facebook trionfa in India e continua la scalata ai vertici delle classifiche mondiali di partecipazione ai social network. Eppure, non saranno facili i prossimi passi per conquistare l'attenzione del pubblico online in altre nazioni dove le barriere linguistiche si intrecciano alle tradizioni culturali. A mostrarlo è l'ultima edizione della mappa dei social network nel mondo, ricostruita nel blog italiano Vincos.it, con dati di Alexa e Google trends for websites.
In Cina domina QQ Zone, sostenuto dal successo della chat QQ: è un vero e proprio impero su internet che spazia dalle transazioni elettroniche ai servizi software. Anche a Mosca restano in vetta reti sociali con radici locali: le prime due, Vkontakte e Odnoklassniki, fanno parte del gruppo Mail.ru, la società russa che controlla una partecipazione di Facebook acquistata con un investimento di 500 milioni di dollari, come ha annunciato di recente Alexander Tamas, membro del consiglio di amministrazione di Mail.ru.
In Medio Oriente, invece, sopravvivono l'iraniano Cloob e il siriano Maktoob, comprato l'anno scorso da Yahoo. E in Vietnam è saldo sul primo gradino del podio Zing, un social network che ha conquistato il successo attraverso un motore di ricerca per mp3. Facebook in Italia ha raggiunto 17,6 milioni di iscritti, secondo i dati ricavati dalla sua piattaforma pubblicitaria. È seguito da Badoo, rivolto soprattutto ai giovani, e da Twitter, lo spazio per scrivere messaggi nei microblog.
di Luca Dello Iacovo su IlSole24ORE.com
Il social networking è il vero fenomeno mediatico degli ultimi due anni. Negli Stati Uniti, bacheche, tag e status coinvolgono soprattutto i giovani tra gli 8 e i 24 anni. Lo dice uno studio di Harris Interactive dal titolo YouthPulse2010, secondo cui il 68% degli intervistati di questa fascia d’età possiede un account su Facebook e simili e lo usa quotidianamente.
La comunità fondata da Mark Zuckerberg è senza dubbio la più popolare tra i raggazzi d’Oltreoceano (usato dal 75% del campione). Interessante notare come, nonostante la giovane età, il 28% dei bambini tra gli 8 e i 12 anni possieda una pagina su Facebook. Altre attività gradite ai giovani internauti americani sono l’ascolto di musica (70% dei casi) e la visione di video di vario genere (60%).
Via Quo Media
Uno studio fatto dal Pew Research Center rivela l’interesse crescente degli adulti americani per Facebook et similia. Crescono, insomma gli iscritti ai social network.
Tra i ‘baby boomer’, nati subito dopo la Seconda Guerra mondiale, il 43% degli intervistati ha un account attivo (rispetto al 9% registrato nel 2008), mentre tra gli Over75 la partecipazione alle comunità digitali è raddoppiata negli ultimi due anni, passando dal 4 al 16%. Piuttosto alto anche l’interesse dei nati negli anni ‘60: il 50% ha un profilo 2.0.
Via Quo Media
Era nell’aria da parecchio tempo, ora però è ufficiale, il 2010 per Mark Zuckerberg sarà sicuramente un anno da ricordare. Secondo i dati di comScore Facebook ha sorpassato Yahoo ed è divenuto il terzo sito più visitato al mondo a novembre. Dall’alto dei suoi 648 milioni di visitatori unici, il social network di Palo Alto ha messo la freccia lasciando indietro Yahoo, fermo a 630 milioni di utenti.
Resistono in testa alla classifica Google, dall’alto dei suoi 970 milioni di visitatori, e Microsoft, con 869 milioni di utenti. A ottobre Yahoo aveva ancora un leggero distacco, mezzo milione di persone, ma un anno fa il vantaggio del motore di ricerca era di circa il 40%, 601,5 milioni contro 438,1 milioni. Nessuna delle due aziende ha ancora commentato i dati, che segnano l’avanzata veemente del social network e il declino di un antico pioniere di internet. Google resta comunque saldamente al comando della classifica, anche se gli utenti passano in media quattro ore e mezzo al mese su Facebook, contro le tre ore concesse al sito di Mountain Views. Microsoft mantiene invece il secondo posto grazie alla posta elettronica Hotmail e al motore di ricerca Bing. La crescita di Facebook è comunque una marcia imponente e continua a un ritmo molto maggiore rispetto ai concorrenti.
Via Quo Media
|