Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 28/09/2015
Avvertenza preliminare e doverosa: se non siete ancora stati in Expo Milano 2015 e volete rimanere con il gusto della sorpresa non leggete ancora questo post e sappiate solo che il padiglione giapponese fa parte di quelli da vedere.
La recinzione del padiglione giapponese (Ansa)
Detto questo, il post nasce appunto dalla mia esperienza del weekend, in cui finalmente dopo varie visite all’Expo per motivi lavorativi ho potuto vedere con calma una selezione di padiglioni, ovviamente con l’occhio attento alla tecnologia disseminata all’interno. E il padiglione giapponese mi ha colpito tra tutti, oltre che per la bellezza, per l’uso sapiente di alcune scelte che sono ottime per dare degli spunti su come andrebbe utilizzata la tecnologia.
LA TECNOLOGIA VA PORTA E SPIEGATA
Il Giappone non ha lesinato nel numero di persone presenti nei suoi spazi, che vi accompagnano da una sala all’altra e vi invitano con grande gentilezza (e persistenza) a scaricare la app, grazie anche al wi-fi free e stabile presente. Moltissimi padiglioni hanno una app (in forma di cartello all’ingresso) ma qui l’utilità diventa reale e le assistenti vi avvisano quando usarla e come.Risultato, le persone la scaricano e poi la usano (anche perché, come vedremo subito, ne vale la pena).
LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELL’ESPERIENZA
Il lato wow delle installazioni tecnologiche non scarseggia in Expo, anche se non tutti raggiungono l’obiettivo di comunicazione di un messaggio cui ambiscono senza eccezioni i vari paesi. Anche nel padiglione giapponese la sorpresa e la parte spettacolare non mancano, ma sono vincenti perché non rimangono solo fini a se stesse.
la fontana di immagini (foto dell’autore)
Arrivati alla sala dell’innovazione infatti vi troverete davanti a una spettacolare “fontana” di contenuti dove mettendo in appositi spazi i vostri smartphone con l’app aperta potrete “catturare” trascinandole verso di voi le foto che cadono dall’alto. Ciascuna si trasformerà in unapprofondimento da guardare sul telefono, in una sezione apposita della applicazione. Un modo poetico, divertente e molto tecnologico di veicolare contenuti di approfondimento.
OGNI COSA A SUO TEMPO (MOMENTI DI MARKETING)
Nel padiglione ci sono tantissimi contenuti ma il tempo disponibile è poco, per non parlare della stanchezza dopo le file e del caldo. Ecco che la app eroga con la fontana (e poi a fine visita in altre sezioni) una grande quantità di contenuti di approfondimento da fruire con calma.
I contenuti salvati dalla cascata
Per fare un confronto, un altro bel padiglione, quello tedesco, grazie alle seedboard (semplici taccuini di carta con sensori, molto interessanti tecnologicamente) e a tanti altri elementi di interazione fornisce una montagna di dettagli che devono essere visti però sul posto. Troppi per il contesto e ilmomento di marketing, e peccato perché sembravano molto validi.
le seedboard del padiglione tedesco
Nel caso del Giappone invece l’inserimento in una narrazione guida dalle esperienze diventa un modo vincente di fare storytelling. Il che mi porta alla considerazione successiva.
COINVOLGERE PER FAR PASSARE I MESSAGGI
Oltre all’esempio di prima della fontana alla fine del giro vi troverete a fare l’esperienza del “Ristorante Futuro” dove tra un misto di tecnologia (schermi touch da attivare con le bacchette e molto altro), animazione e karaoke vi riescono a spiegare in 20 minuti la cucina giapponesedivertendovi e passandovi il concetto che mangiare assieme ci rende amici.
Qui la tecnologia sta ancora piu sullo sfondo e quello che fa la differenza diventa la combinazione della qualità e rilevanza dei contenuti unite a un bel modo di porre il messaggio. E si esce felici e informati.
DARE SEGUITO ALL’ESPERIENZA: ALLA FINE UN FOLLOW UP DISCRETO E DI CONTINUITA’
Alcune ore dopo che avete lasciato il padiglione l’app vi sblocca una serie di contenuti ulteriori e vi ricorda con una notifica push che rimarrà attiva fino a fine EXPO, ma che se volete potete anche rimuoverla. Siccome difficilmente lo farete e terrete la app su device, potrete trovare nuove cose interessanti rispondendo ad un quiz ed interagendo con le diverse sezioni. Insomma l’esperienza continua, se vi va.
La schermata della app dopo la visita
Sintetizzando quindi la tecnologia piu avanzata diventa di successo in presenza di tre elementi:organizzazione, contenuti di qualità ed esperienza coerente. Bella lezione.
Gianluigi Zarantonello via Internetmanagerblog.com
Instagram ha annunciato oggi di aver raggiunto la cifra record di 400 milioni di utenti attivi mensili con circa 80 milioni di foto al giorno caricate dagli utenti giornalmente.
A dare l’annuncio un post sul blog: “Siamo entusiasti di annunciare che la comunità Instagram è cresciuta fino a 400 milioni di persone. Mentre pietre miliari come questo sono importanti, ciò che veramente ci emoziona è il modo in cui la comunicazione visiva ci fa sentire il mondo un pò più piccolo. La nostra comunità si è evoluta ed è ancora più globale, con oltre il 75% degli utenti che vive al di fuori degli Stati Uniti. Degli ultimi 100 milioni che hanno aderito, più della metà vive in Europa e in Asia e i paesi che hanno il maggior numero di Instagrammer comprendono Brasile, Giappone e Indonesia.”
Il nuovo record di Insragram non fa che accrescere l’ecosistema di influenza di Zuckerberg: Facebook conta 1,5 miliardi di utenti, Instagram circa 400 milioni, Facebook Messenger 700 milioni e WhatsApp sfiora quota un miliardo. Il che vuol dire che circa 3,5 miliardi di persone usano servizi ricollegabili all’ecosistema FB: chiaramente molti utenti sono comuni ai servizi ma la cifra è comunque indicativa di come rappresenti una imponente fetta dell’attenzione del mondo Internet.
Ma la crescita di Instagram, fa notare il Financial Times, evidenzia anche un altro fattore: mostra, ad esempio, quanto più veloce è la crescita della base di utenti di Instagram rispetto a Twitter, che ha riportato “solo” 304 milioni di utenti mensili attivi e arranca nel faticoso percorso di soddisfacimento degli investitori.
Via Tech Economy
Fotografie del 28/09/2015
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