Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 14/12/2005
Navigando in rete mi sono imbattuto in quello che definirei un bell'esempio di social (e low-cost) advertising e che probabilmente si commenta anche da solo...

Client: Mass Coalition for the Homeless
Project: Outdoor Advertising Campaign
"You don't need a big budget. You need a big idea. This low-cost billboard for the homeless created a stir in Boston and led to a major increase in donations to the Massachusetts Coalition for the Homeless. The ad was published in The One Show, a compilation of the best advertising created worldwide."
Milano, 13 dic. (Apcom) - Un nuovo tassello per la diffusione del made in Italy in Cina è stato posto con la creazione del progetto Eurostreet, sostenuto dalla fondazione Italia Cina. Eurostreet - presentato oggi - è un complesso commerciale nella città di Hangzhou realizzato per diffondere marchi del lusso come Dolce & Gabbana, Armani, Alviero Martini, Silvano Lattanzi, Zegna, Corneliani e Ferrari.
Secondo la percezione del consumatore cinese - spiega la Fondazione Italia Cina - il lusso è il settore maggiormente rappresentativo del made in Italy, tuttavia l'Italia non ha potuto sfruttare appieno le potenzialità di questo prodotto, soprattutto a causa di barriere amministrative e commerciali della Repubblica Popolare Cinese. Vista l'esperienza non positiva degli show rooms monomarca si è deciso di puntare su questa esperienza per arrivare al consumatore cinese.
L'avvio è promettente: "all'inaugurazione a ottobre 2005 erano presenti molte autorità cinesi, più del previsto" spiega Cesare Romiti, presidente della Fondazione Italia Cina.
Le potenzialità della Cina sono enormi e ben lontane dall'essere sfruttate appieno. "La Cina è il futuro del mondo - ha affermato Romiti - noi italiano dobbiamo sfruttare appieno la particolare simpatia che i cinesi ci dimostrano". [fonte Virgilio]

Sono stati trovati negli States numerosi graffiti raffiguranti ragazzi con in mano la loro PlayStation Portable; le città tappezzate sono state New York, Los Angeles, San Francisco, Philadelphia e Chicago. Nonostante
la Sony abbia negato ogni legame con questa iniziativa, non avrebbe senso pensare che i writers di metropoli, oltretutto così distanti tra loro, abbiano volontariamente disegnato tutti questi pupazzi alle prese con le rispettive Psp. Ma ciò che poi ha fatto maggiormante notizia è stata la reazione dei veri street artists americani che in modo fin troppo schietto hanno cancellato o modificato questi graffiti lasciando in alcuni casi anche il loro personalissimo giudizio riguardo questa mossa della Sony.
L’obiettivo della campagna sarebbe stato quello di avvicinare maggiormente l’immagine della Psp ad una cultura street, di farla penetrare ancor di più in quel tessuto underground che peraltro già apprezzava
la PlayStation più delle altre console; inoltre è lecito pensare che con questa azione
la Sony sperava di innescare un effetto imitazione e quindi la creazione di una moda, di una mania grazie alla quale i writers americani avrebbero riprodotto decine e decine di Psp sui muri dei quartieri metropolitani. Tutto questo ricorda una campagna della Nike risalente alla sponsorizzazione dei tornei di street-soccer che si tenevano nelle gabbie; il logo utilizzato(anche negli spot televisivi) era lo scorpione, che in molti ancora ricorderanno. Segretamente, i brand manager della Nike fecero riprodurre questo simbolo sui muri delle città e l’idea venne poi seguita da tantissimi giovani; la campagna riuscì perchè il segno venne fatto portatore di alcuni valori metropolitani condivisi ed accettati dai teens, anche se isolate azioni di ragazzi in disaccordo si riscontarono anche in questa occasione.
Tornando a Sony, questa comunicazione rischia di aver addirittura provocato effetti contrari a quelli sperati e che oltre ad una evidente figuraccia abbia creato anche preoccupanti antipatie(come si può notare dalle foto). Una prerogativa per una corretta azione di Guerrilla, che probabilmente è stata tralasciata durante la pianificazione della campagna, è la perfetta conoscenza del terreno su cui si opera, raggiungibile soprattutto con attente analisi psicologiche, culturali e comportamentali del target a cui ci si rivolge.
 Anche Yahoo!, forse per non perdere la sfida a distanza con Google, ultimamente è diventato iperattivo, e si appresta a intraprendere numerose battaglie su più fronti, a suon di alleanze e acquisizioni.
Una delle sfide più recente è quella a Skype. Yahoo! Messanger, che attualmente consente solo le chiamate voce da PC a PC, darà la possibilità di chiamare numeri fissi, sia nazionali che internazionali e anche cellulari. I servizi sono stati chiamati “Phone In” e “Phone Out” e, grazie all’utilizzo della tecnologia VOiP, costeranno pochi centesimi a seconda del tipo di chiamata e saranno utilizzabili tramite schede prepagate. La fase di sviluppo del servizio vede protagoniste sette nazioni (Italia, ISA, Germania, Spagna, Cina e Singapore), ma è prevista la progressiva estensione ad altri Paesi.
La seconda iniziativa, molto rilevante anche per le implicazioni legate all’internet marketing, riguarda le voci sulla probabile acquisizione di Delicious, un sito di social networking che permette tramite un unico punto di accesso di condividere link a documenti, blog, musica e altro con amici e parenti. Questa acquisizione rientra probabilmente nella strategia di sviluppo delle attività legate al social networking, che Yahoo! ha già dimostrato di gradire con l’acquisizione di Flickr e Upcoming. Il risultato di questa operazione dovrebbe essere finalizzato ad un’integrazione tra tutte le piattaforme acquisite, creando un vasto network con funzionalità condivise e un numero di utenti considerevole.
La terza riguarda la partnership con Six Apart, ed è legata alla diffusione della piattaforma software per blog Movable Type, che non è ancora chiaro se possa creare sinergie con l’iniziativa precedente.
La quarta à legata alla recente release di Konfabulator, acquisito da Yahoo! lo scorso luglio. Si tratta di un motore di ricerca per widgets (applicazioni utilizzate per vari scopi, ad es. le scroll-bar o bottoni) che da quest’ultima versione consente il riconoscimento dell’ID di Yahoo! Un utilizzo tipico di questo strumento è legato alla visualizzazione e gestione delle foto, che possono essere modificare liberamente ma anche selezionate per l’upload.
L’integrazione con i servizi di Yahoo! riguarda anche la gestione dei contatti, la ricerca dei risultati tramite il motore di ricerca, la possibilità di utilizzare Yahoo! Maps e l’accesso immediato a informazioni di vario tipo tra cui le news di borsa.
La sfida tra i principali player su internet (chiamarli motori sarebbe oltremodo riduttivo) prosegue serrata. Gli sviluppi più interessanti saranno evidenti soprattutto per gli aspetti legati all’integrazione tra i vari servizi (posta elettronica, ricerca, social networking, telefonia e applicazioni varie) in modo da fidelizzare gli utenti garantendo un unico punto di accesso a internet e ai servizi maggiormente utilizzati.
Ci sarà ancora spazio per i piccoli fornitori di servizi specializzati o saranno inevitabilmente assorbiti o messi fuori gioco da questi imponenti e integrati sfidanti?
Fotografie del 14/12/2005
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