Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 06/09/2005
E’ un po’ che non se ne sentiva piu’ parlare, ma sembrerebbe che il progetto Google Wallet, il sistema di pagamenti che il colosso di Mountan View sta sviluppando, si trovi in una piuttosto avanzata, a giudicare almeno dall’annuncio apparso su Yahoo Hotjobs, secondo il quale Google sta cercando un Fraud Operations Director. Chissà che qualche novità non sia dietro l’angolo…
Voci di corridoio (tutte da verificare) parlano di un ennesimo colpo di scena da parte di Google: un nuovo sistema operativo, che si avvia tramite memoria USB.
Il sito dove è apparsa la notizia è digi.it.sohu.com (http://digi.it.sohu.com/20050904/n240337911.shtml). Come riportato anche da un quotidiano inglese il nuovo sistema operativo sarebbe basato su Linux. Il tutto funziona tramite chiavetta USB, e una volta avviato il sistema è possibile collegarsi ai server di Google, dove sono installate le applicazioni messe a disposizione dell’utente.
Sulla
scia del fruttuoso tentativo fatto nel 2004 dalla Seagram, che ha pagato artisti
di fama internazionale per citare il proprio gin
in alcune delle loro canzoni, anche il colosso dei fast food McDonald’s
scalpita per scalare le classifiche d’oltreoceano.
Alla base di questa strategia c’è
ovviamente un’attenta valutazione dell’influenza esercitata da un
certo tipo di musica sui teenager americani, da sempre cari al marketing dell’azienda.
Con l’aiuto dell’agenzia pubblicitaria
Maven Strategies , la stessa che
ha supportato anche la Seagram, McDonald’s selezionerà un certo
numero di artisti rap ai quali verrà proposto di inserire le parole “Big
Mac” nei loro testi. Nel caso in cui il pezzo diventi una hit e passi
per radio ciascun artista riceverà un “bonus” che oscilla
da 1 e 5 dollari per ogni volta che la canzone viene trasmessa.
Ovviamente, per evitare pericolosi boomerang,
il testo nel quale sarà citato il famoso panino deve preventivamente
essere approvato dal marketing di McDonald’s, che verificherà la
congruenza dei messaggi in esso contenuti.
Da un certo punto di vista questa strada, già
collaudata, è creativa e con rischi limitati, in quanto l’artista
è pagato in funzione del livello di promozione che riesce concretamente
ad effettuare. D’altro canto però cosa potrebbe succedere se uno
degli artisti supportati (come talvolta succede nel mondo del rap ma non solo)
dovesse avere problemi di immagine e/o con la giustizia?
Il passaggio del pezzo in radio in questo caso
non sarebbe più molto gradito al re degli hamburger, che potrebbe vedere
la propria immagine, già ciclicamente messa in discussione per aspetti
legati alla saltuarietà dei cibo offerti, associata a personaggi diventati
nel frattempo scomodi o poco edificanti.
A prescindere però dai rischi evidenziati
mi sembra che si tratti di un tentativo per certi versi coraggioso di battere
nuove strade, per raggiungere il consumatore utilizzando uno strumento di forte
impatto come la musica in un modo sicuramente nuovo e direi in questo caso “subliminale”.
A
mio parere infatti è ora che le strategie di marketing, specialmente
quando portate avanti da grandi player, provino nuove strade, integrando tra
loro i diversi media e proponendo alle stanche orecchie del consumatore una
“musica” nuova.
Fotografie del 06/09/2005
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