Immagine
  mymarketing.it: perchè interagire è meglio!... di Admin
 
"
Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
"
 
\\ : Storico : Marketing (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Roberto Venturini (del 11/09/2012 @ 07:04:51, in Marketing, linkato 2154 volte)

Sulla base delle esperienze fatte nella metropolitana di Seul, Tesco rilancia all'aeroporto londinese di Gatwick il concetto del poster che in realtà è un supermercato - perché permette di fare la spesa e vedersela recapitata a casa.

Il concetto è quello di un "supermercato virtuale" - mentre si attende il proprio aereo, con lo smartphone si mettono in un carrello virtuale i prodotti, riprendendone i codici a barre.

La consegna sarà a domicilio - e la spesa si può fare in anticipo anche di tre settimane, in modo da tornare dal viaggio e non avere la sindrome da frigorifero (reale) vuoto.

Sono stati attivati quattro poster per i prodotti freschi e sei per quelli a temperatura ambiente...per un totale di un'ottantina di prodotti disponibili.

Il costo dello spazio media in un ambiente così costoso come quello dell'aeroporto, sarà giustificato dai volumi d'affari? E ci sarà un impatto positivo sulle vendite nei PV tradizionali grazie ad un effetto di branding (difficile misurarlo, ma credo che sarà uno dei principali obiettivi del test di due settimane effettuato in Inghilterra...) - considerando che il target è ampio, circa 30.000 persone al giorno che passano di lì...

 
Di Barbara Coralli (del 11/04/2012 @ 18:48:41, in Marketing, linkato 2266 volte)
Al di là dell'oceano si scrivono fiumi di parole sul tema: “il servizio clienti è il nuovo marketing?” Noi siamo ancora distanti da questo concetto; ciò che ci accomuna è il declino della qualità nel gestirlo; la differenza fondamentale è che negli USA si sono posti il problema e cercano soluzioni, il che significa che forse tra dieci anni lo faremo anche noi, se non sarà troppo tardi. In un articolo di Customer Management IQ troviamo alcune riflessioni sui danni procurati dal declino della qualità che si adattano perfettamente anche alla nostra realtà. Vediamole. La relazione con il cliente: la linfa vitale dei Call Center e, in definitiva, di tutte le Società. Nel corso degli ultimi dieci anni il settore Call Center si è trasformato, perdendo di vista la naturale focalizzazione sul “servizio al cliente” e sulla sua soddisfazione. L'attenzione ossessiva per il profitto immediato ha portato molte grandi società ad affidare a call center off-shore il customer service anche per il supporto tecnico, inducendo molte altre aziende a seguirne l'esempio. Non sorprende che si sia registrata una flessione repentina nel grado di soddisfazione e fidelizzazione dei clienti ed un frenetico turnover dei dipendenti del call center. Un sondaggio condotto da Opinion Research indica che la propensione all'acquisto degli americani scende al 69% dopo una brutta esperienza con il call center, mentre -secondo un rapporto di Aspect Index- le probabilità aumentano del 33% dopo una esperienza positiva.
 Così, sebbene tutti capiscano quanto sia importante avere clienti soddisfatti, molte società hanno delegato questa responsabilità all'agenzia che offre il prezzo più basso, spesso all'estero, con operatori mal pagati e poco preparati, causando una drastica riduzione della fidelizzazione. Il 21 ° secolo ha bisogno di un nuovo modello di call center incentrato sul cliente, non sui costi di vendita e del servizio. Bisogna tornare a focalizzarsi sul valore e porsi come obiettivo finale la completa soddisfazione: il cliente entusiasta e fedele genera altri clienti tramite il passaparola e alla fine questo processo virtuoso produce maggiori ricavi. 
 
 Il costo sembra essere per molte aziende la chiave di volta e alcuni call center in outsourcing possono contribuire a ridurlo, ma il richiamo delle sirene del profitto immediato mette in secondo piano l'alto rischio di insoddisfazione del cliente, il che è inevitabile a causa di barriere linguistiche, allungamento dei tempi di chiamata, problemi di comprensione; in aggiunta, vi è una mancanza di contesto culturale. Tutto ciò abbatte drasticamente la produttività del call center, che in soldoni oscilla tra il 39 e il 105%. In sintesi, ciò che occorre è rivalutare e reinventare il Call Center per rimettere il Cliente al centro. Il Call center manager deve sviluppare e implementare un modello di gestione strategica della forza lavoro che utilizzi risorse umane disponibili sul territorio (studenti, pensionati, disoccupati, invalidi e diversamente abili). Dobbiamo assumerci la responsabilità di andare oltre al profitto immediato e fornire istruzione, formazione e lavoro ai call center nazionali. 
 
 Il settore deve cambiare e migliorare il livello del customer service e del supporto tecnico in modo che le persone siano soddisfatte del contatto. Dobbiamo offrire una qualità che risponda alle aspettative e al contesto culturale dei clienti, che li trasformerà non solo in fedeli consumatori ma in promotori. Questo nuovo modello produce grandi benefici: attrae e mantiene i clienti, sviluppa la fedeltà e attraverso il valore aggiunto e stimola l'identificazione con il brand. 
 
 Dobbiamo reinventare il Call Center, fornire assistenza in modo più efficace, nel rispetto della risorsa più importante del cliente: il tempo.
 
Di Altri Autori (del 21/03/2012 @ 07:04:25, in Marketing, linkato 2669 volte)

La Internet economy fondata su smartphone, tablet, app, social network, video online e connected tv apre uno spiraglio di luce in un momento di crisi dei media tradizionali.

Secondo la ricerca presentata questa mattina dall’Osservatorio new media & new Internet della School of Management del Politecnico di Milano, raddoppia la pubblicità sui social network (che in Italia contano quasi 24 milioni di utenti) e crescono del 130% i ricavi generati dalle app.

Segno positivo anche per la pubblicità sui video online che registra un aumento dell’80%. Il 73% dei navigatori italiani – quasi 20 milioni – fruisce di contenuti video online e spende mediamente 1 ora e 12 minuti al mese, il 2,5% del tempo totale trascorso sul web contro il 6% degli utenti americani.

Crescono sul fronte advertising le new tv (del 23%) ma cala la raccolta pubblicitaria delle tv tradizionali (8%) e di stampa e radio (di oltre il 5%).

In aumento la raccolta pubblicitaria su smartphone e tablet, rispettivamente del 70% e del 110%. La possibilità di vendere contenuti in una logica multi-piattaforma sta facilitando lo sviluppo dei ricavi pay nel mondo del nuovo Internet, secondo lo studio.

“La sfida che le media company si trovano di fronte è estremamente complessa. Molteplici sono i cambiamenti organizzativi e culturali che gli editori devono affrontare”, secondo Giovanni Toletti, responsabile della ricerca che indica una ricetta sintetizzabile in cinque punti.

“Maggiore integrazione strategica e organizzativa, maggior focus sul consumatore digitale e sulla sua user experience multicanale, nuove competenze e rete di collaborazioni, diverso approccio al mercato e più creatività nello sviluppo di prodotti e servizi”.

via Tech Economy

 
Di Altri Autori (del 25/01/2012 @ 07:57:46, in Marketing, linkato 2438 volte)

Mentre per la prima volta tra gli inserzionisti pubblicitari americani la spesa in advertising on line ha superato quella sulla carta stampata, negli Stati Uniti ci si interroga su quanto dovrebbero durare gli spot pubblicitari sulle piattaforme di video sharing più utilizzate sul Web, affinché abbiano efficacia e siano apprezzati dai consumatori on line. Questione all’ordine del giorno, considerando la proliferazione di spot commerciali su YouTube, sia quelli che precedono i video – introdotti già nel 2008 – sia quelli visualizzati durante i video stessi, inseriti più di recente.

Per dare efficacia alla propria campagna pubblicitaria su YouTube, gli spot video non dovrebbero superare i circa 15 secondi. A rivelarlo è Poll Position, società leader per la proposta di questionari e sondaggi on line che riguardano il mondo del business e non solo, in seguito a un’indagine telefonica che ha coinvolto circa 1.100 consumatori americani.

Secondo i dati pubblicati da Poll Position, difatti, più della metà degli intervistati – il 54% dei consumatori d’oltreoceano coinvolti nell’indagine – ritengono “accettabile” uno spot pubblicitario di massimo 15 secondi, prima di vedere i video o nel corso dei contenuti multimediali ricercati sulle piattaforme di video sharing, YouTube in primo piano. Al contrario, soltanto il 12% degli utenti raggiunti dalla società di ricerca sarebbe disposto a fruire spot pubblicitari anche di 30 secondi, mentre il 3% degli intervistati accetterebbe anche di vedere video commerciali superiori a un minuto.

Dunque, se come rivelato da eMarketer qualche giorno fa gli inserzionisti pubblicitari si stanno avvicinando in modo sempre più deciso al Web e ai suoi strumenti – con le piattaforme video e multimediali che stanno ricoprendo un ruolo importante – le campagne pubblicitarie, gli spot video e i messaggi commerciali veicolati dovranno essere brevi, immediati e poco invasivi.

Via Tech Economy

 
Di Altri Autori (del 14/12/2011 @ 07:54:09, in Marketing, linkato 2599 volte)

Il marketing attraverso la posta elettronica sarà, per il 60% degli esperti aziendali, la leva di stimolo al mercato più importante per il 2012. E’ quanto emerge da una ricerca svolta da StrongMail in collaborazione con Zoomerang. Dai dati della survey emerge che gli intervistati prevedono di aumentare i loro bilanci attraverso i social media (55%), più che grazie al marketing attraverso i cellulari (37%).

Al contrario, pochi dirigenti prevedono di aumentare la loro spesa su direct mail (18%), fiere ed eventi (18%), o sulle pr (16%). Nel complesso, poco più della metà degli intervistati (51%) prevedono di aumentare il loro budget 2012 dedicato al marketing, mentre solo l'8% pensa a una diminuzione. Secondi i responsabili della comunicazione aziendale, risulta importante e centrale anche l’integrazione tra due metodologie di promozione: principalmente tra social media e e-mail (24%), rispetto alla posta elettronica unita alla comunicazione mobile (13%).

Via Quo Media

 
Di Altri Autori (del 16/05/2011 @ 07:20:39, in Marketing, linkato 2165 volte)

I ragazzi italiani sotto i diciotto anni spendono in media sette ore al giorno davanti a uno schermo, sia esso del computer o del televisore. Internet e la tv sono i due passatempi preferiti del Belpaese, almeno secondo una ricerca condotta dal Forum delle associazioni familiari su 1.300 giovani e giovanissimi di nove regioni e presentata in occasione della Giornata internazionale della famiglia.

I ragazzi tra i 7 e i 18 anni guardano in media la televisione per cento minuti al giorno e il 34% per più di tre ore; il cellulare, anche se non continuativamente, viene utilizzato per oltre due ore al giorno. L’uso di internet è di circa un’ora, a cui però si aggiungono altri 77 minuti di collegamento a Facebook e altri social network.

Via Quo Media

 
Di Roberto Venturini (del 06/05/2011 @ 07:39:41, in Marketing, linkato 1966 volte)

E' ovvio, le aziende (sveglie) sono interessatissime a sistemi che possano trasformare l'esposizione ad uno spot in una visita sul punto vendita, in una prova del prodotto, in un'interazione "fisica".

Sicuramente, allora, saranno interessatissime a questa idea di Pepsi negli US, che funzionerà così:

1) Installare sul proprio iPhone IntoNow, un'applicazione un po' stile Shazam, che attraverso il microfono del telefono riconosce i programmi TV (cioè vi sa dire che episodio, di che anno, di che serie state guardando etc).

2) Andare a caccia sulla TV del nuovo spot Pepsi Max dedicato alle glorie del baseball

3) "catturare"/ taggare il nuovo spot con l'app sul telefonino

4) scegliere un punto vendita comodo e ottenere un buono per una bottiglia gratis del prezioso prodotto.

La tecnologia btw è analoga a quella applicata sull'iPad per il programma MyGeneration (leggetevi questi mio articolo per approfondimenti ulteriori).

Un filo macchinoso? Si', però ha un effetto novelty e magari è anche divertente. Per un po'.

Qualche altro approfondimento su Mashable.

 
Di Roberto Venturini (del 04/04/2011 @ 07:19:35, in Marketing, linkato 1614 volte)

Questa faccenda dei "daily deals" (che non sono poi in fondo un social shopping) sembra stare suscitando interessi ed appetiti.

Senza rientrare sul tema della valutazione di Groupon e della sua possibile quotazione o acquisizione, è interessante notare che si tratta di un modello di business con barriere all'ingresso potenzialmente basse - basta avere una buona rete vendita o la capacità di farsi contattare dai potenziali sellers e di contattare i potenziali buyers.

Che, guarda un po', è il modello della pubblicità e anche degli annunci economici sui quotidiani.

Poco da sorprendersi allora che sia un quotidiano inglese, il Telegraph, il più recente player nel mercato degli annunci a forte sconto che durano un giorno o poco più, con il suo programma chiamato "Selected".

Affascinante l'annuncio in cui sono incappato... un sostanziale sconto su un corso per imparare a macellare e cucinare agnelli e montoni. Molto inglese, by Jove.
Naturalmente siamo tutti qui col fiato sospeso per vedere cosa combineranno in questo campo Google e Facebook...

 
Di Altri Autori (del 09/07/2010 @ 07:20:28, in Marketing, linkato 1543 volte)

Una ricerca di GlobalSpec mostra come i marchi industriali investano sempre più nella promozione via web. Il rapporto 2010 riporta i successi degli investimenti pubblicitari online, con il 70% delle industrie che praticano online marketing che hanno incrementato le proprie vendite nel primo semestre del 2010.

Protagonisti del marketing industriale in rete sono i social network, frontiera verso cui guarda con fiducia il 33% delle aziende.

Via Quo Media

 
Di Altri Autori (del 23/02/2010 @ 07:13:32, in Marketing, linkato 2224 volte)

Cosa non si farebbe per una chiamata gratuita. Secondo un’indagine condotta dall’Ispo, il 57% degli italiani sarebbe favorevole all’inserimento di brevi messaggi pubblicitari durante una telefonata, se questo garantisse la totale gratuità del servizio.

La ricerca, sviluppata per Neveralone su un campione rappresentativo di 814 italiani, il 67% si sarebbe mostrato entusiasta di un simile servizio. Conclusione per altro logica se si considerano un paio di presupposti: il 45% degli intervistati riporta come prima risposta la consultazione di Internet su pc quando, in un qualsiasi momento della giornata, ha bisogno di un'informazione; il non utilizzo dei numeri a pagamento deriva nel 34% dei casi dall'essere soddisfatti degli altri canali e nel 29% dall'eccessiva esosità.

Lo studio mette in luce come il telefono sia il canale di comunicazione maestro nel Belpaese, con il 21% delle preferenze; il 46% degli intervistati considera un breve spot telefonico come una normale informaizone pubblicitaria mentre il 45% come un'occasione per ricevere notizie interessanti.

Via Quo Media

 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Ci sono 2694 persone collegate

< aprile 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
         
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Advertising (109)
Aziende (142)
Blog (11)
Brand (39)
Comarketing (2)
Comunicazione (9)
dBlog (1)
Digitale (36)
eCommerce (45)
Grande Distribuzione (7)
Internet (550)
Marketing (305)
Marketing Ambientale (3)
Marketing non convenzionale (62)
Media (102)
Mercati (84)
Mobile (210)
Permission Marketing (1)
Prodotti (95)
Pubblicità (32)
Pubblicità (88)
Retail (12)
Segnalazioni (45)
Social Networks (379)
Startup (1)
Strategie (59)
Tecnologie (77)
Trade Marketing (1)
Viral Marketing (40)
Web 3.0 (5)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024

Gli interventi più cliccati

Titolo
Automobili (2)
Bianco e nero (1)
Comarketing (1)
Home (4)
Internet (4)
Prodotti (5)
Pubblicità (5)

Le fotografie più cliccate


Titolo

< /p>


Subscribe to my feed


Google
Reader or Homepage

Add to netvibes



Creative Commons License




20/04/2024 @ 12:08:55
script eseguito in 412 ms