Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 03/02/2006
Mytech riporta la notizia di un regista sudafricano che ha girato un film utilizzando come unico strumento di ripresa un telefono cellulare, anzi otto. Chi ci legge da un po’ si ricorderà forse che anche Nokia, con l’iniziativa Play the Lab, aveva tentato una strada simile per promuovere il nuovo N90.A dispetto della trama poco impegnata bisogna riconoscere al regista Aryan Kaganof un certo fiuto almeno per il marketing, visto che grazie a questa idea è riuscito non solo a stare in un budget bassissimo, ma anche a procurarsi un bel po’ di pubblicità a costo zero.JOHANNESBURG (Reuters) - Otto telefoni cellulari, 160.000 dollari ed una buona idea: potrebbe essere questo il futuro del cinema? Il regista sudafricano Aryan Kaganof la pensa così e per dimostrarlo ha fatto SMS Sugar Man, il primo film al mondo girato interamente su telefoni cellulari. SMS Sugar Man è stato girato su otto telefonini in 11 giorni con tre protagonisti principali per meno di 164.100 dollari. Il film sarà poi trasmesso ai cellulari in tre episodi da 30 minuti nel corso di un mese. Kaganof ha detto che il film, che racconta di un pappone e di due prostitute di alto bordo in crociera a Johannesburg alla vigilia di Natale, è la prova di un nuovo e democratico approccio ai film, che taglia i costi sia per chi fa che per chi vede le pellicole. "Penso che il cinema in Sud Africa non sia il mezzo appropriato a rappresentare chi siamo...è soprattutto un fenomeno bianco. Poi sono rimasto impressionato dal fatto che il mezzo che gli africani amano più di ogni altro è il cellulare", ha detto a Reuters. Kaganof -- che ironicamente ha acquistato il suo primo cellulare l'anno scorso per girare il lungometraggio -- ha respinto le preoccupazioni per la qualità ed ha detto che le riprese sono apparse "favolose" nel riversamento allo standard cinematografico della pellicola a 35mm. SMS Sugar Man -- che dovrebbe debuttare a maggio -- è costato solo una frazione dei 6 milioni di rand che di norma vengono spesi per un film locale a basso budget. Per paragone, un film di Hollywood costa in media tra i 40-50 milioni di dollari e spesso supera i 100 milioni. "Volevamo fare un film decisamente a basso budget per dimostrare che tutti possono farlo", ha detto il produttore Michelle Wheatley. "Ci sono molte persone in Africa che vogliono fare film e non se lo possono permettere".
Di Eli (pubblicato @ 06:29:10 in Internet, linkato 3252 volte)
Secondo il Financial Times la World Association of Newspapers starebbe organizzando una campagna per chiedere a Google e altri motori di ricerca una sorta di indennizzo per aver utilizzato e proposto i contenuti di libri e riviste coperti da diritti d’autore, senza lavere ottenuto le necessarie autorizzazioni.Il gruppi di editori coinvolti in questa protesta comprende International Publishers Association, European Federation of Magazine Publishers e Agence France Presse, uniti dalla comune intenzione di fissare un incontro con Charlie McCreevy (il commissario europeo per il mercato interno) e Viviane Reding (la responsabile per i media), in modo da definire nuovi standard e politiche per la difesa dei diritti d’autore.Tra i servizi discussi c’è anche Google News, in quanto la preview degli articoli indicizzati, secondo alcuni di loro, dissuade i navigatori dal visitare la corrispondente pagina. L’anticipazione proposta in molti casi sarebbe infatti giudicata sufficiente senza bisogno quindi di approfondire la notizia.Il motore di ricerca più famoso nel mondo, inoltre, è criticato per un atteggiamento giudicato di chiusura e per portare avanti il principio secondo il quale tutte le informazioni dovrebbero essere rese disponibili gratuitamente, come dichiarato da Gavin O'Reilly, presidente della World Association of Newspapers.Non è la prima volta che Google si trova messo in discussione per aspetti legati al copyright. Le 5 più grandi biblioteche del mondo, lo scorso ottobre, avevano presentato un esposto presso un tribunale americano per ostacolare l’avanzata di Google Print, timorose che i propri libri venissero scansionati e messi a disposizione gratuitamente su internet.Continua quindi la battaglia tra editori e motori di ricerca, per la regolamentazione dell’accesso alle informazioni nel rispetto dei diritti d’autore. Il navigatore avrebbe solo da guadagnare dalla possibilità di consultare libri da casa tramite il proprio pc, ma questo progetto potrebbe funzionare anche pagando in qualche modo i diritti ai legittimi proprietari?
Fotografie del 03/02/2006
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