Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 24/10/2005
Erano state annunciate da tutti ed ecco le imitazioni più o meno sfacciate dell'homepage che di recente ha fatto notizia in tutto il mondo.
Copiato alla perfezione, il giovane Alex potrebbe addirittura pensare di trovarsi sul suo sito quando cliccherà su http://millioneur.50webs.com/ e potrebbe spaventarsi quando vedrà che i pixel sono spariti ma capirà immediatamente che si tratta solo di una imitazione per ora poco fortunata. Oltretutto in questo sito i pixel vengono venduti ad un decimo del prezzo imposto da Alex, quindi il pacchetto base 10x10 è acquistabile a soli 10 euro. Esaminando il sito di questa "Homepage da 10000 euro" ho notato inoltre che l'indirizzo di posta a cui inviare eventuali richieste d'acquisto è un "tiscali.it" e che quindi molto probabilimente il pronto imitatore è un nostro connazionale.
Cliccando invece su http://blogwall.50webs.com/ si potrà visitare un'homepage strutturata come le precedenti ma con la differenza che è specializzata in promozioni di blog. Per ora sono presenti solo due blog ma siamo davanti alla prima diversificazione, almeno riguardo il contenuto, dell'esemplare originale. Il sito dovrebbe essere no-profit accogliendo comunque eventuali donazioni per mantenere viva l'iniziativa.
Sul sito www.webmasterpoint.org si può invece notare in alto all'homepage un banner alto tre quadretti e lungo tutto lo schermo. Le modalità di vendita sono più o meno le stesse della "milliondollar", salvo possibilità di prezzi più vantggiosi per pacchetti più grandi, una minor durata dell'inserzione ma una visibilità certamente assicurata in quanto il sito in questione viene visionato quotidianamente da chi vuole aggiornarsi su tematiche vicine all'ICT.
Quest'ultima iniziativa è riuscita ad affiancare all'idea che a detta di molti deve il proprio successo esclusivamente alla novità che rappresenta, un concreto feedback per chi si pubblicizza assicurando così continui visitatori.
Grazie a un nuovo browser, è ora possibile avere un primo assaggio di ciò che sarà l’Internet del prossimo futuro. Un piccolo team di sviluppatori californiani ha lanciato infatti Flock, una soluzione basata sul browser Firefox e dotata delle più moderne tecnologie web, tra cui feed RSS, blog, condivisione dei preferiti e photo-sharing. A capo del manipolo di sviluppatori c’è Bart Decrem, famoso nel mondo dell’open source per il suo impegno in Mozilla Foundation e la sua esperienza in Eazel, una start-up nata nel 1999 – e fallita nel 2001 – che mirava a offrire maggior usabilità agli utenti di desktop Linux. "E’ giunto il momento", scrive nel suo blog Geoffrey Arone, uno dei fondatori di Flock. "Ci stiamo attrezzando per offrire download aperti e illimitati del browser Flock nel giro di un paio d’ore. Vi prego di ricordare però che per ora si tratta solo di un’anteprima tecnica, ancora piena di bug, molti dei quali peraltro già conosciuti". Il debutto ufficiale giunge così a pochi giorni di distanza dall’invio di una e-mail da parte di Decrem a un gruppo selezionato di destinatari, registratisi presso il sito. Nel messaggio, si invitano i destinatari a provare il nuovo software – è il terzo invito di questo tipo spedito nel corso delle varie fasi di sviluppo del prodotto. Le nuove funzioni del browser si basano sulle più recenti tecnologie web, che registrano una costante ascesa presso gli utenti Internet e rappresentano uno dei vari aspetti di un movimento conosciuto come Web 2.0. Per esempio, il tradizionale menu dei Preferiti è stato sostituito dall’integrazione con “del.icio.us”, un servizio online che consente di archiviare i link e condividerli con altri utenti. Il team di Flock, inoltre, ha tenuto conto della crescente mania per i blog e lo standard Really Simple Syndication (RSS), che consente di sapere immediatamente quando un sito è stato aggiornato. Flock comprende un lettore RSS integrato, che consente all’utente di leggere tutti i blog in un unico posto, senza dover navigare dall’uno all’altro. Vari siti web e programmi forniscono già funzionalità simili, ma Flock è il primo a integrarla in un browser La soluzione facilita anche il blogging, grazie al pulsante "Inserisci un post nel blog", presente nella barra di navigazione principale. Il pulsante lancia un sofisticato tool di blogging che si integra a livello drag-and-drop con Flickr, un servizio di gestione e condivisione online di foto e immagini digitali, acquisito recentemente da Yahoo. Flock si integra inoltre con numerosi servizi di blogging, tra cui Wordpress, Six Apart e Blogger. Si tratta insomma di funzioni che riflettono sia le tendenze in atto presso gli appassionati più accaniti di tecnologie web, sia il crescente desiderio di maggior collaborazione nella navigazione online. Proprio per questo, Decrem ha lanciato recentemente alcuni segnali alla comunità Mozilla, cercando di convincerla che il nuovo progetto non mira a rendere obsoleto il diffuso browser Firefox. "Sono fermamente convinto delle potenzialità del modello di sviluppo open source", ha scritto infatti Decrem. "Per me, quindi, è sempre stato ovvio che Flock dovrebbe influenzare le altre tecnologie open source e offrire la maggior parte delle nostre innovazioni sotto licenza open source". Flock, del resto, non intende causare problemi creando codici diversi da quello di Firefox. "Realizzando l’architettura, i sistemi e le fasi di progettazione, abbiamo tenuto in grande conto le opzioni che ci permettessero di far evolvere il nostro codice accanto a quello di Mozilla". "Naturalmente”, prosegue Decrem, “sarà solo il tempo a dire se saremo riusciti a evitare inutili divergenze tra il codice di Flock e quello di Mozilla. In ultima analisi, ciò dipende dalle migliaia di decisioni di progettazione che saranno compiute nei prossimi mesi e anni, ma anche dai nostri rapporti con la comunità Mozilla". E aggiunge: "Da parte nostra, intendiamo partecipare attivamente alla vita della comunità, già a partire dall’immediato futuro. Siamo disponibili anche a collaborare con gli sviluppatori di Mozilla Foundation, Mozilla Corporation e con chiunque altro intenda ridurre al minimo i rischi di divergenza tra piattaforme". Decrem ha affrontato anche il tema della profittabilità delle soluzioni gratuite. Pur ammettendo che la maggior parte dei browser è disponibile gratuitamente, Decrem ricorda che varie aziende, tra cui la stessa Mozilla Corporation e Opera, sono riuscite trarre profitti dall’integrazione tra i loro software e servizi come i motori di ricerca. "Il CEO di Opera ha spiegato che la sua società è riuscita a rilasciare un browser gratis grazie all’espansione dell’accordo di sponsorizzazione con Google. Anche Mozilla Foundation ha puntato su accordi legati alle ricerche online, e ha creato una filiale a scopo di lucro", afferma Decrem. "Insomma, siamo convinti che, ottenendo un numero ragguardevole di utenti, potremo continuare con il nostro progetto senza violare la privacy degli utenti o comprometterne le performance di navigazione".
[Fonte Virgilio]
Grande attenzione a internet nell'ultima grande campagna di comunicazione lanciata dalla catena della grande distribuzione Carrefour per promuovere il progetto “Carrefour batte l’inflazione”.Protagonista della promozione è un advergame ispirato al vintage-game anni 80 Puzzle Bubble raggiungibile all’indirizzo play.carrefour.it.Dopo una breve registrazione, il giocatore sceglie il proprio personaggio – Mone-Tina e Sol-Dino – che combattera’ a colpi di bolle contro le preoccupazioni del consumatore moderno: dal finanziamento ad alti tassi al carovita, dal rincaro della benzina alla perdita del potere di acquisto.Ogni giorno i concorrenti con i migliori punteggi verranno premiati con un paniere di prodotti della linea “Terre d’Italia” Carrefour, mentre il giocatore con la piu’ alta somma di punti finale si aggiundichera’ una settimana di vacanza per due persone in Trentino.Se però l'utente web si sposta anche sul punto vendita, il concorso si fa più interessante, e il premio finale è un'automobile.Credo si tratti di un ottimo esempio di campagna integrata e intelligente: con pochi saldi elementi e un semplice giochino si raggiungono gli obiettivi di fidelizzare degli utenti già registrati al sito, acquisirne di nuovi e spostare le persone dal web al punto vendita e viceversa (non a caso, il modulo di iscrizione al gioco online ti chiede di indicare qual è l'ipermercato più vicino!).
Fotografie del 24/10/2005
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