Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Motorola e Apple: una mezza delusione?
Finalmente si è visto il tanto anticipato Motorola targato Apple. La prima impressione è che non sia diverso dai modelli già esistenti con le stesse funzionalità offerti dai vari Nokia, e Samsung.
Il nuovo Motorola si chiama Rokr E1, e la novità è rappresentata dal fatto che grazie a iTunes potrà scaricare scaricare file musicali in formato Aac direttamente dal negozio Apple iTunes (oltre che i classici mp3 dal pc). Un grosso vincolo è rappresentato dal fatto che il limite di 100 brani non può essere superato, neanche utizzando schede di memoria esterne. Le canzoni devono essere acquistate via computer dal negozio Apple iTunes, oppure compresse dai propri Cd e trasferite via Usb, mentre non è possibile comprarle direttamente tramite il telefono, forse per non pestare i piedi alle varie compagnie telefoniche che stanno facendo affari d’oro vendendo a caro prezzo questo servizio.
C’era bisogno di tutto questo clamore? Meno male che la Apple quasi in contemporanea ha sfoderato la versione nana dell’iPod.
Complimenti Google. E' di un'ora fa la notizia che Vinton Cerf, uno dei padri fondatori di Internet, oltrechè sviluppatore (unitamente a Robert Kahn) del protocollo di comunicazione TCP/IP, è diventato un nuovo dipendente di Google. Sembra che avrà il compito chiave di sviluppare nuove applicazioni internet oriented per il Googleplex.
Ricordo ai lettori di Mymarketing.it che recentemente Vinton Cerf si stava occupando dello sviluppo di un nuovo protocollo interplanetario come standard di comunicazione fra pianeti, che si baserà sulla comunicazione radio/laser, fortemente tollerante al degrado del segnale.
Vediamo se ci sarà ancora qualcuno che sostiene che Google si occupa solo di "ricerca" in senso stretto.
Con grande risonanza mediatica in questi giorni è stata presentata
la Grande Punto, di
fronte una selezionata platea di 1.000 ospiti giunti a Torino per
l’occasione.
Questo nuovo modello deve affrontare sfide impegnative, in
quanto si confronta con un auto che da 12 anni è leader nel suo segmento, e avrà
un ruolo fondamentale per il rilancio del marchio FIAT. Luca De Meo,
responsabile Brand & Commercial Fiat, ha affermato che l’ambizioso obiettivo
è quello di raggiungere un milione di nuovi clienti, senza trascurare però i 6
milioni di automobilisti che hanno acquistato i modelli precedenti. Le stime
minime di vendita della nuova vettura si attestano sulle 360.000 vetture l'anno
secondo l'A.d. Marchionne, ,di cui almeno la metà all’estero.
Nella fase di lancio si punterà molto sul fattore emozionale, e a
questo scopo è stato scomodato Vasco Rossi con la sua “Senza parole”, che farà
da colonna sonora alla la campagna di lancio televisiva che partirà in Italia
dal 10 settembre.
La mancanza di parole sarà appunto il tema dominante attraverso
tutti i supporti pubblicitari: dalla televisione alla stampa, dal web al cinema,
con la regia dell’agenzia SaffirioTortelliVigoriti.
Dietro questa operazione c’è un attento rilancio del brand della
casa torinese,ultimamente un po’ appannatosi a causa di modelli poco convincenti
e di una concorrenza sempre più spietata.
Riuscirà questo modello a riportare in salute la divisione auto? Alcuni concorrenti storici
(la Peugeot con la Peugeot 205 e la Renault con la Renault 5) hanno
dimostrato che è possibile.
Vi segnalo una notizia interessante riportata proprio in queste ore da alcune fonti come Businessweek e CNN, secondo cui Ebay starebbe per acquistare la nota società Skype, leader nel settore del VoIP, per una cifra che si aggirerebbe tra i 2 ed i 3 miliardi di dollari. Non stupisce poi troppo a pensarci, dal momento che già altri big player hanno rivolto la loro attenzione al settore della telefonia via internet protocol, basti pensare al nuovo Google Talk, a Yahoo che ha acquisito Dialpad o a Microsoft con Teleo, giusto per citarne alcuni. C'e' da rilevare che comunque Ebay tramite quest'acquisizione andrebbe di fatto a ricoprire un ruolo di primissimo piano nel panorama del VoIP, dato che attualmente gli utilizzatori di Skype nel mondo ammontano ad oltre 50 milioni. Non ci rimane che aspettare e vedere l'evolversi di queste voci, che, come è ovvio, attualmente non vengono commentate dalle 2 parti interessate.
Navigando un pò su internet mi sono
imbattuto in questo articolo. Google alla lunga con la sua iperattività e
onnipresenza rischia di diventare antipatico???
http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/scienza_e_tecnologia/affin3/google/google.html
Tutti a caccia di Google. Dopo un
agosto a dir poco movimentato, ora è lui il ricercato numero uno, un paradosso
per il motore di ricerca più usato del Web. E digitandovi la stessa parola
"google", in una frazione di secondo compaiono 244 milioni di risultati. Ma non
basta per rispondere alla domanda su cui tutti gli analisti si arrovellano da
settimane: quali sono i piani dell'imprevedibile società di Mountain View,
California? L'estate non sembrava iniziata bene. Giungeva prima di Ferragosto
l'annuncio della sospensione di Google Print, la progettata biblioteca
universale on line, che tanto aveva fatto parlare di sé nei mesi passati,
rivelando la megalomania della società californiana. Troppe diffidenze da parte
dell'industria editoriale. Poi arriva d'un baleno il 18 agosto: Google mette in
vendita un'altra mole di azioni, per un totale di 14.159.265, al prezzo di
chiusura del giorno prima, 285,10 dollari ciascuna. Calcolatrice alla mano,
significa un incasso di oltre 4 miliardi di dollari, da sommare ai 3 miliardi
cash già disponibili alla fine di giugno. Non male: certo, Microsoft di dollari
cash ne ha 37,7 miliardi, ma Yahoo 3,4. Intanto il valore di mercato di Google
arriva a più del doppio di quello di General Motors. È lunedì 22 agosto quando viene presentato Google
Desktop 2, la versione aggiornata dell'applicazione che personalizza la
fruizione dei dati immagazzinati nel computer, rendendoli meglio accessibili e
aprendo una serie di finestre che permettono l'aggiornamento in tempo reale
delle informazioni desiderate (come news, meteo o nuovi messaggi di posta). Ma è
il 24 agosto che Google sembra dare credito alle illazioni più allettanti: viene
infatti lanciato il prodotto Google Talk che segna l'ingresso della società nel
mondo dello instant-messaging, o IM, cioè il sistema di comunicazione integrata,
sempre più diffuso tra i giovani, che fonde le caratteristiche della e-mail con
quelle della chat, forte pure di una prerogativa fondamentale: la viva voce
attraverso il VoIP, ovvero il Voice over Internet Protocol (basta avere un
microfono con altoparlante collegato al computer). La torta di questo enorme
business è già saldamente spartita tra America On Line, Microsoft e
Yahoo. Per il momento Google Talk è il vaso di coccio tra vasi di ferro. Ma
quel che conta in prospettiva è il senso dell'operazione: Google si configura sempre più come un sistema operativo ombra,
genio totalizzante del nostro monitor, che plasma e coordina tanto le funzioni
di archiviazione e ricerca delle informazioni quanto quelle di comunicazione col
mondo esterno, via voce o via testo. Non è poco: la "svolta telefonica"
ne sarebbe la chiave di volta. La telefonia posiziona Google anche lungo la scia
di società leader nell'ambito Voice over Internet, come Vonage o Skype. Ma non
riesce difficile, a questo punto, dare credito ai rumors sull'acquisto di miglia
e miglia di fibra ottica, in vista di una propria rete wi-fi, che alcuni hanno
già battezzato "the GoogleNet".
Oggi si festeggia il 7° compleanno di Google, ma, come ho scritto nel mio blog, sembra che Larry e Sergey se ne siano totalmente dimenticati. Aspettiamo le prossime ore per vedere se magari un logo ad hoc lo realizzano. Sveglia! E nel frattempo...AUGURI Google!
In
questi giorni sto leggendo Cogito Ergo Brand, di Thomas Braun, che recita in
copertina “Da Eraclito a Popper: breve storia filosofica del branding”.
Si tratta di un agile volumetto (meno di 200 pagine) dove le tematiche di brand
management sono accostate in modo inedito alla filosofia occidentale.
Nel tempo libero mi piace leggere libri che affrontino tematiche di marketing,
sia che lo facciano in maniera tradizionale sia che, come questo, approccino
gli argomenti da un punto di vista meno convenzionale. A dire il vero mi aspettavo
una lettura meno impegnativa, ma tra una pagina e l’altra si nascondono
piacevoli sorprese.
Nelle ultima parte trova spazio un breve indice dei filosofi in pillole, dove
aspetti legato al branding sono interpretati alla luce del pensiero filosofico
di grandi pensatori del passato. Mi piaciuto in particolare quanto scritto in
relazione a Kant, che cito testualmente (nome me ne voglia la Etas, sono solo
poche righe e si tratta di pubblicità gratuita):
“Non
impazzite pensando di dover conoscere tutto dei vostri consumatori, mercati
e brand. Vedrete, ascolterete e odorerete soltanto ciò che la vostra
attrezzatura vi consentirà. State piuttosto sistemando le cose in modo
che vi comunichino che cosa volete conoscere?
Ricordate che le “categorie” attraverso le quali percepite il mondo
hanno più a che fare con i modelli mentali che non con la realtà
in se stessa. Spesso i più straordinari cambiamenti avvengono dopo una
modifica della percezione delle “categorie” (ad esempio segmentare
un mercato)”
L’idea
di sistemare le cose in modo che siano queste ultime a comunicare con noi ha
un suo fascino, specialmente quando, come a volte capita, sembra facile perdersi
una marea di dati su mercati, prodotti, abitudini di consumo e quant’altro
nel tentativo di raggiungere un’onniscenza che, nonostante tutto, continua
a sfuggirci. Ma forse se la raggiungessimo davvero non sarebbe più divertente
fare questo lavoro, o no?
Sempre
in tema di pubblicità gratuita tra i tanti posti dove comprare questo
libro vi segnalo questo.
E’ un po’ che non se ne sentiva piu’ parlare, ma sembrerebbe che il progetto Google Wallet, il sistema di pagamenti che il colosso di Mountan View sta sviluppando, si trovi in una piuttosto avanzata, a giudicare almeno dall’annuncio apparso su Yahoo Hotjobs, secondo il quale Google sta cercando un Fraud Operations Director. Chissà che qualche novità non sia dietro l’angolo…
Voci di corridoio (tutte da verificare) parlano di un ennesimo colpo di scena da parte di Google: un nuovo sistema operativo, che si avvia tramite memoria USB.
Il sito dove è apparsa la notizia è digi.it.sohu.com (http://digi.it.sohu.com/20050904/n240337911.shtml). Come riportato anche da un quotidiano inglese il nuovo sistema operativo sarebbe basato su Linux. Il tutto funziona tramite chiavetta USB, e una volta avviato il sistema è possibile collegarsi ai server di Google, dove sono installate le applicazioni messe a disposizione dell’utente.
Sulla
scia del fruttuoso tentativo fatto nel 2004 dalla Seagram, che ha pagato artisti
di fama internazionale per citare il proprio gin
in alcune delle loro canzoni, anche il colosso dei fast food McDonald’s
scalpita per scalare le classifiche d’oltreoceano.
Alla base di questa strategia c’è
ovviamente un’attenta valutazione dell’influenza esercitata da un
certo tipo di musica sui teenager americani, da sempre cari al marketing dell’azienda.
Con l’aiuto dell’agenzia pubblicitaria
Maven Strategies , la stessa che
ha supportato anche la Seagram, McDonald’s selezionerà un certo
numero di artisti rap ai quali verrà proposto di inserire le parole “Big
Mac” nei loro testi. Nel caso in cui il pezzo diventi una hit e passi
per radio ciascun artista riceverà un “bonus” che oscilla
da 1 e 5 dollari per ogni volta che la canzone viene trasmessa.
Ovviamente, per evitare pericolosi boomerang,
il testo nel quale sarà citato il famoso panino deve preventivamente
essere approvato dal marketing di McDonald’s, che verificherà la
congruenza dei messaggi in esso contenuti.
Da un certo punto di vista questa strada, già
collaudata, è creativa e con rischi limitati, in quanto l’artista
è pagato in funzione del livello di promozione che riesce concretamente
ad effettuare. D’altro canto però cosa potrebbe succedere se uno
degli artisti supportati (come talvolta succede nel mondo del rap ma non solo)
dovesse avere problemi di immagine e/o con la giustizia?
Il passaggio del pezzo in radio in questo caso
non sarebbe più molto gradito al re degli hamburger, che potrebbe vedere
la propria immagine, già ciclicamente messa in discussione per aspetti
legati alla saltuarietà dei cibo offerti, associata a personaggi diventati
nel frattempo scomodi o poco edificanti.
A prescindere però dai rischi evidenziati
mi sembra che si tratti di un tentativo per certi versi coraggioso di battere
nuove strade, per raggiungere il consumatore utilizzando uno strumento di forte
impatto come la musica in un modo sicuramente nuovo e direi in questo caso “subliminale”.
A
mio parere infatti è ora che le strategie di marketing, specialmente
quando portate avanti da grandi player, provino nuove strade, integrando tra
loro i diversi media e proponendo alle stanche orecchie del consumatore una
“musica” nuova.
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