Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
In una recente ricerca commissionata da AssoComunicazione viene analizzato l’approccio al Marketing Relazionale da parte dei 1.000 principali top spender italiani. La presentazione completa può essere scaricata qui.Ricorso al Marketing Relazionale presso le "Top 1.000"Nel corso dell'ultimo anno fiscale, il 97% delle aziende ha utilizzato almeno una leva del Marketing Relazionale, in questa percentuale: promozioni 80%, eventi 71%, direct marketing 63%, web/digital mktg 70%.Investimenti presso le "Top 1.000"3.870 milioni di euro di investimenti in Marketing Relazionale, con un incremento del 4% rispetto al 2004, così ripartiti: 2.512 milioni in promozioni (+2% rispetto al 2004), 698 milioni in eventi (+ 4%), 427 in direct mktg (+10%), 233 milioni in web mktg (+15%), contro i 6.654 milioni di euro di investimenti pubblicitari. Nel Marketing Relazionale è possibile individuare aree già affermate (promozioni ed eventi) e aree con potenzialità espansive (direct e web marketing).- Promozioni: Strumenti più utilizzati nell'ultimo anno fiscale: merchandising 75%, in-store promotion 67%, trade promotion 61%.- Eventi: Tipologie più utilizzate nell'ultimo anno fiscale: fiere 85%, sportivi 33%, culturali 31%.- Direct Marketing: Strumenti più utilizzati nell'ultimo anno fiscale: directmail 87%, internet/e-mail 60%, telemarketing in-bound/out-bound 60%.- Web/Digital Marketing: Strumenti più utilizzati nell'ultimo anno fiscale: sito web 96%, newsletter/communities 56%, banner/spazi elettronici 55%.Obiettivi principali raggiunti dalle aziende con gli strumenti del Marketing relazionalePromozioni : vendita/incremento delle vendite 47%, fidelizzazione 12%, notorietà di marca 11%. Eventi : immagine di marca 29%, notorietà di marca 22%, vendita/incremento delle vendite 12%. Direct mktg : vendita/incremento delle vendite 30%, fidelizzazione 19%, notorietà di marca 15%. Web/digital mktg : notorietà di marca 24%, immagine di marca 23%, vendita/incremento delle vendite e fidelizzazione 12%.Principali canali del Marketing RelazionaleIl canale più utilizzato nell'ultimo anno fiscale è il punto vendita (74%, per un investimento totale di 1.517.000.000 euro), seguito da internet (65%, investimento di 278.000.000 euro) e da mailing/posta cartacea (53%, investimento di 292.000.000 euro).Definizione del budget in aziendaIl budget annuale stanziato in advertising e in Marketing Relazionale prevede nel 55% dei casi un budget separato e nel 41% un budget unitario.Le strutture/risorse interne ed esterne del Marketing RelazionaleNella maggior parte dei casi, gli investitori hanno fatto ricorso sia a strutture esterne che a risorse interne (il 56% nelle promozioni, il 52% negli eventi, il 36% nel direct e il 47% nel web/digital). Per quanto riguarda gli operatori esterni, il grosso della domanda si è rivolta a operatori specializzati sullo strumento (il 54% nelle promozioni, il 76% negli eventi, il 53% nel direct e il 75% nel web/digital).Le risorse interne nella realizzazione di attività di Marketing Relazionale hanno avuto per le aziende un ruolo principalmente strategico (75%) e propositivo (72%) e, con netto distacco, un ruolo operativo (60%) e creativo/ideativo (47%).Le risorse esterne nella realizzazione, al contrario, hanno avuto per le aziende un ruolo principalmente operativo (70%) e creativo/ideativo (48%) e, in misura minore, propositivo (41%) e strategico (8%). Il ruolo atteso verso gli operatori esterni, però, è più orientato sulla funzione strategica (22%) e propositiva (57%) che su quella operativa (40%) e creativo/ideativa (48%). Facendo un confronto tra ruolo effettivo e atteso per le risorse esterne, quindi, si può dire che le aziende "osino" poco. Nonostante il desiderio di vedere nella struttura esterna anche un consulente strategico, cioè, le aziende stesse continuano a delegare alle agenzie la parte creativa e operativa, preferendo mantenere all'interno la funzione propositiva e strategica.
Via ADVexpress
Di Eli (del 07/01/2006 @ 14:05:16, in Advertising, linkato 3487 volte)
Se vi piacciono i fast food, il pollo e soprattutto mangiare piccante potete andare nel ristorante KFC più vicino. In America tra le varie salse a disposizione è possibile scegliere anche le piccantissime “KFC Hot Devil Droplets”.Però state in guardia, non sempre ci sono acquari nelle vicinanze!
Mentre tutti guardavano verso i computer, Google si è infilata nei telefonini.[...]
Entro la fine di questo trimestre, verranno commercializzati i primi cellulari Motorola dotati di un tasto Google, che permetterà di accedere con un click alle ricerche, alla posta, e ad altri servizi studiati per la clientela mobile. La partnership con Motorola, che Repubblica può annunciare in anteprima, potrebbe essere l'oggetto del keynote che Larry Page, cofondatore di Google, indirizzerà oggi alla platea della Consumer Electronics Conference di Las Vegas, e che ha scatenato nei giorni scorsi le indiscrezioni della stampa americana.
"La partnership durerà tre anni", ha dichiarato Scott Durchslag, corporate vice president di Motorola. "Vogliamo portare la potenza di Google nelle vostre tasche". Nei giorni scorsi Google aveva annunciato la fornitura di un servizio di posta elettronica, il suo Gmail, pensato appositamente per i cellulari. "Inizialmente, la nostra offerta per i clienti mobili comprenderà Gmail, le ricerche tradizionali e quelle locali", spiega Nikesh Arora, vicepresidente per l'Europa. "Contiamo di sviluppare altri servizi basandoci sulle richieste e le reazioni degli utenti".
L'integrazione tra i telefonini e altri servizi sembra una delle note dominanti della conferenza di Las Vegas. NetGear, ad esempio, uno dei principali fornitori di banda larga negli Stati Uniti, presenterà il primo telefonino in grado di fare telefonate in protocollo Voip attraverso il servizio Skype. Anche Microsoft lancerà il primo smart phone, il Treo 700w, che funziona con i suoi software.
Una guerra di annunci nella quale ogni azienda cerca di rubare la scena ai rivali. In questo campo Google ha già ottenuto il suo personale successo: oggi tutti gli occhi saranno puntati sul keynote di Larry Page. Al cofondatore di Google resta ora il difficile compito di non deludere le aspettative degli analisti.
[fonte Repubblica.it]
Presentato da Larry Page al Consumer Electronics Show di Las Vegas il Google's video store.
Video on demand disponibili a partire da 99 cents.
With Google Video Store, which the company said will be "available soon" at video.google.com consumers will pay $1.99 to download and view, for an unlimited time, episodes from last season's "Survivor" series, as well as episodes of 300 older TV programs like "I Love Lucy," said Peter Chane, senior business product manager for Google Video. [via Internet Marketing Blog]
A dispetto delle numerose voci che davano per imminente l’entrata di Google nel settore dell’elettronica di consumo con una serie di pc a basso costo il colosso di Mountain View ha annunciato a sorpresa un accordo strategico triennale con la Motorola per dotare alcuni modelli di alta gamma di funzionalità avanzate per la ricerca e la gestione della posta oltre ad una serie di nuovi servizi appositamente ideati per la clientela mobile.Gli apparecchi frutto di questa collaborazione avranno un tasto che consentirà un agevole accesso a ricerche sia tradizionali che localizzate (settore decisamente rilevante se si pensa al possibile utilizzo degli strumenti da parte di un’utenza mobile) e, in base alle future richieste degli utenti, potranno in seguito essere arricchiti con ulteriori funzionalità.Ma Motorola, in attesa dell’affermazione definitiva della telefonia di terza generazione, per l’anno in corso ha un ulteriore asso nella manica, rappresentato da un agreement decennale con Kodak, grazie al quale svilupperà nuovi camera phone che saranno lanciati sul mercato all’inizio del 2007. Il punto di forza di questi modelli sarà l’elevata qualità delle fotografie ottenibili, in grado di rivaleggiare con i modelli di punta del leader di mercato Nokia e del suo pubblicizzato N90.Proprio grazie a questi progetti Motorola conta di insidiare la leadership del rivale finlandese, che nel 2005 si è imposto con una market share del 32,6% secondo gli analisti di Gartner. Ma le distanze non sembrano più incolmabili: nel corso dello scorso anno la quota di mercato del produttore americano è salita dal 13,5% registrato a fine 2004 ad un importante 18,8%, imponendosi come il più accreditato sfidante al trono della regina Nokia.
COCA-COLA: il nome del marchio più famoso e più forte del mondo (si calcola il suo valore in 68.9 miliardi di dollari) deriva dal nome della coca, un arbusto sudamericano e da quello della cola, un estratto della noce di kola.
GOOGLE: il nome del motore di ricerca più famoso del mondo deriva dalla parola del gergo matematico googol che indica la cifra formata da un 1 seguito da 100 zeri (10100) : chiaro il riferimento all'obbiettivo di indicizzare un numero di pagine web enorme. Da notare che il termine venne "coniato" dal nipote (di 9 anni) del matematico che introdusse l'uso del googol.
ADIDAS: Adolf Dassler fu il fondatore dell'azienda di abbigliamento sportivo che creò questo nome prendendo spunto dal suo: il suo soprannome era Adi e da Adi e Dassler nacque Adidas.
ALFA: il nome dell'azienda automobilistica italiana è un semplice acronimo per Anonima Lombarda Fabbrica Automobili.
NUTELLA: il nome Nutella nasce nel 1964 per sostituire il precedente "Supercrema Giandujot" (una legge vietò l'uso del suffisso "super" nei nomi per alimenti). La radice del nome è formata dalla parola inglese nut (pronuncia : nàt) ovvero "nocciola", uno degli ingredienti della famosa crema spalmabile. Il suffisso -ella rendeva il nome facile da pronunciare e da ricordare ma soprattutto lo rendeva tipicamente italiano.
KODAK: era il 1888 quando George Eastman mise in commercio la macchina fotografica di sua invenzione, battezzandola in questo modo perché era un nome : "breve, vigoroso, facile da pronunciare e, per soddisfare le leggi sui marchi depositati, non significava nulla".
NIKE: era il nome della dea greca della vittoria. Il logo (il famoso baffo - swoosh in inglese), rappresenta simbolicamente l'ala della dea della vittoria adorata dagli antichi Greci.
SCHWEPPES: molti potrebbero pensare che il nome della famosa bibita effervescente sia onomatopeico e richiami il suono prodotto dall'apertura della bottiglia; in realtà, si tratta semplicemente di un nome patronimico (il produttore si chiamava Jacob Schweppe).
REEBOK: nel 1895, l'atleta inglese Joseph William Foster ideò e iniziò a produrre un modello di calzatura dalla suola chiodata per la corsa veloce. Nel 1958, due suoi nipoti fondarono una seconda società che assorbì la J.W. Foster & Sons e che fu battezzata Reebok, dal nome di una gazzella africana.
M&M'S: il nome delle caramelle al cioccolato deriva dalle iniziali dei cognomi del signor Forrest Mars e del signor Bruce Murrie, i quali, nel 1940, crearono l'azienda chiamata M&M'S CHOCOLATE CANDIES. Una curiosità: il nome d'arte del rapper americano Eminem riprende la pronuncia del marchio (MM sono anche le iniziali del suo vero nome, Marshall Mathers).
LEGO: nel 1934 Ole Kirk Christiansen organizzò un concorso tra i suoi dipendenti al fine di trovare un nome per la compagnia. Vinse lui stesso (...) inventando il nome LEGO, formato dalle parole danesi "LEg GOdt", che significano "gioca bene".
LAMBORGHINI DIABLO: tutti i modelli di casa Lamborghini (tranne la Countach) hanno un nome legato al mondo dei tori e delle corride: in questo caso Diablo era il nome di un toro che nel 1869 nella plaza de Toros di Madrid si scontrò in un duello epico con il torero Jose De Lara detto "el Chicorro".
IKEA: l'azienda venne fondata da Ingvar Kamprad nel 1943; a 17 anni, Kamprad ricevette un premio dal padre per il suo impegno nello studio e lo usò per dar vita alla sua attività. Il nome IKEA è l’acronimo delle iniziali del fondatore (I.K.) e di Elmtaryd e Agunnaryd, la fattoria e il villaggio dove Kamprad crebbe. Inizialmente IKEA vendeva penne, portafogli, cornici, orologi, gioielli, calze di nylon... tutto ciò di cui la gente aveva bisogno e che Ingvar riusciva a procurare a un prezzo ridotto.
BUDWEISER: Adolphus Busch (fondatore dell'azienda) scelse il nome "Budweiser" perché aveva un suono germanico (il che garantiva una birra di ottima qualità) ma era anche facilmente pronunciabile in inglese. In tedesco Budweiser significa "fatta con le gemme" mentre l'abbreviazione Bud indica semplicemente la gemma.
Häagen-Dazs: il nome della nota marca di gelati americana è stato inventato a tavolino dal suo proprietario negli anni '60: sostituì il precedente nome Ciro's per dare un'immagine di qualità nord-europea al prodotto.
[via Nomix]
Client Nestle
TITLE: God
AGENCY: JWT Colombia
CREATIVE DIRECTOR: Rodrigo Torres
ART DIRECTOR: Luis Miguel Pirateque/Alejandro Barrera
COPYWRITER: Alejandro Barrera/Luis Miguel Pirateque
AGENCY PRODUCER: Janeth Paez
Client MINI Canada
TITLE: Porcelain Pylons
AGENCY: TAXI
EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR: Zak Mroueh
ART DIRECTOR: Sam Cerullo
WRITER: Jason McCann
TYPOGRAPHER: Brad Kumaraswamy
PRE-PRESS: Rayment & Collins
PRINT PRODUCER: Mark Prole
ACCOUNT MANAGER: Daryn Sutherland
Title: Magic
Advertiser: Coca-Cola External Relationships
Company: McCann-Erickson Spain
Category: Promotions Marketing: Special Events
2005 Silver WorldMedal @ Newyorkfestivals
Translation
This invitation to a free screening of the latest Harry Potter film was sent by Coca-Cola to executives fo important Spanish companies. You had to rub the surface with a wet cloth to see the text. After a while it would disappear again.
A quanto sembra Intel non è la sola in questi giorni a voler cambiare il logo aziendale. Anche Kodak, il gigante della fotografia, nel corso dell’ultimo Consumer Electronics Show ha presentato ufficialmente il nuovo marchio. Rispetto al precedente il nuovo sembra decisamente più essenziale e moderno, ma anche più impersonale.Vedremo se, come è successo per Intel, l’aggiornamento del logo è il preludio un prossimo riposizionamento al’interno del mercato o se semplicemente si è trattato di una scelta di carattere estetico. Del resto l’azienda ha dovuto affrontare grandi sfide i questi ultimi anni: l’avvento della fotografia digitale ha determinato una notevole diminuzione delle vendite di pellicole fotografiche, settore in cui Kodak deteneva una posizione di leadership, costringendola a trovare nuovi spazi puntando in maniera crescente sull’elettronica di consumo ma anche sui servizi per il settore industriale e medico.
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