Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 11/06/2014

Omnichannel o multichannel che sia, il tema di questa infografica è assolutamente all’ordine del giorno per moltissime aziende e sta entrando di diritto negli hype mediatici anche fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori. Il cliente infatti è online, ma ama ancora e molto gli store reali, creando dei percorsi articolati tra fisico e digitale.
Personalmente me ne occupo tutti i giorni, anche da tempi meno sospetti, come ogni inizio di settimana mi piaceva dunque prendere spunto dalla ricerca da cui viene tratta l’immagine per qualche considerazione.
La prima è che la customer experience si basa anche su fattori molto tecnici, dati e tecnologie: il risultato è una percezione del cliente ma per vincere la sfida con i competitors c’è dietro un grande lavoro dove l’estetica e la comunicazione sono assolutamente integrate con aspetti di altra natura. Una coerenza e una capacità di muoversi tra i canali che oggi viene richiesta al nuovo profilo di marketer.
La seconda è che, stando alla ricerca, anche dove ci sia un team dedicato all’omnichannel non mancano le difficoltà, perché averlo non basta se non si integra con il resto dell’azienda e della strategia.
C’è poi molto forte il tema del seamless, ossia del fatto che per il cliente tutti gli strumenti ormai sono vissuti in una continuità di azioni, e dunque l’aspettativa è quella di non trovare problemi passando da un device all’altro, come spiegavo qui relativamente alla navigazione web vs. mobile (ma vale per tutto).
Ultimo ma non ultimo, un grande argomento è quello della misurazione attraverso i vari canali. Se ne potrebbe parlare a lungo, e non ho qui lo spazio. Evidenzio solo che già oggi si misura poco il mezzo singolo, a partire dal web, mentre la cultura degli analytics è e sarà una delle prossime skill chiave.
Gianluigi Zarantonello via Internetmanagerblog.com
La pubblicità è l'anima del commercio, ma Apple vuole comunque garantire che la sua idea di esperienza utente sia rispettata: per questo ha deciso di applicare in modo rigido i paragrafi 2.25 e 3.10 del suo accordo con gli sviluppatori, così da rendere più chiari i messaggi visualizzati dagli utenti durante l'utilizzo dei dispositivi iOS. Su App Store è vietata la concussione.
I due paragrafi citati riguardano la promozione di applicazioni diverse da quelle dello sviluppatore, o l'offerta di crediti e chances di gioco in cambio di azioni predefinite: ad esempio quando si presentano altri prodotti diversi da quelli scaricati da App Store in maniera tale da far credere che ci sia un altro marketplace interno; oppure se si prova a far visualizzare un video (pubblicitario) in cambio della possibilità di continuare a giocare; o ancora se si prova a convincere l'utente a lasciare una recensione sul prodotto in uso in modo troppo pressante e insistente.
Sono moltissime le app che utilizzano questi meccanismi, anche celebri e grandemente scaricate, puntando a fare pubblicità al prodotto costringendo l'utente a chiedere l'aiuto dei propri contatti sui social network per sbloccare i livelli o ottenere bonus di gioco. Apple ha deciso di darci un taglio, e questo significherà anche condizionare il meccanismo di promozione delle app: ci sono esempi di successo, di grande successo, di aziende che hanno fatto la propria fortuna viralizzando richieste di aiuto su Facebook, e scalare le classifiche del marketplace non sarà più così semplice. Resta da chiarire se il repulisti di Apple sarà retroattivo.
Via Punto Informatico
Fotografie del 11/06/2014
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