Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Eli (del 29/09/2005 @ 13:41:52, in Internet, linkato 2135 volte)
Sono sempre di più le aziende che utilizzano eBay per promuovere il proprio brand con iniziative promozionali. La pluricitata (in questi ultimi post) Coca Cola ha recentemente messo all'asta esclusive bottiglie e altri oggetti ideati dal designer Chris Aire e ispirati alla nuova Coca Cola Zero, ideati dal designer Chris Aire, creando un certo clima di attesa attorno a questo nuovo prodotto. La 20th Century Fox in occasione dell’uscita nelle sale di I, Robot aveva messo in vendita su eBay un merchandising, vario, tra cui una giacca di pelle autografata da Will Smith alla modica somma di 4.600 dollari, promuovendo efficacemente il film in questione.
Recentemente inoltre una catena di fast food americana,Wendy, ha messo all’asta il pupazzo protagonista di uno spot televisivo di successo, incassato 1.700 dollari donati poi in beneficenza.
Il grande successo e utilizzo di eBay può quindi servire da “traino” per i propri prodotti o si tratta di episodi isolati e sporadici? In ogni caso sempre più spesso oggetti stravaganti messi all’asta sul sito fanno notizia in tutto il mondo.
Da sabato primo ottobre fino al 31 in 290 punti vendita Auchan, Sma e Cityper sarà in vendita il biglietto “Viaggia quanto vuoi”, a un prezzo fisso di 19 euro con una durata di 24 ore dal momento della convalida.Già da tempo Trenitalia cerca di rendere più flessibile questo mezzo di trasporto, tramite numerose promozioni che vengono proposte periodicamente. E i risultati sembrano dare incoraggianti: oltre 600.000 sono i viaggiatori che hanno approfittato dell’offerta low cost di Ferragosto e di una serie di biglietti in promozione. Nel periodo giugno - metà settembre sono stati circa 650mila i passeggeri in più su Intercity, Eurostar, e Notte rispetto allo stesso periodo 2004. L’iniziativa di vendere i biglietti del treno nei supermercati non è una novità in Europa. La Germania ha già sperimentato questa formula, con risultati incoraggianti.Trenitalia tramite questa iniziativa cerca di rendere sempre più flessibile e “customer friendly” la propria offerta, raggiungendo l’utente in luoghi “non convenzionali”, offrendo un risparmio sia in termini di costi che di tempo, sfruttando anche l’ampia distribuzione territoriale delle catene coinvolte nella partnership.Queste ultime arricchiscono sia pure temporaneamente la propria gamma prodotti mettendo a disposizione un servizio utile e di utilizzo diffuso ad un prezzo particolarmente competitivo.Cosa potrebbe succedere se i risultati superassero le più rosee aspettative? Stiamo di fronte ad una possibile revisione dei canali distributivi utilizzati da Trenitalia? Probabilmente no, anche perché l’offerta può funzionare solo se il prodotto è standardizzato (tariffa unica da 19 Euro indipendentemente dalla destinazione). Difficilmente infatti le casse del supermercato potrebbero gestire l’emissione di un biglietto standard, che presuppone un sistema informativo in grado di dialogare in real time con l’intera infrastruttura ferroviaria.Quello che potrebbe succedere però è che Trenitalia decida di ricorrere regolarmente a questo canale anche in caso di future promozioni. Quando saremo in coda alla cassa, tra i corn flakes e l’insalata, potremmo avere quindi l’occasione di aggiungere un viaggio al mare.
A proposito di Coca Cola a Dublino sono in fase di collaudo distributori automatici di di Coca-Cola costantemente connessi ad Internet che, oltre all’ormai famoso soft drink, offrono l'opportunità di acquistare canzoni in formato mp3. Grazie a Bluetooth e lettori di memory-card questi chioschi potranno dialogare con smartphone, palmari e portatili di ultima generazione. Attualmente il sistemi sono disponibili soltanto nella zona metropolitana di Dublino, ma è previsto un lancio a livello dell’intera nazione dei prossimi sei mesi.
Poiché la società che gestisce questi apparecchi, la Leisure Link, è leader di mercato anche in Italia nel settore delle macchinette per intrattenimento è lecito aspettarci un prossimo sbarco anche dalle nostre parti.
Funzionerà l’abbinamento musica-Coca Cola? A giudicare dai recenti festival organizzati in alcune città italiane proprio dalla Coca Cola si direbbe di sì. Questa nuova forma di distribuzione del prodotto potrebbe fungere da apripista per altri abbinamenti. Gelato e musica, ma anche mms video e snack, wallpaper o suoneria e soft drink…
La lista potrebbe continuare all’infinito, cominciamo quindi a mettere da parte gli spiccioli, perché il mix prodotto di consumo e contenuto multimediale potrebbe anche costarci un po’.
Di Eli (del 28/09/2005 @ 08:11:57, in Marketing, linkato 2084 volte)
Coca
Cola lo scorso luglio ha commisionato a 5 studi di design di
fama mondiale l'ideazione di una nuova bottiglia, che farà parte di un'edizione
limitata destinata a diventare un oggetto da collezione. Il progetto è legato
ad un sito web appositamente realizzato, all'interno del quale sono presentate
le nuove bottiglie, i video che hanno ispirato i designer e i relativi wallpaper
da scaricare.
Il packaging delle bottiglie diventa quindi
il filo conduttore di questo viaggo ricco di immagini, musica e contenuti,
offrendo al visitatore un'esperienza nuova.
Il sito vale sicuramente una visita http://www.them5.com.
Un recente articolo apparso su “Il Sole 24 Ore” affronta il tema della Customer Satisfaction. In un periodo in cui si parla molto di attenzione alle esigenze del cliente e della capacità di saper anticipare le sue esigenze i risultati di questa ricerca invitano a riflettere.
(…) oggi scopriamo che il 39% dei consumatori italiani ritiene le aziende poco o per nulla sensibili ai bisogni della clientela. Tuttavia non bisogna generalizzare, poiché il dato raggiunge livelli preoccupanti per i servizi finanziari ( 67%), per i trasporti ( 56%) e per le utility ( 49%), forse i business tra i meno esposti alla concorrenza. Mentre spuntano valutazioni migliori le aziende dell’elettronica di consumo e dell’informatica ( 72% di giudizi in area positiva e 17% di bassa sensibilità) e del turismo ( rispettivamente 72% e 21%). Relativamente bene il comparto dell’editoria e media: “soltanto” un cliente su 3 è insoddisfatto. (…) Il gap tra azienda e cliente è reso ancora più grave dal fatto che le aree per le quali i clienti manifestano la maggiore insoddisfazione sono anche quelle che ritengono più importanti. Il tema della fiducia, in particolare, appare fondamentale per creare e alimentare una vera relazione con la propria clientela ed è ancora sottovalutato dalle aziende: l’affidabilità è molto rilevante per 9 clienti su 10, ma solo per il 44% delle aziende. La trasparenza è fondamentale per 8 clienti su 10, ma lo è solo per il 17% delle aziende. Infine, prendersi cura dei problemi del cliente è rilevante per il 76% dei clienti e soltanto per il 32% delle aziende. 7 Le priorità. Anche le attese sulle priorità di intervento sono espresse dai clienti in un modo che le aziende non sembrano comprendere. In genere, la funzione più carente nelle aziende sembra quella relativa alla capacità di “ gestire nel tempo” i clienti. Le attese dei clienti si concentrano infatti sulla richiesta di attenzione a voci quali l’assistenza dopo la vendita ( 65%) e la chiarezza delle informazioni preliminari ( 49%).(…)Lo scarso ricorso ad iniziative di profiling ( che ha inciso per il solo 9% tra gli interventi realizzati per migliorare la relazione con i clienti) lascia emergere l’indisponibilità delle aziende all’accoglimento delle esigenze soggettive del cliente. Questo genera maggiore " infedeltà" al prodotto da parte dei target medio alti ma anche di quelli più bassi che, in condizioni di effettiva competizione, sono pronti a “ tradire”.
In America ma non solo è di moda tra molti manager e professionisti affermati verificare regolarmente quante volte il proprio nome è citato nei siti internet e a che proposito. Questa tendenza è stata da qualcuno prontamente ribattezzata “Ego Surfing”, e ha come scopo quello di analizzare la propria popolarità, ma anche l’opinione della gente sull’azienda nella quale i manager lavorano, oltre ad essere un utile strumento per monitorare la concorrenza. Alcune imprese dispongono addirittura di uffici di comunicazione e pubbliche relazioni dedicate a questa attività, e la ricerca avviene all’interno di varie tipologie di siti, compresi alcuni blog.
Internet quindi diventa sempre più un importante canale non solo per comunicare ma anche per ottenere informazioni di prima mano su quello che gli utenti pensano realmente dei prodotti, sul loro gradimento e più in generale sull’immagine dell’azienda. Del resto non è una novità che da parecchio tempo ormai le aziende considerino i blog e i forum come uno strumento fondamentale per cogliere “gli umori” del proprio target, tant’è che molti uffici marketing visitano regolarmente queste pagine, a volte dichiarando la propria identità, altre fingendosi un normale utente, ma raccogliendo in ogni caso utili informazioni di prima mano.
E' ormai ufficiale la firma del memorandum of understanding tra Fiat e l' indiana Tata Motors. Chi si aspettava un'altra intesa con un partner blasonato, almeno per ora, dovrà pazientare.
In India il marchio Tata è il più venduto tra i veicoli commerciali ed il terzo tra le automobili. Il suo fatturato si avvicina ai 5 mld di dollari ed è la più grande industria indiana. Uno dei modelli di punta della società di Ratan Tata è la Safari, gip a sette posti, che voci di corridoio vogliono come prima vettura a dover subire il remake dei designers Fiat.
L'azienda italiana avrà da guadagnare in termini di costi di produzione e di visibilità in un mercato vastissimo, ma avrà poco da aggiungere alle sue conoscienze per quanto concerne la qualità, la ricerca (che sono poi tra i tasti dolenti della sua offerta) e tutte quelle armi che in Europa rendono un'azienda realmente concorrenziale . La Tata Motors è comunque leader in R&S nel mercato indiano, ma è evidente che Fiat è intenzionata ad attingere ben altro da questa alleanza.
www.ilsole24ore.com
In queste settimane su eBay è possibile trovare in vendita oggetti scampati all’uragano Katrina ma anche gadget, souvenir e T-shirt dedicati a quanto successo in quelle tragiche giornate. I venditori assicurano che il ricavato sarà utilizzato per la ricostruzione, ma il dubbio dello sciacallaggio rimane. Sempre a questo proposito sembra che due avvocati abbiano registrato il nome dell’uragano per lanciare un nuovo drink, sulla cui etichetta dovrebbe esserci una foto satellitare di Katrina. Iniziative di marketing come questa lasciano molto a desiderare, quando si cerca di trarre profitto da eventi drammatici. Il pubblico apprezzerà l’iniziativa? Secondo me no.
In questo giorni si parla molto dell’edizione italiana di Clean Up The World (attualmente in corso, si svolge nei giorni dal 23 al 25 settembre) un’iniziativa mondiale di volontariato ambientale che ha come scopo rendere più puliti parchi, strade, piazze, fiumi e le spiagge delle città di tutto il mondo. A livello globale si tratta di un’iniziativa di grande successo,che che fino ad oggi ha portato sulle piazze di oltre 120 paesi più di 40 milioni di persone.In Italia viene promossa da Legambiente, che quest’anno potrà avvalersi del coinvolgimento e della sponsorizzazione di Vodafone, che si è fatta promotrice di una politica di maggiore sensibilizzazione ambientale.Per dare maggiore risalto alla collaborazione un centinaio di dipendenti Vodafone Italia sono stati venerdì scorso nelle piazze di Roma, Milano, Napoli e Bologna per partecipare all’iniziativa.La cosa più interessante però e come la tecnologia dell’azienda sia stata messa a disposizione dell’iniziativa, sia per fornire informazioni che per creare un senso di Community tra tutti gli utenti con particolare sensibilità ambientale.Questi sono i servizi promossi:
- Sms Segnalazione: via Sms la tua piazza preferita, il luogo che ami di più, al 3404399999,
- Sms Informazione: invia un Sms al 3404399999 con il nome del tuo comune per sapere se aderisce all'iniziativa
- Sms e l’Mms Descrizione: dicci la tua, racconta l'oggetto più curioso che hai visto nella tua vita via Sms al 340 4399999 oppure invia un Mms al 346 4646434 per segnalare l'oggetto più curioso che hai trovato durante le tre giornate di Puliamo il Mondo
I testi e le immagini inviate tramite Sms e Mms potranno essere pubblicati all'interno del sito internet della trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio Rai 2 www.caterueb.rai.it in una sezione dedicata all’iniziativa.Oltre a un positivo ritorno di immagine legato all’iniziativa (un target giovane, grande utilizzatore si Sms e Mms ha generalmente una sviluppata sensibilità ecologista) è da sottolineare l’idea legata a questa specie di concorso via Mms che porta gli utenti a sfidarsi nel fotografare l’oggetto più bizzarro, per vedere il proprio scatto all’interno del sito internet di Caterpillar. Questo si traduce ovviamente anche in un maggiore traffico telefonico, a tutti vantaggio dell’azienda.Ma non bisogna sottostimare l’importanza in termini di fidelizzazione che iniziative come queste possono garantire: l’utente si sente parte di una grande “famiglia” con un forte interesse comune, viene coinvolto in un progetto di indubbia utilità sociale e tramite le funzionalità offerte dal sistema di messaggistica non è relegato a un ruolo di semplice spettatore, ma può confrontarsi con gli altri e vedere le proprie foto su internet.
Dopo una battaglia lunga e dall’esito incerto la RIAA (Recording Industry Association of America) è riuscita (anche se non ufficialmente) a oscurare il sito di Winmx, uno dei software peer to peer più diffusi.
Al momento la FrontCode Technologies, titolare di Winmx, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali per verificare se il blocco è conseguenza della diffida, ma è l’ipotesi che sembra più probabile.
Continua quindi la battaglia delle major discografiche contro lo scambio di contenuti d'autore sui siti P2P, che ha registrato lo scorso 5 settembre una sentenza di un tribunale australiano secondo il quale gli utenti di Kazaa, altro popolare sito di condivisione file, violano i diritti d'autore. Il giudice aveva anche ordinato ai titolari del software di prevenire attività di pirateria online.
I software peer to peer sono ormai ampiamente diffusi, e se da un lato l’industria discografica li vede come nemici da sconfiggere dall’altro sono comunque guardanti con interesse da operatori che li vedono come possibile “modello distributivo” per molte tipologie di contenuti, ovviamente nel rispetto delle regole e del copyright.
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