Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Recentemente sono stato all’evento italiano di Gartner, dal titolo significativo “From E-business to D-business: How to Realize, Build and Optimize Digital Opportunities“, dove ho sentito interventi di ottimo livello che mi hanno confermato gli spunti che avevo recentemente sentito al SAP Executive Summit sulla profonda trasformazione in corso nelle aziende grazie alle nuove tecnologie.
L’IT deve imparare ad essere bimodale
Gli analisti di Gartner da tempo hanno iniziato a dire che l’IT deve diventare Bimodal, ossia deve essere in grado sia di continuare a garantire le attività core, con un approccio progettuale tradizionale, sia affrontare le nuove sfide del digitale aprendosi a logiche di sviluppo di tipoAgile (e non solo) e più business oriented.
I due IT a confronto
Il rischio altrimenti è quello di restare fuori dal processo di innovazione e dai relativi budget, secondo quanto detto al convegno già oggi infatti un 38% di spesa sulle tecnologie non nelle competenze IT tradizionali e si stima che possa arrivare al 50% nel 2017.
Ma il tema è solo l’IT?
Ma se Bimodal vuol dire anche convergenza tra chi si occupa di tecnologia e le line of business alloraforse non è solo un tema di IT.
I modi di affrontare il tema organizzativamente possono essere diversi, passando sicuramente perfigure di collegamento come il Chief Digital Officer o il Chief Marketing Technologist, ma in ogni caso non padroneggiare la tecnologia è come non conoscere un fondamentale che riguarda tutti.
Non importa che tu sia IT o Marketer, inizia a correre!
Alla fine io credo che alla lunga discutere delle separazioni fra chi fa tecnologia e chi fa business sia abbastanza ozioso, in modi che varieranno a seconda delle company e della loro cultura interna arriverà un momento in cui due mondi troveranno una conciliazione. Ma bisogna intanto non perdere il treno delle opportunità!
Per farlo, come titola un report che sto leggendo sulle nuove metodologie di progetto, serve un passaggio dalla cultura “Me” a quella “We”, perché oggi nessuna funzione aziendale può farcela da sola a cavalcare la disruption causata da questi nuovi fattori senza collaborare con le altre.
Facebook rimane il più popolare social network tra gli adolescenti americani di età compresa tra 13 e 17, secondo un nuovo sondaggio di Pew.
Anche se siti come Instagram e Snapchat si rivolgono sempre più alla fascia d'eta dei ragazzi, Facebook è ancora una "forza dominante", Pew ha detto. Tra gli oltre 1.000 ragazzi intervistati, il 71 per cento ha dichiarato di utilizzare Facebook, mentre il 41 per cento ha detto che Facebook è il sito che usano più di frequente su tutte le altre reti sociali. Instagram e Snapchat sono, rispettivamente, il secondo e terzo dei siti più utilizzati di frequente.
Mantenere (e anche trovarne di nuovo) pubblico adolescente è fondamentale per Facebook per attirare dollari di pubblicità, sia nel presente e soprattutto nel futuro. Nel frattempo, il ruolo di Facebook nella vita del tipico adolescente americano (perchè il sondaggio è stato condotto tra ragazzi americani) è stato più volte messa in discussione negli ultimi anni.
Indagini pubblicate l'anno scorso, come quelle di Piper Jaffray e Frank N. Magid Associates, hanno concluso che la popolarità di Facebook tra gli adolescenti è diminuita negli ultimi anni. Tuttavia, un sondaggio di Forrester sempre dello scorso anno ha ottenuto risultati più in linea con la nuova indagine di Pew e ha notato che Facebook è ancora il sito di social media più utilizzato tra gli adolescenti.
Ad ottobre 2013, il Chief Financial Officer di Facebook David Ebersman ha detto che ogni giorno l'uso di Facebook tra gli adolescenti più giovani era diminuito tra il secondo trimestre ed il terzo trimestre di quell'anno. Tuttavia, il mese successivo il Chief Operating Office di Facebook Sheryl Sandberg ha respinto tali preoccupazioni, dicendo che "la stragrande maggioranza dei ragazzi americani sono su Facebook, e la maggior parte degli adolescenti americani usano Facebook quasi ogni giorno."
Secondo il nuovo sondaggio di Pew, la maggior parte degli adolescenti trascorrono il loro tempo su più di un social network. Nello specifico, il 22 per cento degli intervistati usano ancora solo un sito, il 66 per cento dpreferisce Facebook, il 13 per cento usa Google+, il 13 per cento Instagram e il 3 per cento Snapchat.
Pew ha precisato che i ragazzi avevano più probabilità rispetto alle ragazze di dire che visitano Facebook più spesso - il campione era composto per il 45 per cento da ragazzi contro il 36 per cento di ragazze.
I ragazzi tra i 15 a 17 anni hanno più probabilità dei giovani adolescenti di età tra 13 e 14 anni di usare maggiormente Facebook (il 44 per cento dei ragazzi più grandi contro il 35 per cento dei ragazzi più giovani). Gli adolescenti più giovani si sono rivelati essere più appassionati di Instagram dei ragazzi più grandi. Questa è ancora una buona notizia per Facebook, in quanto la società ha pagato 1 miliardo di dollari l'acquisizione di Instagram nel 2012.
Pew ha anche interrogato i ragazzi per il loro numero di amici di Facebook. Tra gli intervistati, il tipico adolescente ha 145 amici in rete. Nel dettaglio, il 30 per cento ha riferito di avere amici in numero tra 0 e 100, il 12 per cento tra 101 e 200 amici, il 9 per cento tra 201 e 300 amici, e il 15 per cento oltre 300 amici. Circa un terzo dei ragazzi intervistati ha dichiarato di non essere sicuro di quanti amici in Facebook avevano.
Il sondaggio di Pew è stato condotto online negli Stati Uniti in inglese e spagnolo tra circa 1.060 ragazzi di età compresa tra 13 e 17 anni, insieme a un genitore o tutore, dal 25 settembre al 9 ottobre 2014 e ad altre 44 coppie di adolescenti/genitori dal 10 febbraio al 16 marzo 2015.
Via PianetaCellulare.it
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