Immagine
  mymarketing.it: perchè interagire è meglio!... di Admin
 
"
Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
"
 
\\ : Storico : internet (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Matteo B. (del 09/03/2006 @ 06:10:05, in Internet, linkato 3077 volte)
L’anticipazione è decisamente interessante. Secondo quanto riportato da CNET News un gruppo di blogger sarebbe riuscito a impossessarsi di alcune schermate dell’ennesima sorpresa di Google, un calendario tuttora in fase di testing.

Secondo queste voci questo programma dovrebbe integrarsi con Gmail, ma offrire anche la possibilità di dialogare con altre applicazioni simili condividendo i dati. Altro aspetto interessante sarebbe la possibilità di inviare appositi alert tramite SMS.

Le funzionalità previste dovrebbero inoltre consentire di segnalare eventi che a discrezione dell’utente potrebbero anche essere condivisi ed eventualmente resi pubblici, accessibili anche a chi utilizza un programma diverso.

Anche se il progetto è tuttora in fase di sviluppo la notizia ha subito suscitato un forte interesse, come sempre succede quanto le anticipazioni riguardano Google.

L’integrazione con Gmail, che recentemente ha cominciato ad offrire anche funzionalità di chat, potrebbe far pensare a questo strumento come ad un’alternativa gratuita e web-based al popolare Outlook.

Google tra l’altro ha già da tempo lanciato una partnership con Sun per la distribuzione del popolare pacchetto OpenOffice, ponendosi a favore di soluzioni gratutite e basate sull’open source.

Vedremo se la notizia sarà confermata e se, come già successo altre volte, darà lo spunto ad altri player per arricchire la gamma di servizi offerti.

 
Di Matteo B. (del 06/03/2006 @ 06:24:32, in Internet, linkato 2914 volte)
Degli ormai famosi RSS abbiamo già parlato in qualche occasione. L’acronimo, che significa Really Simple Syndacation, si riferisce ad una modalità per distribuire informazioni su internet. Il formato alternativo, denominato Atom, ha funzionalità simili e consente anch’esso di gestire questi particolari contenuti informativi attraverso appositi strumenti, denominati aggregator o feeder.

RSS e Atom (chiamati anche feed), più complicati da spiegare che da utilizzare, stanno rivoluzionando la gestione delle informazioni sul web, consentendo ad esempio ai navigatori di importare numerosi contenuti nella propria homepage così come in altri siti e community, favorendo una sorta di effetto virale.

Numerosi portali, tra i quali Netvibes e My Yahoo, offrono la possibilità di crearsi delle pagine personalizzate utilizzando i feed dei siti di proprio interesse. In questo modo il navigatore non ha più la necessità di aprire numerose pagine per seguire gli aggiornamenti dei propri siti preferiti, ma grazie ad un’home page personalizzata può comodamente controllare il tutto utilizzando un unico punto di accesso, ricevendo le informazioni di proprio interesse con pochi click.

Il crescente affermarsi di questi strumenti evidenzia secondo molti una variazione importante nelle modalità di fare marketing on-line, con il passaggio da strategie opt-in e messaggi email più o meno schedulati all’effettiva gestione di contenuti a valore aggiunto: i consumatori desiderano accedere a determinati contenuti nei tempi e modi da loro preferiti.

La prima conseguenza è evidentemente la volontà di controllare quando ricevere i contenuti e le aziende più attente alle evoluzioni del web si sono già attivate in questo senso, offrendo numerose alternative tra le quali scegliere.

Feed relativi a news, shopping e blog, così come i più recenti audiopodcasts (strumenti simili ma in formato audio) sono solo alcuni degli strumenti messi a disposizione, mentre anche i principali motori di ricerca, Google e Yahoo in testa, consentono la ricerca dei feed e la loro gestione in maniera immediata.

In alternativa i già citati aggregator consentono di gestire numerosi feed attraverso un’unica interfaccia sia attraverso appositi software che integrandosi nei browser, al punto che la stessa Microsoft sta valutando la possibilità di introdurre uno specifico aggregatore nella prossima release del popolare Explorer.

Un aspetto da considerare è legato comunque all’ancora limitato numero di navigatori in grado di utilizzare questi feed. Il motivo principale deriva dal fatto che, nonostante la relativa facilità di gestione, da molti sono visti come un ulteriore elemento di complicazione e quindi non sfruttati. Solo il 5% dei navigatori infatti, secondo le stime recenti si avvale quotidianamente di questi strumenti.

Ma perché allora se ne parla tanto? Forse perché indicano quella che potrebbe essere una tendenza del prossimo futuro. Molti utenti sono letteralmente sommersi dall’elevato numero di email ricevute, al punto da avere difficoltà anche solo a leggere i messaggi di lavoro, figuriamoci quindi quanto tempo potrebbero dedicare alla valutazione dell’offerta del giorno di qualche negozio on-line.

Rendere le informazioni disponibili nelle modalità richieste dagli utenti, invece di pretendere che siano questi ultimi ad adattarsi alle scelte dell’azienda, rappresenta una svolta nelle modalità di comunicazione, che può portare evidenti benefici in termini di attenzione al messaggio inviato ma anche di fidelizzazione.

Un altro aspetto interessante legato all’uso dei feed è legato al fatto che anch’essi, come le email, consentono un tracking delle iniziative, sia per quanto riguarda il numero di navigatori che sottoscrivono il feed sia grazie alla possibilità di inserire dei codici di tracking all’interno dei feed stessi. Le analisi effettuate in molti casi sono ancora nelle fasi iniziali, ma c’è da scommettere che con la crescente diffusione del loro utilizzo e i miglioramenti nella tecnologia in breve tempo sarà possibile effettuare analisi e statistiche approfondite.
 
Di Jacopo Gonzales (del 05/03/2006 @ 15:13:13, in Internet, linkato 2535 volte)

Non capita tutti i giorni di vedere Seth Godin al Googleplex per una conferenza.

Il video non è certo breve, ma vale tutto sommato l'ascolto.

 
Di Max Da Via' (del 01/03/2006 @ 06:27:59, in Internet, linkato 5874 volte)
Quando tre anni fa Steve Jobs ebbe l’idea di un sito dedicato al download legale di brani musicali ci furono manifestazioni di scetticismo da più parti, prevalentemente a causa della convinzione che pochi avrebbero deciso di pagare per accedere ad un servizio che i vari netwoork peer to peer offrivano (illegalmente) già da tempo.

Ma il numero uno della Apple, come è emerso in altre occasioni, raramente si sbaglia e proprio in questi giorni il suo iTunes può festeggiare l’invidiabile traguardo di un miliardo di downloads musicali.

Nei suoi tre anni di vita l’offerta di iTunes si è allargata notevolmente, fino a comprendere oltre due milioni di canzoni delle principali case discografiche, 3.500 video musicali, numerosi episodi di serie di successo quali Desperate Housewives e Lost, 35.000 podcast e 16.000 audiolibri, con un’offerta da fare impallidire il più fornito punto vendita tradizionale.

Proprio questa ampia offerta lo scorso anno ha consentito al sito di entrare nella Top Ten dei rivenditori musicali in USA, posizionandosi di davanti a operatori del calibro di Tower Records, Sam Goody e Borders.

Ma quali sono i fattori che hanno decretato il successo di iTunes?

Un primo fattore va attribuito alla scelta di un pricing particolarmente competitivo, contestato più di una volta da musicisti e major discografiche in quanto ritenuto inadeguato a garantire un sufficiente guadagno a tutte le parti in causa.

Il secondo è una conseguenza della perfetta integrazione con il diffusissimo iPod, lettore MP3 incontrastato leader di mercato nella fascia di prodotto medio-alta. Proprio la facilità con la quale è possibile effettuare l’acquisto e caricare i brani scelti nel proprio player ha determinato la popolarità sia del lettore che del sito, contribuendo ad avvicinare alla musica digitale anche una fascia di consumatori con minore dimestichezza con la tecnologia.

Terzo motivo direttamente legato al prestigio del brand: Apple ha saputo nel tempo crearsi un seguito di fedeli e affezionati utenti che vedono nell’utilizzo dell’iPod uno status symbol da esibire come un accessorio.

Tutti questi aspetti, uniti a comodità di fruizione e vastità di scelta, non potranno che continuare a giovare al successo di iTunes, protagonista di quello che sarà chiaramente uno dei principali canali distributivi del prossimo futuro per la musica.
 
Di Marcello Tansini (del 27/02/2006 @ 07:14:35, in Internet, linkato 3643 volte)
Google ha lanciato un nuovo servizio, chiamato Page Creator: uno strumento online AJAX-based gratuito che consente a chiunque di creare e pubblicare pagine web in pochi minuti e senza dover conoscere alcun linguaggio di programmazione.

Vi ricordate all'inizio del web quanti servizi promettevano, con alterni successi, di far creare un proprio sito in pochi minuti? Ecco, Google Editor riprende la stessa idea, ma seppur ancora in formato beta; il servizio sembra, al solito di Google, molto ben fatto e con numerose potenzialità di crescere. L'idea di base è quella di offrire un modo semplice per creare pagine web, più o meno nello stesso modo in cui si creano testi usando un word processor.

Justin Rosenstein, project manager per Google Page Creator, sostiene che l'applicazione è destinata agli utenti che desiderano poter pubblicare pagine semplici, relativamente statiche, al contrario di Blogger, piattaforma di blogging sempre di Google, che è destinato invece a coloro che aggiornano di frequente il contenuto del loro spazio web. Da sottolineare che nessuna conoscenza tecnica è richiesta.

Lo slogan è immediato (e crediamo il sogno per molti): What you see is what you'll get. E poi: Create pagine web di alta qualità senza imparare l'HTML od usare software complessi. Eseguite editing delle vostre pagine direttamente dal browser, vedendo ad ogni modifica esattamente come apparirà il prodotto finale.

Certo, non è proprio facile creare pagine web così come gli stessi slogan di Google affermano, ma per creare delle pagine statistiche senza tante pretese, Google Editor è un ottimo strumento.

Page Creator presenta la classica interfaccia pulita e easy-to-use che contraddistingue tutti i servizi del colosso della ricerca, ma tutto sommato non offre una vasta gamma di funzionalità. Si può scegliere tra 4 differenti layout e 41 stili di combinazioni di colore, che permettono di aggiungere elementi alla pagina da una sorta di sidebar. L'interfaccia WYSIWYG consente agli utenti di selezionare facilmente fonts, formattazione del testo e colori ed inserire immagini i link.

Google Page Creator si occupa inoltre di salvare automaticamente le modifiche fatte alla pagina, quindi gli utenti non risecheranno di perdere il lavoro fatto se per esempio dovessero chiudere accidentalmente il browser. Le pagine create saranno visitate automaticamente dal crawler di Google entro poche ore dalla pubblicazione e quindi indicizzate nel motore di ricerca del colosso.

Ma Google non si preoccupa di dare solo uno strumento per creare pagine web, ma offre anche lo spazio per pubblicarle con ben 100 mega di spazio web.

Le proprie pagine web saranno ospitate all'indirizzo: http://[username gmail].googlepages.com

Per usufruire del servizio occorre, quindi, prima di tutto disporre di un accoun Gmail e successivamente recarsi all'indirizzo http://pages.google.com ed eseguire il login nel proprio account Gmail. Mentre vi stiamo scrivendo Google Page Creator, che come abbiamo già detto si trova ancora in una fase di testing iniziale, sembra attualmente avere qualche problema forse dovuto all'alto traffico sul server generato dai curiosi navigatori della rete.

Attualmente, infatti, Google ha bloccato la possibilità di effettuare nuove registrazioni e mostra questo messaggio ai tentativi di login:

Thank you for your interest in Google Page Creator! Google Page Creator has experienced extremely strong demand, and, as a result, we have temporarily limited the number of new signups as we increase capacity. In the meantime, please submit your email address and we will notify you as soon as we are ready to add new accounts. Thank you for your patience.
 
Di Andrea Grilli (del 25/02/2006 @ 14:31:58, in Internet, linkato 3520 volte)
Proprio di recente Yahoo! ha lanciato la versione Beta della sua webmail.
Il confronto con Gmail è ovvio considerando la strategicità dei servizi email per i portali, e Google è ormai un portale, anche se i servizi, tool e quant'altro vengono mascherati da versione Beta, Lab Google etc...
Salta subito all'occhio che la webmail di Yahoo! è stata progettata per gli utenti (dicesi anche consumatori), mentre Gmail rimane cmq la webmail degli smanettoni (con tutto il rispetto per gli smanettoni!! Il termine è usato per indicar i tecnici più geniali, incredibili, ma poco attenti agli aspetti markettari dei prodotti su cui lavorano). Mi spiego. Ci sono dei comandi o dei servizi che possono non sembrare utili, ma per l'utente comune sono comodi. Troppo spesso Gmail è grezza, semplice a tal punto da non essere comoda (salvo l'antispamming che è fantastico!!).
Il prodotto di Yahoo! si vede che è stato progettato per creare un prodotto da vendere ai consumatori.
Ed è questo un elemento fondamentale della lotta tra Google e le altre internet company.
Google possiede il metodo e il pensiero innovativo per progettare, soprattutto sa sfruttare molto bene la nuova architettura Ajax.
Gli altri sanno progettare prodotti da vendere.
Quanto durerà la favole di Google contro vecchi volponi come MSN, Yahoo!, l'ermegente Ask Jeeves (che si muove però con molta accortezza)?
Se guardiamo attentamente i prodotti di Google non sono all'altezza dei medesimi offerti dai competitor.
Un altro esempio? Il Messenger di MSN. Il fatto che non venga usato il protocollo jabber, non implica che "il prodotto" messenger di MSN sia inferiore. Sono piani diversi.
La grande sfida di Google è far maturare l'opensource in termini di marketing, ricerche del consumatore e tutto quello che serve per "fare" un prodotto da vendere. PS. chi scrive usa la combinazione: Gmail.com come filtro per l'antispamming e Yahoo! come interfaccia di webmail)
 
Di Jacopo Gonzales (del 24/02/2006 @ 10:01:23, in Internet, linkato 3336 volte)
Non è nuovo l'interesse di Google di offrire gratuitamente l'accesso Wi-Fi alla citta' di San Francisco, tanto che lo scorso aprile, Google aveva lanciato un hotspot wi-fi in partnership con Feeva proprio nel centro di San Francisco.

Nuova pero' è la proposta di alleanza strategica tra Google ed Earthlink, uno dei maggiori ISP (internet service provider) negli USA, volta ad offrire a tutta la città californiana un libero accesso ad internet per tutti. Come si dice l'unione fa la forza. Secondo la proposta di alleanza, Google si occuperebbe di offrire il servizio Wi-Fi all'intera Frisco, mentre Earthlink ricoprirebbe il ruolo di Internet Service Provider.

Come ha dichiarato Google lo scorso mercoledi in un comunicato:
"We have submitted this proposal because at Google we're focused on creating new technologies that make it easier for people to quickly access the world's information. It is also a way for Google to support the local community."

Dichiarazioni anche da parte di Donald Berryman, presidente della Earthlink's municipal networks unit, sulla partnership strategica con il Googleplex:
"This proposal presents a unique opportunity for both companies. By coming together to leverage the strengths of both companies, we will be able to offer services to different customers on the network that fit with their own individual needs and wants."
 
Di M. Ferrero (del 14/02/2006 @ 06:53:30, in Internet, linkato 3783 volte)
Proprio ieri abbiamo parlato del dominio incontrastato di Google nell’ambito delle ricerche effettuate in America. Una recente ricerca di BIGresearch analizza però i dati da una prospettiva diversa: una cosa infatti è il numero di utenti che effettuano una ricerca ma altra è la capacità di influenzare in maniera significativa le decisioni di acquisto.

Ovviamente per motivi puramente statistici un elevato numero di visitatori ha maggiori possibilità di tradursi in un acquisto o almeno in una visita ad un determinato sito, ma può essere significativo valutare la capacità di un motore nell’influenzare le decisioni di acquisto dei navigatori come valore di per sé.

L’ultima pubblicazione del latest Simultaneous Media Study (SIMM), condotto da BIGresearch, esamina proprio questo aspetto, analizzando le risposte e il comportamento di oltre 15.000 intervistati. Gli utilizzatori di Google sono i più influenzati quando si tratta di prodotti di elettronica di consumo (30,5%), seguiti dai visitatori di Yahoo (27,5%) e MSN (24,9%). Anche nel settore delle telecomunicazioni Google è in prima posizione (10,3%), ma con un distacco minimo su Yahoo e MSN, che sono attorno al 10,1%.

La situazione cambia sensibilmente quando si prendono in considerazione altre categorie merceologiche, come ad esempio oggetti per abbellire la casa, dove Yahoo è il numero uno e Google soltanto in quarta posizione, ma anche per le medicine la situazione è sostanzialmente analoga, con Yahoo di nuovo in testa e Google quinto. Solo se si parla di cenare fuori il motore Mountain View recupera qualche posizione, rimanendo comunque terzo.

In altre categorie il gradino più alto del podio è addirittura occupato da MSN (per ricerche legate ad auto e automezzi) o AOL (abbigliamento e vestiti e alimentari).

A questo punto è lecito porsi la domanda: è più conveniente puntare sempre sul motore più utilizzato in assoluto o in un’ottica di advertising vale la pena di tenere in considerazione anche la categoria merceologica alla quale si appartiene?


 
Di Max Da Via' (del 13/02/2006 @ 06:52:03, in Internet, linkato 3021 volte)
Una recente ricerca di Nielsen//NetRatings relativa alle ricerche effettuate su internet nel 2005 in USA ha evidenziato due dati particolarmente interessanti:

1. Il numero complessivo delle ricerche continua ad aumentare, segnando un +55% rispetto all’anno precedente (3,3 miliardi a dicembre 2004 contro i 5,1 miliardi registrati a dicembre 2005).

2. Google ha un ruolo sempre più centrale nell’accesso al web, riuscendo a catalizzare quasi il 49% del totale delle ricerche effettuate, e nel 2005 ha ulteriormente distanziato gli inseguitori.

Il motore di Mountain View infatti lo scorso anno è cresciuto del 5,7% mentre Yahoo, al secondo gradino del podio, ha perso lo 0,3%, passando dal 21,7% del 2004 al 21,4% del 2005. Medaglia di bronzo per MSN, il motore Microsoft, che, nonostante i tentativi di promozione, stenta a d affermarsi, perdendo nel periodo considerato ben il 3,1%, con una quota d mercato che passa dal 14,9% adel 2004 l 10,9% del 2005.

A questo deciso aumento del numero di ricerche effettuate non corrisponde però un altrettanto elevato incremento del numero di utilizzatori della rete, che sono cresciuti appena del 3%, con un totale di 207 milioni di persone.

Una prima analisi dei dati presentati (il report completo può essere scaricato qui) mostra come sommando le quote di mercato dei tre principali player si arrivi ad una market share complessiva dell’80% del mercato, a dispetto dell’elevato numero di motori di ricerca considerati (60 in tutto).
Si tratta quindi di un mercato fortemente concentrato, con un singolo operatore che ha una posizione predominante e ben distanziata da principali inseguitori.

Un altro dato interessante è il notevole aumento del numero di ricerche effettuate anche in presenza di tassi di crescita dei navigatori decisamente più modesti. Questo significa che un numero sempre più consistente di navigatori utilizza internet per cercare le informazioni di cui ha bisogno, con evidenti implicazioni in termini di advertising mirato.

In aggiunta infatti alle ricerche effettuate per lavoro o studio diventa sempre più frequente, anche in Europa, la tendenza a reperire on-line informazioni sui prodotti di proprio interesse, anche se l’acquisto viene poi fatto in un punto vendita tradizionale. In questo modo è possibile paragonare tra loro prestazioni e caratteristiche di una molteplicità di prodotti, aumentando considerevolmente la possibilità di effettuare acquisti consapevoli dei quali rimanere soddisfatti.

Riuscirà Google a mantenere questa posizione di leadership quasi assoluta anche nel 2006? Molto dipenderà dalle scelte e dalle strategie dei principali concorrenti, che difficilmente staranno a guardare rassegnandosi a raccogliere le briciole di quanto avanzato dal colosso di Mountain View. Dovranno però operare con molta efficacia per recuperare il terreon perduto anche perché, come sappiamo, difficilmente Google rimarrà fermo ad aspettare.

 
Di Matteo B. (del 09/02/2006 @ 06:32:27, in Internet, linkato 3300 volte)
Google prosegue la propria corsa per integrare in una singola interfaccia il maggiore numero di servizi, in modo da offrire un unico punto di accesso ai navigatori, con evidenti benefici in termini di fidelizzazione.

Se Google Talk, il messanger di Mountain View, vi è piaciuto allora dovrete assolutamente provare Gmail Chat, un servizio di instant messaging che sarà accessibile direttamente dalla pagina principale del sito, insieme al servizio di posta Gmail.

Uno degli aspetti più interessanti legati a questo progetto è che non è prevista l’installazione di software addizionali per poterne utilizzare le funzionalità, con indubbi vantaggi sia per l’utente che per Google. In questo modo, infatti, il motore di ricerca non corre il rischio di perdere potenziali navigatori perché non possono o semplicemente non vogliono installare software addizionale sulla propria macchina.

Se l’instant messaging non può essere definito una novità (si tratta di funzionalità che sono offerte da oltre una decina d’anni) l’integrazione di un efficace sistema di messaggistica all’interno di una pagina web rappresenta una piccola rivoluzione.

Oltre a questo indubbio vantaggio sui software concorrenti Gmail Chat sembra promettere interessanti sviluppi anche grazie all’integrazione con Gmail: l’ampia base utenti del servizio di posta elettronica potrebbe infatti essere interessata ad un messaging integrato con la casella postale, in modo da poter gestire tutte le comunicazioni via web tramite un unico punti di accesso.
 
Ci sono 5971 persone collegate

< ottobre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
 
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
     
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Advertising (109)
AI (2)
Aziende (142)
Blog (11)
Brand (39)
Comarketing (2)
Comunicazione (9)
dBlog (1)
Digitale (36)
eCommerce (45)
Grande Distribuzione (7)
Internet (550)
Marketing (305)
Marketing Ambientale (3)
Marketing non convenzionale (62)
Media (102)
Mercati (84)
Mobile (210)
Permission Marketing (1)
Prodotti (95)
Pubblicità (32)
Pubblicità (88)
Retail (12)
Segnalazioni (45)
Social Networks (379)
Startup (1)
Strategie (59)
Tecnologie (77)
Trade Marketing (1)
Viral Marketing (40)
Web 3.0 (5)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
Automobili (2)
Bianco e nero (1)
Comarketing (1)
Home (4)
Internet (4)
Prodotti (5)
Pubblicità (5)

Le fotografie più cliccate


Titolo

< /p>


Subscribe to my feed


Google
Reader or Homepage

Add to netvibes



Creative Commons License




13/10/2024 @ 16:52:21
script eseguito in 165 ms