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Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer.

Arthur Bloch
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\\ : Storico : Pubblicità (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Altri Autori (del 03/08/2016 @ 07:19:42, in Pubblicità, linkato 1933 volte)

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia nel mese di giugno cresce dell’8,1%: il primo semestre si attesta a +3,5%, rispetto allo stesso periodo del 2015, grazie a un incremento nella raccolta di circa 113 milioni di euro. Se si aggiungesse anche la stima della raccolta sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il mese di giugno a +9,1% e il primo semestre a +5,1%.

“Nei primi sei mesi” – spiega Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen – il mercato si è dimostrato in linea con le aspettative di crescita grazie al traino degli Europei di calcio e a un trend economico che sembra aver lentamente ridato fiducia alle aziende e alla loro propensione all’investimento. Ricordando che mentre il primo semestre dello scorso anno era stato in parità e la seconda parte dell’anno era in crescita in maniera robusta (+4% considerando il perimetro allargato), per il 2016, a meno di debacle difficili da prevedere al momento, se il secondo semestre dovesse viaggiare in terreno appena positivo – diciamo vicino al +1% – si confermerebbe una chiusura attorno alla cifra del +3%”.

Relativamente ai singoli mezzi, si segnala l’ottimo risultato della TV che, trainata dagli Europei di calcio, cresce a giugno del +17,8% e del +7,8% nel primo semestre. Segno negativo per i quotidiani, che chiudono il mese a -3,6%, consolidano il periodo gennaio – giugno a -4,9%. L’andamento del singolo mese è positivo per i periodici: giugno a +1% e semestre a -3,0%.

Il mese di giugno è negativo per il mezzo radio, in calo del -4,8%, ma non per il semestre che si consolida a +0,6%.

Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, registra un decremento dell’1,9% nel periodo cumulato e un calo a giugno del -2,1%. Integrando il dato con le stime desk di Nielsen sull’intero mondo del web advertising (aggiungendo principalmente search e social), i primi sei mesi chiuderebbero a +8,3% (giugno a +9%).

Sempre buone le performance per il cinema, che cresce del +18,4%. L’outdoor chiude il semestre a +1,6%, il transit a +3,5%. La GO tv (ex out of home tv) che scende del -3,1%.

Schermata 2016-08-01 alle 17.39.05

Per quanto riguarda i settori merceologici, solo sei continuano ad avere un segno negativo.

Per i primi comparti del mercato, si registrano andamenti differenti nel periodo gennaio – giugno: crescono le telecomunicazioni (+11,6%), la distribuzione (+20,2%) e i farmaceutici e sanitari (+10,1%), cui si contrappongono i cali della finanza (-14,8%) e dell’abbigliamento (-7,2%). Tra gli altri comparti che contribuiscono alla crescita, si segnalano le buone performance del mercato delle automobili (+9%), di media/editoria (+10,1%), turismo (+17,6%) e tempo libero (+25,4%).

Schermata 2016-08-01 alle 17.40.03

“L’Istat ha recentemente confermato la ‘tendenza positiva’ dell’economia italiana, in questa il mercato della comunicazione pubblicitaria ribadisce nel primo semestre dell’anno il suo ruolo di traino crescendo a ritmi multipli rispetto al PIL: +5%”. Questo il commento del presidente dell’UPA Sassoli de Bianchi a margine della pubblicazione dei dati sul mercato degli investimenti pubblicitari. “Una ulteriore conferma anche di quanto le imprese che investono in comunicazione credano nella ripresa economica del Paese, così come testimoniato chiaramente nella recente assemblea degli investitori in luglio”.

Via Spot and Web
 
Di Altri Autori (del 13/07/2016 @ 07:26:21, in Pubblicità, linkato 1937 volte)
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia nel mese di maggio è stabile a +0,4%: i primi cinque mesi si attestano a +2,7%, rispetto allo stesso periodo del 2015, grazie a un incremento nella raccolta di circa 73 milioni di euro. Se si aggiungesse anche la stima della raccolta sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il mese di maggio a +2,5% e i primi cinque mesi dell’anno a +4,3%.

TRA EURO 2016 E BREXIT. “In attesa del traino degli Europei di calcio, a maggio la crescita è stata più contenuta, ma sempre in terreno positivo”, spiega Alberto Dal Sasso, Tam e Ais Managing Director di Nielsen. “Si tratta di un risultato in linea con le aspettative, dal momento che maggio 2015, coincidendo con l’inizio dell’Expo, era stato un mese di crescita al 3%, preceduto e seguito da un mese in negativo. In attesa di capire come in autunno la Brexit potrà avere effetti anche sul mercato pubblicitario, confermiamo una fase finale dell’anno fisiologicamente più tranquilla”.

BENE TV, RADIO E INTERNET. Relativamente ai singoli mezzi, la Tv cresce a maggio del +5% e chiude i primi cinque mesi a +6,1%. Tornano in negativo i quotidiani, che chiudono il mese a -10,6% e consolidano il periodo gennaio – maggio a -4,7%. L’andamento di maggio è negativo anche per i periodici: maggio a -10,1% e i primi cinque mesi a -3,6%. Gli investimenti sul mezzo radio restano positivi grazie al singolo maggio in crescita dell’1,2%, che consolida a +2% il trend del periodo gennaio-maggio. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, registra un decremento dell’1,9% nel periodo cumulato e un calo a maggio del 6,3%. Integrando il dato con le stime desk di Nielsen sull’intero mondo del web advertising (aggiungendo principalmente search e social), i primi cinque mesi chiuderebbero a +8,1% (maggio a +7,7%).

Sempre buone le performance per il cinema, che cresce del 18,6%. Il mondo dell’out of home risente dell’assenza di Expo nel confronto con il singolo mese di maggio; nel periodo cumulato, l’outdoor chiude i primi cinque mesi a +5,0%, il transit a +9,3% e la GO tv (ex out of home tv) a -10,1%.

Via Business People
 
Di Altri Autori (del 15/06/2016 @ 07:49:26, in Pubblicità, linkato 1696 volte)
Nove mesi consecutivi di crescita per gli investimenti pubblicitari in Italia. Il mercato Adv nel nostro Paese, riporta Nielsen, cresce del 6,1% nel singolo mese di aprile: il quadrimestre si attesta a +3,4%, rispetto allo stesso periodo del 2015, grazie a un incremento nella raccolta superiore a 69 milioni di euro. Se si aggiungesse anche la stima della raccolta sulla porzione di Web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il mese di aprile a +7,5% e i primi quattro mesi dell’anno a +4,8%.

“Da agosto 2015 a oggi, contiamo nove mesi consecutivi di crescita: seppur il mercato ci abbia abituato a usare molta cautela nelle previsioni, possiamo comunque parlare di un consolidamento della ripresa”, afferma Alberto Dal Sasso, Tam e Ais Managing Director di Nielsen.

CRESCONO ANCHE I PERIODICI. Relativamente ai singoli mezzi, la Tv cresce a aprile del +10,3% e chiude il quadrimestre a +6,4%. Lieve segno positivo per i quotidiani che chiudono aprile a 0,8%, consolidando il periodo gennaio – aprile a -2,9%. L’andamento del mese è positivo anche per i periodici: aprile a +4,5%, quadrimestre a -1,6%. Gli investimenti sul mezzo radio restano positivi grazie al singolo mese di aprile in crescita del 3,8%, che consolida a +2,3% il trend per i primi quattro mesi dell’anno. Sempre buone le performance nei primi quattro mesi dell’anno per cinema (+16,8%) e outdoor (+9,7%). Resta positivo il transit (16,6%), che incrementa la quota nel mercato grazie all’aumento di copertura.

NUOVA ROTTA PER GLI INVESTIMENTI WEB. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, registra un decremento del -0,6% del periodo consolidato e un calo ad aprile del -4,8%. Integrando il dato con le stime desk di Nielsen sull’intero mondo del Web advertising (aggiungendo principalmente search e social), il quadrimestre chiude a +8,1% (aprile a +8,9%).

Via Business People
 
Di Altri Autori (del 18/05/2016 @ 07:10:53, in Pubblicità, linkato 2010 volte)
Andamento positivo per gli investimenti pubblicitari: stando ai dati Nielsen, nel primo trimestre 2016, la raccolta cresce del +2,3%, ossia di oltre 35 milioni di euro. Se, però, si considera anche la stima della raccolta sulla porzione di Web attualmente non monitorata (principalmente search e social), la percentuale passa dal +2,3 al +3,8%. “La pubblicità cresce del 3,8%: tre volte il Pil, a dimostrazione della fiducia che le aziende nutrono verso il Paese”, commenta il presidente di Utenti pubblicità associati (Upa) Lorenzo Sassoli de Bianchi. “Upa conferma la previsione di chiusura a fine anno al di sopra del 3%”. Soddisfatto anche Alberto Dal Sasso, Tam e Ais Managing Director di Nielsen: “L’andamento della pubblicità è più positivo del trend macroecomico del Paese. Sulla base delle stime flash Istat sul primo trimestre recentemente diffuse, infatti, la nostra economia ha beneficiato di una crescita dello 0,3%, un incremento flebile ma continuo e, soprattutto, trainato dalla domanda interna, cioè la componente che più interessa a quelle aziende che investono in comunicazione per sostenere i consumi”.

BENE LA TV, MALE LA STAMPA. Più nel dettaglio, a marzo 2016 cresce la Tv, che segna un +3,1%. Se si considera l‘intero trimestre la percentuale sale al +5,7%. Quanto alla radio, il +1,6% registrato a marzo permette al comparto di chiudere il trimestre a +1,7%. Male invece i quotidiani: a marzo la raccolta cala -9,6% e così il periodo gennaio/marzo si consolida a -4,4%. Non va meglio ai periodici: -4,3% a marzo e -4,5% sul trimestre. Discorso a parte invece per internet: il calo registrato a marzo (-1,5%) non incide sul trimestre che segna un incremento del +0,8%. Se si integra il dato con le stime desk di Nielsen sull’intero mondo del Web advertising (aggiungendo principalmente search e social), il trimestre chiude a +7,8% (marzo a +9,2%).

I SETTORI MERCEOLOGICI. Quanto invece ai settori merceologici, ben 16 registrano un segno più. Tra questi, spiccano gli elettrodomestici (+25,3%) e il cambio di passo delle telecomunicazioni e distribuzioni. Questi ultimi due settori tornano a crescere registrando rispettivamente +33,5% e +25,5%. Male invece la finanza che scende del -22,2%.

Via Business People
 
Di Altri Autori (del 24/02/2016 @ 07:46:21, in Pubblicità, linkato 2270 volte)
Si va dal dissacrante pastore tedesco Gunther, testimonial dell’hotel di lusso CastaDiva, al Koala dell’ultimo spot della Vigorsol, passando per il border collie che corre dietro la nuova monovolume della Ford, guidata dalla sua padrona lungo una strada tortuosa o ancora la famiglia di topolini scelti dalla Parmareggio fino ad arrivare al gatto che sfonda le pareti per i suoi croccantini Catisfaction. E’ risaputo ormai che gli spot con animali protagonisti, in alcuni casi in versione digitale, ma non per questo meno amati, hanno un maggiore impatto tra i consumatori. Nell’ultimo anno c’è stato un vero e proprio boom, tanto che un italiano su tre li preferisce ai testimonial ‘umani’.
 
Che siano prodotti per animali, come il pet food, o meno, poco importa. Li vediamo pubblicizzare di tutto: dalla promozione turistica, ai dolci e cibo, fino ai detergenti per pulire la casa. Gli spot con animali protagonisti hanno subito un’impennata del 40%, negli ultimi 12 mesi. Anche il prestigioso Wall Street Journal ha inquadrato il fenomeno, stilando la classifica dei cinque spot più condivisi nel 2015. In USA conquista il primo posto con 6.432.921 condivisioni, su Facebook, Twitter e blog, la pubblicità Friends Furever di Android.

E in Italia c’è chi ha elaborato una speciale top ten degli spot più graditi dagli amanti degli animali, trasmessi in Tv, sul web e caricati su YouTube. Secondo lo studio della “Associazione Donne e Qualità della Vita”, realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network e blog, che ha coinvolto un campione di 500 italiani, le pubblicità più apprezzate sono quelle dove i piccoli compagni di vita sono coccolati, premiati e viziati, oltre che impegnati a prestare la propria immagine per i fini commerciali.
 
Al primo posto di questa originale classifica troviamo, con il 23% delle preferenze, lo spot di CastaDiva resort & SPA di Blevio, che ha scelto come testimonial della sua campagna pubblicitaria il cane più ricco del mondo Gunter V. Nel video, diventato in poco tempo virale e realizzato in quattro versioni italiano, russo, inglese e francese, si vede il ricco pastore tedesco coccolato dai servizi esclusivi dell’hotel a 5 stelle sulle rive del Lago di Como.

Al secondo posto si piazza il Koala di Vigorsol Air Action che,  come una star hollywoodiana, soffia il posto al suo alter ego umano e mastica la gomma affascinando il backstage delle riprese l’animale australiano guadagna il 18% dei voti virtuali.

Terza classificata, la simpatica famiglia di topolini Parmareggio: Emiliano, Ersilia ed Enzino risultano essere tra i personaggi più amati dai bambini e sul proprio sito web offrono attività creative per i più piccoli conquistando il 16% delle preferenze.

In quarta posizione troviamo la campagna pubblicitaria della Ford S-Max, scelta dal 15%, con un vispo border collie che corre libero e gareggia con la sua padrona, fino a raggiungerla in uno scenario naturale e saltare in canoa sul laghetto

Quinto posto, con il 14%, per  Carletto Maria DeCamaleontis, il noto camaleonte della pubblicità dei Sofficini Findus che piace soprattutto ai più piccoli. Il simpatico rettile è anche uno degli animali più social della pubblicità: dal 2012 ha una propria pagina personale su Facebook che conta 347.581 fan.

Sesto in classifica staccato di tre punti percentuali c’è  l’elegante gatto persiano dello spot Gourmet Gold: l’altezzoso felino alla ricerca di un piatto degno del proprio lignaggio conquista il l’11% dei votanti .

Ed è tallonato dal fiuto per il risparmio del cane di razza Weimaraner,  scelto dal portale segugio.it  per dispensare consigli sulle assicurazioni automobilistiche , settimo con il 10%.

All’ottavo posto si classifica forse il pennuto più invidiato dalle casalinghe del pianeta: Rosita.  La gallina è protagonista insieme all’affascinante attore hollywoodiano Antonio Banderas della campagna pubblicitaria del Mulino Bianco che è gradita dal 9% degli interpellati.

Un altro alimento per cani, nello spot Purina One, vede come protagonista un bulldog che corre a sdraiarsi sul divano per farsi coccolare dalla padrona, nono posto e 7 punti percentuali per il furbo e simpatico quadrupede.

Chiude la classifica il gatto iperattivo di Catisfaction, con il 5% delle preferenze arriva decimo il felino che farebbe di tutto per ricevere il goloso premio, anche sfondare le pareti dell’abitazione del suo padrone.

Via Spot and Web
 
Di Altri Autori (del 11/12/2015 @ 07:48:35, in Pubblicità, linkato 2450 volte)

A stilare la classifica è The Gunn Report. Presente anche un’agenzia italiana: la milanese RSCG MCM
Le migliori pubblicità dei primi anni del 21esimo secolo: è la singolare classifica stilata da The Gunn report, sulla base dei voti espressi da un panel di 1.754 persone. A ognuno degli intervistati è stato chiesto di scegliere i più bei 10 spot all’interno di una rosa preselezionata di 30. Le pubblicità opzionabili erano state mandate in onda tra il 2000 e il 2015. “Siamo stati molto contenti che l’adesione alle votazioni sia stata alta”, ha commentato Donald Gunn, fondatore di The Gunn Report: “Queste pubblicità non solo durano nel tempo, ma hanno anche influenzato il mondo della comunicazione di marca”.


LA CREATIVITÀ PARLA INGLESE

A dominare sono però soprattutto le agenzie creative inglesi: sei dei 20 spot sono stati realizzati nel Regno Unito. In particolare Fallon London e Wieden & Kennedy appaiono per ben due volte: la prima ha creato la pubblicità "gorilla" del 2007 per Cadbury's Dairy Milk e “Balls” per il televisore Lcd di Sony, mentre la seconda ha realizzato gli spot di Honda “The Cog” e “Grr”. Le altre realtà “british” sono Leo Burnett London e Abbott Mead Vickers BBDO. In classifica svetta anche un’italiana: la milanese RSCG MCM con la pubblicità per Peugeot 206 “Lo scultore”. Ecco, nella playlist qui di seguito, le migliori 20 pubblicità:

Buenos Aires - 2) Budweiser "wassup/true" di DDB, Chicago - 3) Cadbury's Dairy Milk "gorilla" di Fallon, Londra - 4) Canal+ "closet" di BETC Euro RSCG, Parigi - 5) Canal+ "the bear" di BETC Euro RSCG, Parigi - 6) Chipotle "back to the start" di Creative Artists Agency, Los Angeles - 7) Dove Self Esteem Fund "evolution" di Ogilvy & Mather, Toronto - 8) Guinness "noitulove" di Abbott, Mead Vickers BBDO, Londra - 9) Happy Dent Teeth Whitening Gum "happy dent palace" di McCann Erickson, Mumbai - 10) Honda "cog" di Wieden & Kennedy, Londra - 11) Honda "grrr" di Wieden & Kennedy, Londra - 12) John West Salmon "bear" di Leo Burnett Londra - 13) Metro Trains "dumb ways to die" di McCann, Melbourne - 14) Nike "tag" by Wieden & Kennedy, Portland - 15) Nike "write the future" di Wieden & Kennedy, Amsterdam - 16) Old Spice "the man your man could smell like" di Wieden & Kennedy, Portland - 17) Peugeot 206 "the sculptor" di Euro RSCG MCM, Milano - 18) Sony Bravia LCD TV "balls" di Fallon, Londra - 19) Volkswagen Golf DSG "kids on steps" di DDB, Berlino - 20) Volvo Trucks "epic split" di Forsman & Bodenfors, Göteborg.

Via Business People

 
Di Altri Autori (del 04/08/2015 @ 07:16:39, in Pubblicità, linkato 1658 volte)

Nel primo semestre 2015 l’andamento della pubblicità registra un calo del 2.8% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il mercato degli investimenti pubblicitari, infatti, evidenzia una  diminuzione del fatturato (-10,2%) per il singolo mese di giugno, con un saldo negativo di circa 94 milioni. Il sensibile calo è dovuto prevalentemente alla presenza dei mondiali di calcio nel mese di giugno 2014. Aggiungendo anche la stima della raccolta sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il semestre dell’anno a -0,2%.

“Nulla di inaspettato e non previsto – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Service Business Director di Nielsen. Il picco negativo del 2015, anno dispari dopo l’evento calcistico per eccellenza, è come sempre giugno.  Sostanzialmente la TV torna ai livelli di giugno 2013 e per gli altri mezzi, a grandi linee, il risultato è speculare ripetto al giugno scorso,  quindi nulla cambia nel percorso verso fine anno”.

Relativamente ai singoli mezzi, la TV, che risente maggiormente dell’assenza dei mondiali di calcio, registra un decremento del -14,3% per il singolo mese e chiude il periodo cumulato gennaio – giugno a -3,0%.

In lieve segno negativo i periodici, che registrano un calo del -1,9% nel mese di giugno, chiudendo il semestre a -3,4%.
La presenza dei mondiali di calcio nel 2014 si ripercuote anche sull’andamento dei Quotidiani, che registrano un mese di giugno in segno negativo (-17.2%) e chiudono il semestre a -8,0%.

Continua l’andamento positivo della radio che chiude il mese di giugno a +16,5% e il periodo consolidato gennaio – giugno a +7,5%, rimanendo sensibilmente al di sopra della media del mercato.

Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, torna in negativo a giugno (-6,9%), con un decremento di -3,1% sul semestre. Sulla base delle stime di Nielsen relative al totale del web advertising, aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata, il digitale crescerebbe dell’8,0% per il periodo gennaio – giugno 2015.
Nella survey Digital di Nielsen appena pubblicata si possono evincere tutte le dinamiche di settore all’interno del digital nel suo complesso, nel corso del 2015.

Il mese di giugno è stato positivo per il cinema (+21,2%) che chiude il semestre a – 0,2%, mentre resta negativo il direct mail (-4,2%). Buoni segnali anche dal mondo dell’out of home, trainato da Expo. Nel dettaglio: outdoor a +4,2%, transit a +14,0% e out of home TV in recupero (-4,9%).

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 9 in crescita o intorno alla parità, con un apporto di circa 58 milioni di euro.
Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel semestre: alla crescita di alimentari (+4%, circa 17,2 milioni) e farmaceutici (+5,2%, circa 8.9 milioni), si contrappone il calo di finanza/assicurazioni (-2,9%, circa 5,1 milioni), automotive (-3,3%, circa 11,2 milioni) e telecomunicazioni (-12,5%, circa 25,1 milioni). I maggiori apporti alla crescita arrivano da servizi professionali (+16,8%), gestione casa (+4,1%), oggetti personali (+5,1%) ed enti/istituzioni (+9,2%).

 “In attesa del secondo semestre – conclude Dal Sasso – che si confronterà con una tendenziale parità del 2014, possiamo dire che fino ad ora i dati di advertising riflettono quelli, sostanzialmente piatti, dei nostri osservatori sulle vendite nella grande distribuzione con una crescita del food, che in advertising è il primo settore e che cresce del +4%. Un segnale leggermente positivo deriva dalla Nielsen Consumer Confidence relativa al secondo trimestre 2015, che fa registrare due punti di crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pur restando l’Italia sotto la media europea (53 vs 79) che cresce anch’essa di due punti”.

Il Presidente dell’UPA, Sassoli de Bianchi, ha commentato la pubblicazione dei dati di giugno: “se si considerano gli investimenti sul digitale il dato del semestre è già alla pari (-0,2%), abbiamo buone indicazioni e aspettative positive per la ripresa autunnale, per cui confermiamo la nostra previsione di chiusura dell’anno tra +1% e +2%.

Via Spot and Web

 
Di Altri Autori (del 30/07/2015 @ 07:01:27, in Pubblicità, linkato 1370 volte)

Realizzare uno spot efficace in un contesto competitivo caratterizzato da un elevato affollamento pubblicitaro è sempre più sfidante. In media poco meno del 30% di chi è esposto a una creatività televisiva ne ricorda correttamente il contenuto e la associa al brand comunicato. Sono questi alcuni dei dati di TV Brand Effect, l’innovativa soluzione di Nielsen per misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie televisive, appena sbarcata in Italia dopo essere stata lanciata in UK, Francia, Germania, Russia, Stati Uniti, Messico, Cina e Australia.

In un momento in cui la quota dell’advertising televisivo rappresenta ancora la fetta più grande della torta pubblicitaria è fondamentale che le aziende abbiano a disposizione uno strumento che misuri l’efficacia delle proprie campagne, in modo da fornire le migliori indicazioni per raggiungere il consumatore ed emergere in un contesto di affollamento pubblicitario. Grazie a una metodologia innovativa, Nielsen è in grado di determinare quanto uno spot riesca a rimanere impresso nella memoria, analizzando il comportamento delle persone che vi sono state esposte entro le 24 ore successive alla messa in onda.

Rispetto alle ricerche tradizionali, TV Brand Effect fornisce indicazioni cruciali in termini di efficacia per ottimizzare le pianificazioni, grazie alla possibilità per Nielsen di analizzare gli ad log di tutti gli spot in palinsesto sulle tv generaliste e tematiche, nel panorama free e pay, in modo da fornire informazioni mirate sulla base del benchmark di riferimento per ciascuna azienda inserzionista e i suoi competitor. Il servizio permette di valutare le migliori performance in termini di secondaggi, andando ad aumentare l’efficienza degli investimenti.

Da inizio anno, Nielsen ha monitorato oltre 150 creatività di aziende appartenenti ad alcuni dei principali settori merceologici presenti sul mercato pubblicitario italiano: Largo Consumo, Viaggi e Automotive.

Prendendo in esame il settore del Largo Consumo, ad esempio, emerge che lo spot è efficace nel 43% dei casi (ricordo del messaggio e corretta associazione al brand). Analizzando più in dettaglio questa quota di intervistati, si registra un’intenzione di acquisto del prodotto da parte del 77% e un apprezzamento dello spot da parte dell’81%. Per questo settore è cruciale utilizzare una creatività che lasci il segno: secondo i dati provenienti dai modelli econometrici Nielsen, più del 70% delle vendite generate dagli investimenti pubblicitari deriva dalla TV.

Per quanto riguarda i valori che emergono dall’analisi delle campagne pubblicitarie del settore Travel, a fronte di un’efficacia degli spot del 23% si registra una comprensione media del messaggio nell’88% dei casi. Gradimento dello spot e intenzione di acquisto si attestano entrambi al 79%.

Nell’Automotive, dove la TV riveste un ruolo centrale con una quota del 76% sul totale degli investimenti, le performance risultano più contenute rispetto ad altri settori, soprattutto in termini di efficacia (26%), mentre si mantengono elevati il gradimento medio (75%) e la comprensione del messaggio (70%).

Tra le campagne di maggior successo analizzate nel 2015, quella di Fiat 500x, in cui una ‘normale’ 500 aumenta il proprio volume dopo la caduta accidentale di una pillola blu nel serbatoio, risulta essere quella con il più elevato livello di efficacia, a conferma che un buon copy e un po’ di humor attraggono anche nei settori le cui scelte finali sono dettate da razionalità e pianificazione.

Via Nielsen

 
Di Altri Autori (del 16/07/2015 @ 07:08:45, in Pubblicità, linkato 1659 volte)


Uno spot per apparire, un capolavoro creativo per rimanere nella mente dei consumatori. Realizzare una comunicazione efficace non è facile, soprattutto se si considera che poco meno del 30% di chi è esposto a una pubblicità in Tv (la fetta più importante dell’adv in Italia) ne ricorda correttamente il contenuto e la associa al brand. Il dato emerge dall’indagine Tv Brand Effect, la nuova soluzione con la quale Nielsen misura l’efficacia delle campagne pubblicitarie televisive; dopo essere stata lanciata nel Regno Unito, Francia, Germania, Russia, Stati Uniti, Messico Cina e Australia, Tv Brand Effect arriva anche in Italia. Il servizio, come sottolineato dall’a.d. di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia, è in grado di determinare quanto uno spot riesca a rimanere impresso nella memoria, analizzando il comportamento delle persone che vi sono state esposte. Le pubblicità vengono analizzate sia sulle Tv generaliste che tematiche, nel panorama free e pay; vengono valutate le migliori performance in termini di “secondaggi”, permettendo così alle aziende di aumentare l’efficienza degli investimenti.
I PRIMI RISULTATI. Nielsen ha monitorato oltre 150 creatività di aziende appartenenti ad alcuni dei principali settori merceologici presenti sul mercato pubblicitario italiano: Largo Consumo, Viaggi e Automotive.

Prendendo in esame il settore del Largo Consumo, emerge che lo spot è efficace nel 43% dei casi (ricordo del messaggio e corretta associazione al brand). Analizzando più in dettaglio questa quota di intervistati, si registra un’intenzione di acquisto del prodotto da parte del 77% e un apprezzamento dello spot da parte dell’81%. Per questo settore è cruciale utilizzare una creatività che lasci il segno: secondo i dati provenienti dai modelli econometrici Nielsen, più del 70% delle vendite generate dagli investimenti pubblicitari deriva dalla Tv.
Per quanto riguarda i valori che emergono dall’analisi delle campagne pubblicitarie del settore Travel, a fronte di un’efficacia degli spot del 23% si registra una comprensione media del messaggio nell’88% dei casi. Gradimento dello spot e intenzione di acquisto si attestano entrambi al 79%.

Nell’Automotive, dove la Tv riveste un ruolo centrale con una quota del 76% sul totale degli investimenti, le performance risultano più contenute rispetto ad altri settori, soprattutto in termini di efficacia (26%), mentre si mantengono elevati il gradimento medio (75%) e la comprensione del messaggio (70%). “Tra le campagne di maggior successo analizzate nel 2015”, afferma Cristina Papini, R&A Director di Nielsen, “quella di Fiat 500x (vedi video qui sotto, ndr), risulta essere quella con il più elevato livello di efficacia, a conferma che un buon copy e un po’ di humor attraggono anche nei settori le cui scelte finali sono dettate da razionalità e pianificazione”.

Via Business People

 
Di Altri Autori (del 13/07/2015 @ 07:16:54, in Pubblicità, linkato 1822 volte)

L’andamento della pubblicità registra un miglioramento nei primi cinque mesi del 2015. Il mercato degli investimenti pubblicitari segna una crescita del 2,6% per il singolo mese di maggio, facendo registrare per i primi cinque mesi dell’anno un calo dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2014, con un saldo negativo di circa 35,5 milioni. Se si aggiungesse anche la stima della raccolta sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe i primi cinque mesi dell’anno a +1,1%.

“Continuano gli alti e bassi di questa prima parte dell’anno” - spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Service Business Director di Nielsen. “La situazione greca di certo non aiuta a far crescere ottimismo tra gli investitori sulla fine della crisi e a consolidare le prospettive di crescita. Siamo comunque di fronte a un dato di mercato che ad oggi rappresenta la crescita tendenziale maggiore da inizio anno, che, però, difficilmente troverà conferma il mese prossimo quando il confronto generale si farà con i Mondiali di Calcio del 2014”.

Relativamente ai singoli mezzi, la TV registra un incremento del 4,5% per il singolo mese, con i tipici andamenti differenti al suo interno, chiudendo il periodo cumulato gennaio – maggio a -0,7%.

Migliora l’andamento del mezzo stampa, in particolare dei periodici: a maggio si registra un calo del 2% per i quotidiani e una crescita del 2,2% per i magazine. Ne beneficia il trend del periodo cumulato sui primi cinque mesi dell’anno, che chiude rispettivamente a -5,9% e -3,6%.

Resta in terreno positivo la radio nel singolo mese (+1,1%) e nel periodo gennaio – maggio (+5,5%), continuando a mostrare segnali molto confortanti se si considera l’andamento generale del mercato e il peso rilevante del mese di maggio sul resto dell’anno.

Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, resta leggermente negativo a maggio (-0,6%), con un decremento di 2,2% sui primi cinque mesi. Sulla base delle stime di Nielsen sul totale del web advertising, aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata, il digitale crescerebbe dell’8,8% per il periodo gennaio – maggio 2015.

Continuano a perdere il cinema (-2,8%) e il direct mail (-3,1%). Buoni segnali anche dal mondo dell’out of home, trainato da Expo. Nel dettaglio: outdoor a +3,2%, transit a +9,4% e out of home tv in recupero (-10,1%).

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita o intorno alla parità, con un apporto di circa 55 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nei cinque mesi: alla crescita di finanza / assicurazioni (+3,9%, circa 5,3 milioni) e dei farmaceutici (+8%, circa 11,4 milioni), si contrappongono il calo dell’automotive (-2,2%, circa 6,3 milioni) e delle telecomunicazioni (-14,1%, circa 23 milioni). I maggiori apporti alla crescita arrivano dai servizi professionali (+17,8%), gestione casa (+7,3%), oggetti personali (+7,6%) ed enti / istituzioni (+4,8%).

“I segnali positivi ci sono e arrivano da più parti – conclude Dal Sasso -, soprattutto dalle parole degli investitori: le recenti dichiarazioni di UPA nella assemblea annuale ne sono la significativa testimonianza”.

“La pubblicazione dei dati di maggio conferma i segnali di ripresa”, ha dichiarato il Presidente dell’UPA Lorenza Sassoli de Bianchi commentando l’uscita dei dati Nielsen di Maggio.

“Registriamo il +2,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; e un picco record per la televisione del +4,5%. Questi dati ci spingono a confermare la nostra previsione di chiusura dell’anno vicina al +2%.”

Via Spot and Web

 
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